" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

30 marzo 2011

MARIA E ABRAMO (I)

... A Nazareth, incontriamo Maria, la più autentica figlia di Abramo. È Maria, più di chiunque altro, che può insegnarci cosa significa vivere la fede di «nostro padre». Maria è in molti modi chiaramente diversa da Abramo; ma in maniera più profonda «l'amico di Dio» (cfr Is 41, 8) e la giovane donna di Nazareth sono molto simili.

Entrambi ricevono una meravigliosa promessa da Dio. Abramo sarebbe diventato padre di un figlio, dal quale sarebbe nata una grande nazione. Maria sarebbe divenuta Madre di un Figlio che sarebbe stato il Messia, l'Unto del Signore. Dice Gabriele: «Ecco, concepirai un Figlio, Lo darai alla luce ... il Signore Dio Gli darà il trono di Davide suo padre ... e il Suo Regno non avrà fine» (Lc 1, 31-33).

Sia per Abramo sia per Maria la promessa giunge del tutto inaspettata. Dio cambia il corso quotidiano della loro vita, sconvolgendone i ritmi consolidati e le normali aspettative. Sia ad Abramo sia a Maria la promessa appare impossibile. La moglie di Abramo, Sara, era sterile e Maria non è ancora sposata: «Come è possibile?», chiede all'angelo. «Non conosco uomo» (Lc 1, 34).

(Papa Giovanni Paolo II, Omelia del 25 marzo 2000 (3), durante la Santa Messa nella Basilica della Annunciazione)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

PREGA ANCHE QUANDO TI SENTI ARIDO

Signore Gesù nostro Dio, non ho né cuore contrito per mettermi a cercarTi, né pentimento, né tenerezza. Non ho lacrime per pregarTi. Il mio spirito è ottenebrato, il mio cuore è freddo. Io non so riscaldarlo con lacrime d'amore per Te. Ma Tu, Signore Gesù Cristo, mio Dio, dammi un pentimento vero, la contrizione del cuore, perché mi metta a cercarTi con tutta l'anima. Senza di Te, sarei privo d'ogni cosa.

(Isacco di Ninive)

LA VERGINE E' IL MODELLO DELLE ANIME INTERIORI, IN INTIMA UNIONE CON DIO

Sembra che l'atteggiamento della Vergine, durante gli otto mesi compresi tra l'Annunciazione ed il Natale, sia un modello delle anime interiori, che vivono in intima unione con Dio, esseri scelti da Dio per vivere dal di dentro, nel fondo dell'abisso senza fondo. Con quale pace, con quale raccoglimento Maria si prestava e si presta a tutte le cose! Come le cose più banali erano da Lei divinizzate, poiché, attraverso tutto, la Vergine restava l'Adoratrice del dono di Dio. Questo non Le impediva di esteriorizzare, di impegnarsi nel mondo esterno, sempre quando, sollecitata, si dedicava alla carità; il Vangelo ci dice che "Maria percorse diligentemente le montagne della Giudea per recarsi dalla sua cugina Elisabetta". L'ineffabile visione che Ella contemplava in Sè Stessa, non diminuì mai la Sua carità esterna, l'affetto per il prossimo, poiché "la contemplazione ci guida alla lode e all'eternità del Signore. Maria possedeva l'unità che giammai si disfarà".


(Suor Elisabeth della Trindade (1880-1906) -Maria, modello delle anime interiorizzate - La Vita spirituale, 1928)


Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

TRABOCCANTE DELLO SPIRITO SANTO

Se la si dice « Piena di grazia » prima che lo Spirito Santo venga su di Lei e che il Verbo di Dio non si incarni in Lei, cosa si dovrebbe dire dopo? Di quale sovrabbondanza non dovrebbe godere!

Già san Bernardo (+ 1153) lo faceva osservare: « L'angelo La saluta Piena di grazia; non è tutto, afferma che lo Spirito Santo deve venire in sovrabbondanza su di Lei. Perché ciò penserete voi, se non per colmarLa di nuovo? Perché? In caso contrario perché Maria, già colma per conto proprio dello Spirito, diviene per noi ancora di più colma e traboccante a causa di qualcuno proveniente da questo stesso Spirito ».

Secondo lo stesso senso M. Olivier (+ 1656) scriverà: « Gesù, Dio mio, se l'anima della Tua beata Madre è così santa, se colma e se inondata di grazie prima che abitassi in Lei, cosa sarà dopo questa sovrabbondante visita dello Spirito Santo? Cosa sarà dopo la discesa del Tuo Spirito in Lei, in compagnia dei Tuoi apostoli? O grande Gesù ! Che capacità hai donato a quest'anima per ricevere questi fiumi e questi torrenti di grazie? Non sarebbe un mare, un oceano, un abisso? »

(Padre Guillaume de Menthière Ave Maria - Mame/Edifa - Paris 2003)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

IL TURBAMENTO DELL'UMILE MARIA

«A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto» (Lc 1,29): ma come comprendere questo turbamento della Vergine? Non è forse l'estrema deferenza con la quale l'Angelo si rivolge a Lei che suscita il profondo turbamento all'umile Vergine?

È in ogni caso una interpretazione corrente dopo Origene (+ 253):

«I termini di cui l'angelo si serve : Ti saluto, o piena di grazia, non mi ricordo di averli mai letti in nessun altro indirizzo di saluto, nei libri sacri. Questo saluto è riservato esclusivamente a Maria.»

O sant'Ambrogio (+ 397): «La Vergine si domandava che cosa significasse quel saluto. Per modestia, poiché ne era turbata, per prudenza perché era sorpresa da questa nuova formula di benedizione, che non si era letta da nessuna parte e che non si sarebbe incontrata da nessuna parte prima di allora. Questo saluto era stato riservato soltanto a Maria: solo Lei, in effetti, è chiamata piena di grazia, avendo Lei sola ottenuto questa grazia che nessun'altra aveva ricevuto, d'essere piena dell'Autore della grazia...» (Sant'Ambrogio, Omelia su Lc, II,8).

È la sua umiltà che turbò la Vergine Maria. Sant'Alfonso de Liguori (+ 1787) si rifà a questa tesi tradizionale, quando scrive:

« Questo turbamento fu causato per la Sua umiltà udendo delle lodi così contrarie all'opinione che Ella aveva di Sè Stessa (...)

