In questa società, raramente si sente parlare di vita eterna, della salvezza dell’anima, del futuro che ci attende. Molti non ne vogliono parlare per esorcizzare la paura dell’inevitabile; le persone spirituali e mature invece non temono di pensare al Paradiso.
Se ne sente parlare a sproposito in qualche pubblicità televisiva, famosa e riciclata: gli attori recitano copioni sicuramente poco spirituali e addirittura blasfemi. Qualche mese fa un comico un po’ grossolano diceva alcune battute che alle orecchie potevano risultare gradevoli, ma facevano male all’anima perché implicitamente ridicolizzavano i cristiani: creduloni e sprovveduti.
La risata copre ogni riferimento religioso, molti cristiani se ne dimenticano facilmente o lo considerano irrilevante. Così non è, i riferimenti sono molto gravi.
Per un po’ di successo chi non è disposto oggi a barattare anche le cose più care? Mi riferisco a quanti gravitano nel mondo dello spettacolo, dello sport, della moda, ecc. Anche per una breve apparizione televisiva e senza alcuna professionalità, sono pronti a spogliarsi e a fare qualsiasi scelta immorale. Pronti a farsi riprendere senza più alcun pudore e addirittura svelando segreti molto intimi per trovare il proprio nome sui quotidiani e siti online. Sono chiamati outing le rivelazioni dell’orientamento sessuale, un comportamento che da solo svela l’assoluta mancanza di moralità.
Chi non ha aiutato questi giovani? Sì è vero che molti parroci lo hanno dimenticato, ma la colpa maggiore è di quei genitori che non hanno trasmesso i valori cristiani forse perché non li avevano neanche loro. Sono quei genitori che per una vita hanno scialacquato nell’immoralità e poi quando scoprono Gesù si accorgono con orrore che i loro figli sono senza anima e perduti, sprofondati nella corruzione.
I giovani senza anima sono il riflesso di genitori amorali e senza Dio.
Ci sono anche giovani traviati che non ascoltano bravi genitori, che pregano pure, ma questi genitori hanno scoperto forse tardi che occorreva trasmettere un’educazione più religiosa e fondata sull’amore. La rigidità nell’educare è un errore, come un errore è il permissivismo su tutto. “In medio stat virtus”, la virtù sta nel mezzo, ed è una grande conquista arrivare a raggiungere questo equilibrio che porta armonia a sè stessi e a tutta la famiglia.
(padre Giulio Maria Scozzaro)
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