San Bernardino dice che, se l'Angelo Le avesse dichiarata che era la più grande peccatrice del mondo, Maria non avrebbe potuto provare la stessa sorpresa, ma che a queste sublimi lodi, Lei rimane completamente confusa » (Sant'Alfonso de Liguori, Le glorie di Maria, Discorsi, IV).


(Padre Guillaume de Menthière, Ave Maria - Mame/Edifa - Paris 2003)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

26 marzo 2011

ANNUNCIAZIONE (II)

Per comprendere questo mistero che oltrepassa ogni conoscenza, la Vergine dice al Servo di Dio : «Dimmi come mi sarà possibile far nascere un figlio, quando non conosco uomo?» Pieno di rispetto, l'angelo acclama :

RallegraTi... Tu che ci sveli il segreto del Disegno di Dio
RallegraTi... Tu che ci porti alla fiducia nel silenzio
RallegraTi... Tu che sei la prima delle meraviglie del Cristo Salvatore
RallegraTi... Tu che ricapitoli la ricchezza della sua Parola
RallegraTi... Colei nella quale Dio discende sulla terra
RallegraTi... Punto che unisce la terra al cielo
RallegraTi... Meraviglia inesauribile per gli angeli
RallegraTi... Ferita inguaribile per l'Avversario
RallegraTi... ineffabile Madre della Luce
RallegraTi... Tu che hai serbato nel Tuo Cuore il Mistero
RallegraTi... nella quale è passato il sapere dei saggi
RallegraTi... nella quale è illuminata la fede dei credenti
RallegraTi... Sposa non sposata

La potenza dell'Altissimo riposa sulla Non-sposata e come un Giardino dalla bella frutta Ella porta la Salvezza a tutti coloro che desiderano coglierla.

Alleluia, alleluia, alleluia!

(
Inno Acatista alla Madre di Dio attribuito a Romanos il Melode, + 560)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

25 marzo 2011

TI SALUTO, O MARIA

Ti saluto, o Maria,
tutta Pura,
tutta Irreprensibile
e degna di lode.
Tu sei la "Corredentrice",
la Rugiada del mio arido cuore,
la serena Luce della mia mente confusa,
la Riparatrice di tutti i miei mali.
Compatisci, o Purissima,
l'infermità dell'anima mia.
Tu puoi ogni cosa,
perché sei la Madre di Dio;
a Te nulla si nega,
perché sei la Regina.
Non disprezzare
la mia preghiera e il mio pianto,
non deludere la mia attesa.
Piega il Figlio Tuo in mio favore
e, finché durerà questa vita,
difendimi, proteggimi.
custodiscimi.

(S. Efrem)

ANNUNCIAZIONE (I)

Un angelo, tra quelli che si trovano davanti alla Gloria del Signore, fu inviato per dire alla Madre di Dio:
« RallegraTi ! Egli abbassa i cieli e discende, Colui che viene per dimorare in Te con tutta la Sua pienezza. Io Lo vedo prendere carne nel Tuo seno al mio saluto ». Con allegria l'angelo La acclama:

RallegraTi... nella quale risplende la gioia della Salvezza
RallegraTi... nella quale si spegne l'ombra della maledizione
RallegraTi... nella quale Adamo è risollevato dalla sua caduta
RallegraTi... nella quale Eva è liberata dalle sue lacrime
RallegraTi... Montagna la cui altezza oltrepassa il pensiero degli uomini
RallegraTi... Abisso la cui profondità è insondabile persino per gli angeli
RallegraTi... tu che divieni il Trono del Re
RallegraTi... porti nel Tuo seno Colui che tutto porta
RallegraTi... Stella che annuncia il levarsi del Sole
RallegraTi... Tu che accogli nella Tua carne il Tuo Bambino ed il tuo Dio
RallegraTi... Tu che sei la Prima della Nuova Creazione
RallegraTi... in Te noi adoriamo l'Artigiano dell'Universo
RallegraTi... Sposa non sposata


La Santissima rispose all'angelo Gabriele, fiduciosa:
« Ecco delle parole inattese che sembrano incomprensibili alla Mia anima, poiché Mi annunci che avrò un Bambino, Io che sono vergine. »
Alleluia, alleluia, alleluia !

(Inno Acatista alla Madre di Dio, attribuito a Romanos il Melode, + 560)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

24 marzo 2011

25 MARZO: SOLENNITA' DELL'ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE

L'Angelo attende la Tua risposta. È giunto il tempo di ritornare a Dio, che l'ha inviato.
Anche noi attendiamo, nostra Sovrana, la parola di misericordia, noi i miserabili, sui quali pesa una sentenza di condanna.
Ecco che Ti si offre il prezzo della nostra salvezza: accettalo e noi ne saremo liberati.
Noi tutti siamo l'opera della Parola eterna di Dio ed ecco che dobbiamo morire, ma pronuncia una parola e noi saremo richiamati alla vita.

Questa è la supplica che ti indirizza, o Vergine piena di pietà, il triste Adamo, esiliato dal cielo insieme alla sua infelice posterità; è la supplica di Abramo, quella di Davide. È la costante preghiera di tutti gli altri santi Patriarchi, Tuoi padri, che hanno abitato, anche loro, la regione coperta dalle ombre della morte.

Questa è l'attesa dell'intero universo, prosternato alle Tue ginocchia.
Dalla risposta che cadrà dalle Tue labbra dipende in effetti la consolazione degli infelici, il riscatto dei prigionieri, la liberazione dei condannati, la salvezza di tutti i figli di Adamo, di tutta la Tua razza.

O Vergine, affrettaTi a dare questa risposta...
O Sovrana nostra, pronuncia le parole che stanno aspettando la terra, l'inferno ed il cielo!
Il Re e Signore di tutte le cose, anche Lui aspetta, con lo stesso ardore con il quale ha creato la Tua bellezza, il Tuo assenso, che ha messo come condizione alla salvezza del mondo.

(San Bernardo, Omelia su "Missus est" IV,8)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

PASSA PAROLA


In ogni attimo fidarsi di Dio
.
che è Amore!

23 marzo 2011

E DIO SI NASCOSE...

Un giorno Dio si stancò degli uomini, a causa delle loro continue richieste spesso futili, e del loro ignorarlo! Prese, conseguentemente, la decisione di nascondersi per un po' di tempo.
Chiamò tutti i Suoi angeli consiglieri e chiese a loro:
- Dove Mi debbo nascondere per non essere trovato? Quale è il posto migliore?
Gli angeli consiglieri suggerivano i luoghi più disparati. Chi suggeriva la montagna più alta, chi l'abisso del mare più profondo, chi lo spazio celeste più remoto.
Non contento dei luoghi suggeritiGli chiese all'Angelo consigliere più anziano che ancora non si era pronunciato:
" Tu dove Mi consigli di nasconderMi?"
L'Angelo anziano, sorridendo, rispose:
"NascòndiTi nel cuore dell'uomo! E' l'unico posto dove essi non vanno a vedere!"

IL PREZZO DELLA LIBERTA'

Il filosofo Diogene stava cenando con un piatto di lenticchie.
Lo vide il filosofo Aristippo che viveva nell'agiatezza adulando il re.
Aristippo disse:
"Se tu imparassi ad essere ossequioso con il re non dovresti vivere di robaccia come le lenticchie".
Rispose Diogene:
"Se tu avessi imparato a vivere di lenticchie non dovresti adulare il re".

FACCI COMPRENDERE IL VALORE DEL SILENZIO

Oh Maria! Mia santa buona Maria!
Fammi e fai comprendere a tutti il grande valore del silenzio nel quale si capisce Dio.
Insegnami a tacere per ascoltare la Saggezza eterna.
Insegnami a trarre dal silenzio tutto quello che contiene, di grande, di sovrannaturale, di divino.
Aiutami a farne una perfetta preghiera, una preghiera tutta di fede, di fiducia e d'amore.
Una preghiera vibrante, energica, feconda, capace di glorificare Dio e di salvare le anime !

(Marthe Robin,+ 1981)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

22 marzo 2011

SCHIAVI SOLTANTO DI GESU'

Non permettiamo mai
che il nostro cuore
si faccia schiavo di qualcuno,
ma solo di Colui
che lo acquistò con il Suo Sangue.
.
(S. Teresa di Avila)

LA CISTERNA SCREPOLATA

Erano due cisterne a distanza di qualche decina di metri. Si guardavano e, qualche volta, facevano un po' di conversazione.
Erano molto diverse.
La prima cisterna era perfetta. Le pietre che la formavano erano salde e ben compaginate. A tenuta stagna. Non una goccia della preziosa acqua era mai stata persa per causa sua.
La seconda presentava invece fenditure, come delle ferite, dalle quali sfuggivano rivoletti d'acqua.
La prima, fiera e superba della sua perfezione, si stagliava nettamente. Solo qualche insetto osava avvicinarsi o qualche uccello.
L'altra era coperta di arbusti fioriti, convolvoli e more, che si dissetavano all'acqua che usciva dalle sue screpolature. Gli insetti ronzavano continuamente intorno a lei e gli uccelli facevano il nido sui bordi.
Non era perfetta, ma si sentiva tanto tanto felice.

Abbiamo bisogno di credere nella perfezione e di avere il coraggio dell'imperfezione. Viviamo in un mondo in cui la perfezione si confonde con lo sforzo per essere ''superiori'', ''i primi'', ''essere al centro'', ''essere qualcuno''. L'unica perfezione è l'amore. Soltanto così è possibile comprendere le parole di Gesù: ''Siate perfetti com'è perfetto il Padre vostro celeste''
(Matteo 5,48) che vengono dopo le beatitudini dei poveri, di quelli che piangono, dei miti, di quelli che hanno fame e sete di giustizia, dei misericordiosi, dei puri di cuori, dei pacificatori e dei perseguitati (ingiustamente) a causa della giustizia.
Chi vive a braccia aperte, di solito, non fa carriera, ma trova tanta gente da abbracciare.

20 marzo 2011

MI AUGURO CHE TU FARAI IL POSSIBILE PER TRARRE GLI UOMINI SUL BUON CAMMINO

La Madonna dei Dolori di Kibeho apparve a tre giovani ragazze, Alfonsina Mumureke, Natalia Mukamazimpaka e Maria Clara Mukangango, tra il 1981 e 1982, a Kibeho in Ruanda. Fu la prima apparizione della Vergine Maria nel continente africano ad essere riconosciuta dalle autorità della Chiesa Cattolica. Il 20 marzo del 1982, Alfonsina, fece quasi un "viaggio mistico". Immersa in un profondo sonno, le sue vicine avevano serie difficoltà a scuoterla, ancora di piú a farla alzare o a separarle le mani giunte.

Alfonsina racconta:
"Ho udito la santa Vergine chiamarmi ed io ho risposto al suo appello. (...) Siamo partiti e siamo giunti in un luogo veramente orribile: vi era della gente con l'aspetto lugubre, che bisticciava e si picchiava senza sosta. Poi abbiamo continuato a salire e siamo giunti in un altro luogo. Là c'era meno buio; ma era ugualmente orribile, anche se meno. La gente non aveva lo stesso aspetto lugubre della precedente, ciò malgrado, tutti soffrivano molto, rimanevano in atteggiamento pio e volgevano gli occhi verso l`alto, pieni di tristezza. Infine, continuando ancora a salire, arrivammo in un luogo magnifico, dove c'era una luce eccellente, ma come quella che proietta abitualmente il nostro sole. È un luogo molto bello; là, non faceva né caldo né freddo. Allora le ho domandato il nome di quel luogo ed Ella mi rispose:
"È la dimora di coloro che posseggono un cuore di luce. Là dove gli uomini soffrono ma mantengono un'aria pietosa mantenendo gli occhi rivolti verso l'a lto, sono coloro che saranno ammessi tra gli Eletti. Invece, dove hai visto la gente bisticciare e picchiarsi lì si trovano coloro che conosceranno i tormenti eterni, senza poter sperare di ottenere il perdono."

Nel frattempo, udivo continuamente delle belle voci lontane che cantavano, ma non riuscivo a capire da dove venissero. (...) Domandai alla Madonna perché mi aveva portato sin là, ed Ella mi rispose: "Dato che hai visto queste tre categorie, voglio sperare che tu farai il possibile per trarre gli uomini sul buon cammino. Inoltre, te le ho mostrate affinché apprenda che la vita migliore è quella che verrà, quando l'uomo avrà lasciato la terra." Effettivamente, vivere nel conforto, senza preoccuparsi, qui, in questo mondo, con quello che concerne il nostro Creatore, è una perdita di tempo.

(Tratto da Augustin Misago, "Les apparitions de Kibeho au Rwanda", - Le apparizioni di Kibeho in Ruanda, Facoltà cattoliche di Kinshasa, 1991, p. 94-104)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

19 marzo 2011

SAN GIUSEPPE PROTEGGE DAL MALE, MENTRE MARIA APRE LE PORTE DEL CIELO

Nel capitolo 32 della sua Autobiografia, Santa Teresa D'Avila racconta la visione che ebbe dell'Inferno, così come il Signore gliela fece intravvedere, nel 1559:
"Questa è una delle più insigni grazie che il Signore mi ha accordato, facendo in modo che potessi trarne il maggior profitto. Ho perso la paura delle tribolazioni e delle contraddizioni di questa vita e ne ho ricevuto il coraggio sufficiente per sopportarle".
Nello stesso capitolo 32 tale visione dà il senso al mondo che sta per nascere, il 24 agosto del 1562, come l'antitesi esatta dell'inferno: il primo Carmelo della riforma, San Giuseppe D'Avila. Una piccola Sacra Famiglia qui sulla Terra!
Il piccolo convento, realizzato secondo il desiderio del Cuore di Dio, le fu descritto da Gesú, un bel giorno, dopo la santa Comunione:
" Gesú desiderava che il convento fosse dedicato a San Giuseppe che ci proteggerà, collocato in una delle sue porte; la Madonna, nell'altra porta e Gesú collocato nella porta centrale. Questo monastero sarebbe una stella che emanerebbe un grande splendore ."
Tutto è chiaro: questo mondo di Dio è il mondo di Giuseppe. Esistono due porte: la prima, come porta d'entrata, la porta che dà sulla strada, è affidata a San Giuseppe. Questa porta permette che lasciamo questo mondo complicato, promiscuo, ostile e pericoloso.
L'altra, è la porta misteriosa per la quale Gesù giunge a questo mondo, la porta di Maria, che si apre per il Cielo.

(Padre André Doze « Joseph Ombre du Père » [Giuseppe, ombra del Padre] - Edizione des Béatitudes, p. 40)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

LA MELODIA DEL SILENZIO

Il silenzio è misericordia.
Quando non riveli le colpe dei fratelli,
quando perdoni senza indagare nel passato,
quando non condanni,
ma intercedi nell'intimo.
Il silenzio è misericordia.
.
Il silenzio è pazienza.
Quando soffri senza lamentarti,
quando non cerchi
consolazione negli uomini,
quando non intervieni,
ma attendi che il seme
germogli lentamente.
Il silenzio è pazienza.
.
Il silenzio è umiltà.
Quando taci
per lasciare emergere i fratelli,
quando celi nel riserbo i doni di Dio,
quando lasci che il tuo agire
sia interpretato male,
quando lasci agli altri
la gloria dell'impresa:
il silenzio è umiltà.
.
Il silenzio è fede.
Quando taci,
perché è Lui che agisce,
quando rinunci ai suoni,
alle voci del mondo
per stare alla Sua presenza,
quando non cerchi comprensione,
perché ti basta essere conosciuto da Lui:
Il silenzio è fede.
.
Il silenzio è adorazione.
Quando abbracci la Croce
senza chiedere: perché?……
Il silenzio è adorazione.

PERCHE' DIGIUNARE?

Cari amici,

Gesù nel deserto che non mangia e beve per quaranta giorni ci richiama alla necessità del digiuno.
Il digiuno è necessario per mortificare la fame smodata di mondo e per far emergere la fame di Dio che è radicata in ogni cuore umano.
Il digiuno rafforza la volontà indebolita dal peccato e la rende vittoriosa nel combattimento spirituale.
Ogni forma di digiuno ha come fine la rinuncia al peccato e alle seduzioni del maligno.
Il digiuno è una forza di intercessione per ottenere le grazie più grandi.
"Col digiuno e la preghiera si possono evitare anche le guerre per quanto violente esse siano" (Regina della Pace).
La forma più antica di digiuno è quello a pane e acqua il Mercoledì e il Venerdì (da mezzanotte a mezzanotte). Questo digiuno severo è stato chiesto dalla Madonna per la pace nel mondo.
.
(padre Livio Fanzaga)

SEI AFFLITTO?

Ti senti triste e abbattuto?
L'ansia ti prende?
Ti attanagliano l'angoscia e la disperazione?
Ti pare, a volte, che le tue sofferenze sono inutili
e che la vita non ha senso?
L'afflizione è un male dell'anima, dello spirito.
Bisogna curarla perchè fa perdere il gusto di vivere:
il volto si rattrista,
gli occhi si rabbuiano
e spesso lacrimano;
tutto si vede "nero";
non c'è nulla che dia gioia.
Viene di scoraggiarsi, di farla finita....
Questo male è profondo,
è dentro l'anima,
anche se pure il corpo soffre.
Quando lo spirito è forte,
tutto si può sopportare;
quando invece uno ha il cuore ferito,
il morale va giù e le forze vitali crollano.
Come curare l'afflizione?
Chi può farlo?
Chi può dare un balsamo
che cura le ferite del cuore?
Cosa può rischiarare il cielo dell'anima,
quando esso è buio e tempestoso?
Chi può riportare il sereno?
Forse non sai che c'è
Chi ti può far passare
dalla tristezza alla gioia.
C'è Chi ti può consolare veramente.
Sì, c'è Chi ti può sanare le ferite del cuore.
Il Suo Nome è GESU'.
E' GESU' che ha vinto tutto il male dell'uomo,
anche la morte.
Il Suo balsamo è lo SPIRITO SANTO.
Da Lui viene la gioia vera.
LA VUOI?

APPUNTAMENTO ALLE NOVE

Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un'ottantina di anni arrivó per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice. Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9.00.
Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo. Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita.
Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita. Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.
L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie. Mi informai della sua salute e lui mi raccontó che era affetta da tempo dall'Alzheimer. Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po' tardi. Lui mi rispose che lei non lo riconosceva gia da 5 anni.
Ne fui sorpreso, e gli chiesi: "E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi è lei"?
L'uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo:
''Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei".
Dovetti trattenere le lacrime... avevo la pelle d'oca e pensai:
"Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita".
.
Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà. Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.

16 marzo 2011

PARLA MONSIGNOR ANDREA GEMMA, IL VESCOVO ESORCISTA: "ECCO PERCHE' IL DIAVOLO TEME QUESTO PAPA"

CITTA’ DEL VATICANO - “E’ una tragedia: Benedetto XVI è ancora più forte, è ancora peggio di Giovanni Paolo II”.
E’ stata questa l’accoglienza riservata da Satana al Cardinale Joseph Ratzinger poche ore dopo la sua elevazione alla Cattedra di Pietro, nell’aprile del 2005.
Il diavolo, per l’esattezza, parlò per bocca di una donna - posseduta - sottoposta ad esorcismo da Monsignor Andrea Gemma, Arcivescovo Emerito di Isernia-Venafro, uno dei pochi prelati, se non il solo, ad esercitare il ministero della liberazione dal maligno, che ha raccontato l’aneddoto in questa intervista esclusiva concessa a ‘Petrus’ di ritorno da un pellegrinaggio a Lourdes.

Monsignor Gemma, il diavolo non sembra proprio aver gradito l’elezione di Benedetto XVI…

“Esatto. Me lo confermò lui stesso, il ‘signor malefico’. E questa sua espressione non mi meravigliò. Non bisogna dimenticare, infatti, che il Cardinale Ratzinger ha sempre combattuto il maligno e messo in guardia l’umanità dai pericoli del demonio”.

Eccellenza, a conferma di quanto Lei dice, si parla con insistenza di una possibile istruzione del Santo Padre per obbligare i Vescovi a nominare un numero stabile di esorcisti diocesani.
.
“Volesse il cielo che il Papa preparasse questo documento, ce n’è davvero bisogno! Quando ho appreso la notizia, ho gioito. Ed ho avuto la conferma che Benedetto XVI è il Papa giusto per affrontare in questa epoca la battaglia contro Satana. Che Dio lo conservi a lungo sul trono di Pietro! Avevamo proprio bisogno di lui. Basti pensare già al fatto che è stato l’unico Papa in tutta la storia a lodare e ad incoraggiare pubblicamente gli esorcisti per il ministero loro affidato”.

Qualcuno ha però manifestato scetticismo verso l’istruzione…

“Si tratta di ignoranti! Chiederò personalmente un’udienza privata al Santo Padre per sollecitare la pubblicazione di questa nota e per chiedergli di continuare ad essere al nostro fianco. Sì, c’è bisogno che i Vescovi nominino almeno un esorcista fisso per ogni Diocesi! Sono certo che il Santo Padre non deluderà le attese di chi si attende questa forte iniziativa”.

Il fatto che si parli di un richiamo all’obbedienza da parte di Benedetto XVI ai Vescovi perchè deleghino stabilmente degli esorcisti, denota una grande carenza in materia.

“Purtroppo è così. Devo dire che ha ragione il mio amico Padre Gabriele Amorth quando sostiene che molti Vescovi sono i primi a non credere all’esistenza del demonio. Lo posso testimoniare anch’io: da 16 anni, da quando mi è stata conferita la dignità episcopale, mi avvalgo della facoltà di esorcizzare in prima persona, ed ho ricevuto poveretti provenienti da ogni parte d’Italia per essere liberati dal maligno perché nelle loro Diocesi il Vescovo è scettico o eccessivamente prudente e non nomina nessun esorcista. E il diavolo se la ride. Pensi, quasi sempre mi dice: ‘Sei solo, sei l’unico, gli altri Vescovi non credono neanche all’inferno, se tutti facessero come te, se tutti esorcizzassero, noi spiriti maligni saremmo spacciati. E anche il Papa è isolato in questa lotta’. Credo non ci sia nulla da aggiungere…”.

Monsignor Gemma, una bella soddisfazione personale per Lei, ma per la Chiesa è allarmante: Satana è soddisfatto dell’assenza di esorcisti e dell’incredulità del Clero.

“Già. Veda, io non voglio giudicare i miei confratelli Vescovi, ma mi chiedo: dove è andato a finire il Catechismo della Chiesa Cattolica (la cui ultima versione è stata peraltro curata proprio da Benedetto XVI quando era ancora Cardinale)? In esso è scritto chiaramente che Satana esiste in tutta la sua pericolosità e chi non crede nella sua esistenza è fuori dalla Chiesa. Mi domando: questi Vescovi, e i sacerdoti che come loro non credono nel Demonio, hanno letto il Catechismo? Possibile che non ricordino neanche il capitolo 12 dell’Apocalisse, quello in cui San Giovanni parla del dragone rosso? Sarà ignoranza, sarà distrazione, ma certe omissioni contribuiscono a disorientare e a far essere la Chiesa sempre più esposta agli attacchi delle potenze infernali. E poi, come è attuale quel grido d’allarme lanciato negli anni ’70 da Paolo VI: il fumo di Satana è entrato anche nella Chiesa, la Casa di Dio”.

Intanto la gente corre dai maghi…

“Ed è proprio così, lo scriva a chiare lettere, che si diffondono principalmente le possessioni diaboliche. I maghi - io non faccio distinzione tra magia bianca o nera - invocano Satana per esaudire le richieste dei loro clienti. Ma, sempre, prima o poi, il diavolo presenta il conto. Cosicché chi è andato da un mago, inizia ad essere vessato, ossessionato o addirittura posseduto dal maligno. E nel frattempo i maghi, quelli veri, quelli dediti all’occultismo, incuranti del fatto che si dannano l’anima, si riempiono i portafogli con la complicità del maligno e le sofferenze di poveri sventurati”.

Eccellenza, anche le sette sataniche sono in netto aumento e coinvolgono particolarmente i giovani.

“Tutta colpa della perdita dei valori alti. Ormai la gente, e in particolar modo i giovani, non crede più all’esistenza del giudizio finale, del Paradiso, del Purgatorio e dell’Inferno. Si vive come non si dovesse mai morire o come se tutto dovesse finire con la morte. La Fede si è raffreddata, non ci sono più valori: anziché andare dai sacerdoti si va dai maghi, si predilige il profano al sacro, l’occultismo alla preghiera. E’ bene che si sappia che anche con l’adesione alle sètte sataniche si rischia di essere posseduti dal demonio, con tutto ciò che ne deriva in termini di patimenti fisici e spirituali. Non bisogna dimenticare, infatti, che chi è posseduto o vessato dal diavolo va incontro ad atroci sofferenze”.

Monsignor Gemma, cosa stiamo vivendo? Quest’epoca sembra degenerata. Genitori che uccidono i figli e viceversa, violenze di ogni tipo, guerre…

“Siamo tutti in lotta contro Satana. Questo perfido essere sta tentando in maniera disperata e spregiudicata di conquistare il mondo e chi lo abita; nulla di nuovo, Gesù Stesso ci dice che la battaglia durerà sino alla fine dei tempi. Ma noi non dobbiamo scoraggiarci o demordere, ma reagire pregando, affidandoci al Signore e proclamando la Verità”.

Proprio come ci esorta a fare il Santo Padre Benedetto XVI…

“Il fatto che Satana abbia paura del Papa, vuol dire che è sulla strada giusta. Che Dio guardi e protegga il Santo Padre Benedetto XVI! Non tutti sanno che Giovanni Paolo II è molto invocato negli esorcismi, e il diavolo soffre molto all’udire il suo nome. E’ dunque confortante che Benedetto XVI venga considerato dagli spiriti maligni un avversario addirittura più pericoloso, letale e potente del suo venerato predecessore”.

IL CERCHIO DELL'ODIO

Un uomo imprecò contro il suo direttore, perché in quel momento era arrabbiato. Il direttore arrivò a casa sua, e gridò contro sua moglie, accusandola di spendere troppo, perché a tavola c’era un pranzo abbondante.
La moglie licenziò la domestica perché aveva rotto un piatto. La domestica diede un calcio al cane, perché l’aveva fatta inciampare. Il cane uscì di corsa e diede un morso ad una signora che in quel momento passava da lì e gli ostacolava l’uscita.
La signora fu portata all’ospedale, e imprecò contro il giovane medico, perché gli aveva fatto sentire la puntura. Il giovane medico arrivò a casa sua e gridò contro sua madre perché il cibo non era di suo gradimento.
Sua madre con amore gli accarezzò i capelli, poi aggiunse: “Figlio mio, ti prometto che domani ti preparerò il tuo pranzo preferito. Tu lavori molto, sei stanco ed hai bisogno di una buona notte di sonno. Vedrai che domani ti sentirai meglio”. In quel momento la dolcezza, il perdono e l’amore di quella donna spezzarono il cerchio dell’odio.

“Non essere vinto dal male, ma vinci il male con il bene.”
(Romani 12,21)

PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO (recitiamola sempre!)

Caro Gesù,
Tu sei il Figlio di Dio,
sei morto sulla Croce per me
ed il Tuo Sangue ha lavato
tutti i miei peccati.
Ti ringrazio per il Tuo Sacrificio sulla Croce
e Ti chiedo di entrare
nella mia vita e nel mio cuore.
Grazie, Signore Gesù!
Amen.

IL SILENZIO DELLA SACRA FAMIGLIA

La tradizione racconta che i tre abitanti della Santa Casa di Nazaret parlavano poco.
Le dolci conversazioni celesti che possiamo immaginare come facenti parte della vita della sacra Famiglia, non avvenivano effettivamente, se non nella nostra immaginazione. Nell'umile casa regnava un silenzio più profondo di una solitudine in lacrime o in un convento di qualche ordine religioso molto austero, in un regime misto di solitudine e vita in comune
(come l'ordine certosino fondato da San Bruno, nell'XI secolo), dove i venti delle Alpi ululano per i corridoi e scuotono le finestre, mentre il resto rimane in un silenzio lugubre, tombale.
Le parole di Gesù erano rare. Questo è il motivo per il quale Maria Le custodiva nel Suo Cuore; poiché, come tesori, erano tanto rare quanto preziose. Se riflettiamo bene, ci accorgeremmo che non avrebbe potuto essere differente. Dio è molto silenzioso.
Come avrebbe potuto Maria non restare in silenzio? Una creatura che aveva vissuto per tanto tempo con il Creatore non avrebbe potuto parlare molto; il Suo Cuore era colmo e l'anima ridotta al silenzio. Lei aveva accompagnato Gesú per dodici lunghi anni, i lunghi anni relativi alla formazione delle Sue abitudini, anche se, agli occhi di Maria, avrebbero potuto passare per una santa estasi, repleta di un doloroso amore. Aveva portato amorevolmente Gesú nelle Sue braccia. Aveva vegliato su di Lui quaqndo dormiva; Lo aveva nutrito e Gli stava sempre al fianco; i Suoi occhi fissi negli occhi della Sua Creatura. Lui, continuamente le svelava il cuore e Lei apprendeva a conoscerLo. Quante similitudini con Dio erano passate per l'anima di Maria. Noi sappiamo quanto Dio è silenzioso!

Tra il Creatore e la creatura, nelle relazioni come quelle che legavano Gesù e Maria, il silenzio, più che le parole, era una specie di linguaggio. Cosa avrebbero potuto fare le parole? Cosa avrebbero potuto dire? Non avrebbero potuto caricare il peso del pensiero della Madre, molto meno quello dei pensieri del Figlio. Parlare sarebbe stato uno sforzo, una condiscendenza, una discesa dalla montagna sia da parte di Maria, come da parte di Gesù. E perché scendere? San Giuseppe non ne aveva bisogno. Anche lui si teneva ben alto, nelle sue montagne di silenzio, troppo alto perché nessuna voce, si direbbe persino il minore eco della Terra potesse giungere sino a lui.

Frédéric William Faber (1814-1863) Le Pied de la Croix, 3° douleur, (Il Piede della Croce, 3º Dolore) Parigi Ambroise Bray, 1858.

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

INFERNO E PARADISO

"Dopo una lunga ed eroica vita, un valoroso samurai giunse nell'aldilà e fu destinato al paradiso.
Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare un'occhiata prima all'inferno.
Un angelo lo accontentò.
Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola bandita con piatti colmi e pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt'intorno, erano smunti, pallidi e scheletriti da far pietà.
"Com'è possibile?" chiese il samurai alla sua guida. "Con tutto quel ben di dio davanti!".
"Vedi: quando arrivano qui, ricevono tutti due bastoncini, quelli che si usano come posate per mangiare, solo che sono lunghi più di un metro e devono essere rigorosamente impugnati all'estremità. Solo così possono portarsi il cibo alla bocca".
Il samurai rabbrividì. Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppur una briciola sotto i denti. Non volle cedere altro e chiese di andare subito in paradiso.
Qui lo attendeva una sorpresa. Il paradiso era un salone assolutamente identico all'inferno! Dentro l'immenso salone c'era l'infinita tavolata di gente; un'identica sfilata di piatti deliziosi.
Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più di un metro, da impugnare all'estremità per portarsi il cibo alla bocca.
C'era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era pasciuta, allegra e sprizzante di gioia.
"Ma com'è possibile?" chiese il samurai.
L'Angelo sorrise: "All'inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla bocca, perchè si sono sempre comportati così nella vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e
POI SI PREOCCUPA DI IMBOCCARE IL PROPRIO VICINO".

13 marzo 2011

LA QUARESIMA VISSUTA CON MARIA

Maria,
Madre di Gesù e Madre mia,
aiutami ad usare bene
questo Tempo di Quaresima
per trarne il massimo
profitto spirituale.
Cercherò di scoprire
i miei "punti deboli",
chiedendomi dove e quando
la mia fiducia in Dio vacilla.
Madre cara,
a Te affido
il mio cammino di conversione
e Ti dico:
Mamma, aiutami Tu;
il Tuo Cuore è il mio Rifugio!
Amen.


VIVERE DA DISCEPOLO DI GESU'

Gesù, spesso sono preda
della tentazione
e non sempre ne esco vittorioso.
Tu mi insegni che
con la forza della Parola di Dio,
con l'adesione alla Volontà del Padre,
si vince ogni tentazione
e si allontana il tentatore.
Ed io mi propongo di fare lo stesso.
Aiutami, Gesù,
solo con Te posso vincere anch'io.
Amen.

12 marzo 2011

QUELLO CHE DICE DIO


Tu dici: è impossibile. Dio dice: Ogni cosa è possibile. (Luca 18,27)

Tu dici: sono troppo stanco. Dio dice: Io ti darò riposo.
(Matteo 11,28-30)

Tu dici: nessuno mi ama veramente. Dio dice: Io ti amo.
(Giovanni 3,16 - 3,34)

Tu dici: non posso andare avanti. Dio dice:
La Mia grazia è sufficiente.
(2 Corinzi 12,9 - Salmo 91,15)

Tu dici: non sono capace. Dio dice: Io sono capace. (2 Corinzi 9,8)

Tu dici: non so quale strada prendere. Dio dice: Io dirigo i tuoi passi. (Proverbi 3, 5-6)

Tu dici: non posso farlo. Dio dice: Tu puoi fare ogni cosa. (Filippesi 4,13)

Tu dici: non sono degno di questo. Dio dice: Io ti farò degno di questo. (Romani 8,28)

Tu dici: non posso perdonarmi. Dio dice: ti ho perdonato. (1 Giovanni 1,19)

Tu dici: Non posso affrontare questo. Dio dice: Io supplirò a tutti i tuoi bisogni. (Filippesi 4,19)
.
Tu dici: Sono spaventato. Dio dice: Io non ti ho dato uno spirito di paura. (2 Timoteo 1,7)

Tu dici: sono sempre preoccupato e frustrato. Dio dice: getta su di Me il tuo peso. (1 Pietro 5,7)

Tu dici: non sono abbastanza intelligente. Dio dice: Io ti do saggezza. (1 Corinzi 1,30)

Tu dici: mi sento solo. Dio dice: Io non ti lascerò mai, nè mai ti abbandonerò.

IL SILENZIO DI MARIA E GIUSEPPE

Giuseppe partecipa al silenzio di Maria, così come al suo segreto, lui a cui l'Angelo aveva annunciato grandi cose e che aveva assistito al miracolo della gravidanza verginale. Nessuno dei due parla di ciò che ha visto, ogni giorno, nella loro casa e non approfittano di tante meraviglie. Tanto umile, quanto saggia, Maria si lascia considerare come Madre normale e Suo Figlio come Frutto di un matrimonio ordinario.
Le grandi cose che Dio ha fatto dentro le Sue creature, comportano naturalmente il silenzio, l'emozione, quel non so che di divino che sopprime ogni espressione. Perché cosa si direbbe, e che cosa potrebbe dire Maria, che possa uguagliare quello che Lei sentiva ?
Così si tiene sotto sigillo il segreto di Dio, e solo Lui Stesso ànima la lingua e dà la forza di parlare. I vantaggi umani non valgono niente, se non sono conosciuti e se il mondo non li scopre. Ciò che Dio fa, ha per sè stesso un prezzo inestimabile, che non si può godere se non tra Dio e sè stesso.

(Jacques-Bénigne Bossuet (1627-1704) Ed. Urbain et Levesque, t. III)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

11 marzo 2011

VORREI ESSERE...

Vorrei essere uno fiammella di luce
per accendere le speranze
di chi è disperato;
vorrei essere un raggio di sole
per scaldare i cuori
di chi è senza amore;
vorrei essere un colore dell'arcobaleno
per dipingere la gioia
sul volto di chi soffre;
vorrei essere una mano tesa
per dare a chi non ha;
vorrei essere un caldo abbraccio
per lenire le lacrime di chi piange..

UNA SANTITA' DI ORDINE DEL TUTTO PARTICOLARE

Vi sono due creature la cui santità è del tutto particolare, vale a dire che hanno con la Santa Trinità dei legami del tutto incomparabili agli altri: sono la Madre di Dio, e colui che sta al Suo fianco, san Giuseppe.
Tutte le creature divenute sante, lo sono divenute dopo l'Incarnazione; anche Maria e Giuseppe hanno ricevuto gli effetti dell'Incarnazione Redentrice; ma prima Dio li ha destinati ad essere associati a Lui, ognuno nella sua maniera, per la realizzazione della stessa Incarnazione.

(Canonico D.-J. Lallement Mystère de la paternité de saint Joseph [Mistero della paternità di san Giuseppe] - Tequi 1986 - p. 34)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte.Amen.

MADONNA DEL VOTO DI CHERBOURG

La principessa Matilde, regina d'Inghilterra, quando aiutava il figlio Enrico II, in una guerra che questi stava sostenendo, fu obbligata, nel 1140, ad attraversare la Manica con un tempo minaccioso. La tempesta che sopravvenne, scuoteva la nave con furia. Ben presto si persero tutte le speranze di sopravvivenza.

I signori inglesi che accompagnavano la principessa si raccomandarono devotamente a Dio ed ai santi. Matilde stava sulla plancia, il viso pallido ma fermo.. "Abbiate coraggio, diceva rivolgendosi ai compagni,
la Madonna è buona e potente; lei ci porterà soccorso, con certezza. Che uno di voi si metta di vedetta. Quando apparirà la terra, io canterò un inno alla Santa Vergine e le faccio voto di costruire una cappella sulla riva dove sbarcheremo".

Matilde aveva appena espresso il suo voto che fu intravista la riva. "Cantate, regina, cantate, gridava la vedetta, ecco la terra!".
E la regina si mise a cantare con una voce dolce e grave, un cantico alla Santa Vergine, con le mani giunte e la testa nuda. Ben presto il vascello, guidato dalla Stella dei mari, toccò felicemnete la riva in una baia ben riparata. Il primo desiderio di Matilde, sbarcando, fu quello fissare il luogo dove sarebbe stata edificata la cappella.
La Madonna del voto, che si trova nelle adiacenze di Cherbourg, dopo varie vicissitudini lungo i secoli, è stata magnificamente ricostruita nel 1850.

(La Vergine Maria - Piccola somma mariana, Lyon 1942, p.117)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

PRIGIONIA

Un ex prigioniero di un campo di concentramento nazista era andato a trovare un amico che aveva vissuto con lui la stessa tragica esperienza.
"Hai perdonato i nazisti?" chiese all'amico.
"Sì".
"Io invece no. Nutro ancora un fortissimo odio nei loro confronti".
"In questo caso"
, gli spiegò con dolcezza l'amico, "sei ancora loro prigioniero".

...i veri nemici non sono coloro che ci odiano, bensì quelli che noi odiamo...

IL SILENZIO FA PAURA

Inutile dire il contrario. Fa paura perchè ci impone di guardarci dentro e non ci dà possibilità di fuga.
Rimango sempre stupita quando vedo dentro di me il marcio che si è accumulato con gli anni e che, nonostante i numerosi tentativi, non se ne va mai via completamente... eppure Dio è ancora lì ad aspettare e a guardare con amore noi Suoi figli, ingrati eppure così amati, da darci tempo, tempo, tempo...
Tempo per riflettere, tempo per pregare, tempo per amare e perdonare, tempo per darci la possibilità di dare una svolta alla nostra vita, in cui, almeno in parte, troviamo un piccolo posticino per Lui che non ha alcuna colpa se noi siamo gli artefici della nostra distruzione.
Nel silenzio della solitudine, guardarci dentro fa paura.
Ma sapere che Dio ci ama e ci aspetta dovrebbe farci pensare che, forse, in fondo al nostro cuore, quella scintilla che noi pensiamo di avere spento, può accendersi ancora.

AMO IL TUO AMORE...

La Quaresima ci invita a percorrere la via di Cristo, che è un cammino verso la "Croce e la Risurrezione" . Un cammino di perdita e guadagno, dove la perdita è la condizione necessaria per il guadagno, come dice Gesù stesso. (Vangelo di S. Luca 9,22-25).
Il valore dell'uomo, infatti, non sta in ciò che possiede, ma coincide con la sua stessa persona. Anche se si arrivasse a possedere il mondo intero, non basterebbe alla nostra felicità.
Questa realtà difficile è ben documentata dall'esperienza di ciascuno. Come Caligola nel dramma di Camus, anche noi vogliamo "la luna", ma nemmeno questa ci basta.
E dunque, che cosa significa prendere la propria croce?
Spesso, noi uomini rischiamo di combattere una battaglia inutile, quelle di tenere a bada la vita, di difenderci da tutto ciò che sembra turbare il bel programma quotidiano. Eliminando le persone fastidiose, stiamo lontano da situazione negative, alziamo una barriera contro ogni male. Ne nasce un atteggiamento di diffidenza e di paura nei riguardi della realtà. La programmazione della propria difesa personale arriva ad occupare prepotentemente la fantasia e fa patire in anticipo anche i mali che "non verranno".
L'atteggiamento più semplice è invece l'accoglienza della realtà, a partire da ciò che è incluso nella propria vocazione di padre, madre, studente, prete, sano o malato. Non si tratta di "vivere come viene".
Desideriamo vivere tutto fino in fondo, per scoprire attraverso ogni avvenimento e ogni incontro il bene che Dio ci ha riservato. Gesù non si è sottratto agli avvenimenti, non si è sottratto alla Volontà del Padre quando questa si presenta dolorosa.
Il punto supremo è sapere che "lassù Qualcuno ci ama" e anche quaggiù, fidandoci che quanto accade è la strada per domandare e scoprire l'amore del Signore.
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PREGHIERA
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"Se elevo a Te, mio Dio, il mio grido d'amore non è affatto per il cielo che ci hai promesso; e non è neppure l'inferno, con i suoi terrori, che mi fa desistere dal tradirTi. Sono le Tue Piaghe che amo ed è la Tua morte. Ciò che amo è il Tuo Amore."
.
(San Teresa d'Avila)

8 marzo 2011

VORREI, O SIGNORE...

Vorrei, o Signore,
sentire forte il Tuo abbraccio,
vorrei che potessi alimentare
il mio Spirito di un'energia così forte
da annullare tutto il male del mondo.
.
Vorrei che Tu esistessi in materia
e non solo in Spirito
e sono sicura che mi riempiresti di tenerezze
e di gesti di affetto!!
.
Quanto vorrei sentire
una Tua carezza sul mio volto,
così triste per il dolore degli eventi del passato
e per un presente molto arido di presenze umane!

Quanto vorrei che potessi colmare
con la Tua grazia il vuoto della mia vita,
così misera e infelice!!!
.
Proteggimi, se puoi,
e dammi la forza di vivere
nonostante tutto!

SANTO VOLTO DI GESU'

Il martedì che precede il giorno delle Ceneri, inizio della Quaresima, si celebra la festa del Santo Volto di Gesù.
Nella notte del 31 maggio 1938, la beata Pierina De Micheli, suora delle Figlie dell'Immacolata Concezione, mentre era immersa in profonda adorazione dinanzi al tabernacolo, vide la Santissima Vergine che teneva in mano una medaglia, la quale, su un lato, recava impressa l'effigie del Volto di Gesù morto in Croce, circoscritta dalle parole bibliche: "Fa' splendere su di noi, Signore, la luce del Tuo Volto"; sull'altro lato appariva un'Ostia raggiante circoscritta dall'invocazione: "Resta con noi, Signore".
La Madre di Dio disse:
" E' un pegno d'amore e di misericordia, che Gesù vuole dare al mondo, in questi tempi di sensualità e di odio contro Dio e la Chiesa...Si tendono reti diaboliche per strappare la fede dai cuori...E' necessario un rimedio divino. E questo rimedio è il Santo Volto di Gesù".