" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

31 maggio 2009

PREGHIERA A MARIA SANTISSIMA, SPOSA DELLO SPIRITO SANTO

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O Immacolata dello Spirito Santo,
per il potere che l'Eterno Padre
Ti ha dato sugli Angeli e sugli Arcangeli,
mandaci schiere di Angeli
con a capo San Michele Arcangelo
a liberarci dal maligno e a guarirci.
Amen.
Ave Maria!

PER OTTENERE I SETTE DONI DELLO SPIRITO SANTO

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O Spirito Santo,
Tu, che nel giorno solennissimo della Pentecoste
discendesti su Maria e sugli Apostoli
in forma di lingue di fuoco
per significare efficacemente
la luce e l'amore,
illumina le nostre menti
e infiamma i nostri cuori
della carità di Cristo.
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Tu, che nel giorno beato della Pentecoste
ufficialmente e solennemente
prendesti il governo spirituale
della Santa Chiesa,
e ora la vivifichi della Tua Vita
e la guidi con il Soffio potente
delle Tue Ispirazioni,
fa' che noi Ti possiamo veramente sentire
nella profondità della nostra anima,
e come gli Apostoli siamo spronati
a narrare le meraviglie ineffabili
che operasti nei Tuoi Santi e nella Chiesa intera.
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Gloria al Padre...
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O Spirito Santo,
Tu, che sei altissimo Dono di Dio,
dà a noi il dono della Sapienza
per comprendere e gustare
con dolcezza infinita Dio e i Suoi Misteri.
O Spirito Santo, dà a noi
il dono dell'Intelletto
per comprendere il Catechismo delle Chiesa Cattolica.
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O Spirito Santo,
dà a noi il dono del Consiglio
per dare un giudizio equilibrato e giusto
nelle cose divine e anche umane
in ordine all'azione.
O Spirito Santo,
dà a noi il dono della Fortezza,
onde speditamente conseguire
il bene eroico.
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O Spirito Santo,
dà a noi il dono della Scienza
percomprendere intimamente
tutte le cose create
nelle loro relazioni con Dio.
O Spirito Santo,
dà a noi il dono della Pietà
per sentire l'affetto filiale a Dio
e la tenera devozione a tutte le persone
e le cose della religione.
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O Spirito Santo,
dà a noi il dono del Santo Timore di Dio,
affinchè possiamo nutrire
le finezze trepidanti verso Dio Creatore,
per la Sua infinita maestà
e per i Suoi benefici.
E fa', o Spirito Santo,
che i Tuoi sette doni
producano in noi altrettanti frutti,
ossia le profonde e divine beatitudini
che Gesù disse sulla montagna,
affinchè noi fin da questa terra
possiamo incominciare il gaudio
della Vita Eterna.
Amen.
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Gloria al Padre...



30 maggio 2009

VIGILIA DI PENTECOSTE

" Chi ha conosciuto il Tuo pensiero,
se Tu non gli hai concesso la Sapienza
e non gli hai inviato il Tuo Santo Spirito dall'alto? "
(Sap 9,17)
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Spirito Santo,
poichè desidero la Tua venuta,
Ti supplico di operare in me tre cose.
Con il Tuo Amore
rendimi forte contro il male
e disposto ad ogni sorta di bene.
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Liberami da ogni timore umano
e fa', che per amor di Dio,
accolga con gioia ogni avversità.
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Ti domando anche che Tu mi ottenga
la remissione dei peccati.
E concedimi che,
consumato dal Fuoco dell'Amore divino,
mi immerga interamente in Dio
e in tale beata unione
divenga simile a Lui.
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Spirito Santo,
inebriami del vino del Tuo Amore,
che produrrà in me l'oblìo di me stesso
e il disprezzo di ogni onore e di ogni vantaggio
che non riguardi la gloria di Dio.
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Ricolma il mio cuore
della Tua soavità,
così che nessuna gioia,
nessuna terrena delizia,
possano appagarmi.
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Accendimi dell'amore
per le cose celesti e spirituali,
così che aspiri a Dio con tutto il cuore
e non abbia più timore
nè della morte, nè di alcun patimento.
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(Santa Matilde, 1241-1298)

AVE MARIA

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“Benedetta monotonia di avemarie!”
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Capisco che ogni Avemaria, ogni saluto alla Vergine, è un nuovo palpito di un cuore innamorato. (Forgia, 615)
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"Vergine Immacolata, so bene di essere un povero miserabile, che non fa altro che aumentare tutti i giorni il numero dei propri peccati...".
Mi hai detto che parlavi così con nostra Madre, l'altro giorno.
E ti ho consigliato, con sicurezza, di recitare il Santo Rosario: benedetta monotonia di Ave Maria che purifica la monotonia dei tuoi peccati!(Solco, 475)
Il Rosario non lo si recita solo con le labbra, biascicando una dietro l'altra le avemarie. Questo è il borbottìo delle bigotte e dei bigotti.
Per un cristiano, l'orazione vocale deve radicarsi nel cuore, in modo che, durante la recita del Rosario, la mente possa addentrarsi nella contemplazione di ciascuno dei Misteri. (Solco, 477)
Rimandi sempre il Rosario a più tardi, e finisci per ometterlo a motivo del sonno. Se non disponi di altri momenti, recitalo per la strada e senza che nessuno se ne accorga. Per di più, ti aiuterà ad avere presenza di Dio. (Solco, 478)

FREQUENTARE CRISTO

“INSEGNAMI A TRATTARE TUO FIGLIO!”
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Se non frequenti Cristo nell'Orazione e nel Pane, come potrai farLo conoscere?
(Cammino, 105)
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Cerca di ringraziare Gesù nell'Eucaristia, cantando lodi alla Madonna, la Vergine pura, senza macchia, Colei che ha messo al mondo il Signore.
E, con audacia di bambino, azzàrdati a dire a Gesù: mio dolce Amore, sia benedetta la Madre cheTi ha messo al mondo!
Sii certo che Gli farai piacere, ed Egli infonderà nella tua anima un amore ancora più grande. (Forgia, 70)
Cerca Dio nel fondo del tuo cuore pulito, puro; nel fondo della tua anima quando Gli sei fedele, e non perdere mai questa intimità!
E se qualche volta non sai come parlarGli, o che cosa dire, o non osi cercare Gesù dentro di te, rivolgiti a Maria, “tota pulchra” — tutta pura, meravigliosa —, per confidarLe: Maria, Madre nostra, il Signore ha voluto che fossi Tu, con le Tue mani, a prenderti cura di Dio: insegnami — insegna a tutti noi — a trattare Tuo Figlio!
(Forgia, 84)

FATE QUELLO CHE VI DIRA'

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In mezzo al giubilo della festa, a Cana, soltanto Maria si accorge che manca il vino... L'anima giunge fino ai minimi dettagli di servizio se, come Lei, vive appassionatamente intenta ai bisogni del prossimo, per il Signore.(Solco, 631)
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Dei tanti invitati a quelle vivaci nozze di paese, soltanto Maria si avvede che manca il vino (cfr Gv 2, 3). Se ne accorge Lei sola, e tempestivamente.
Come ci risultano familiari le scene della vita di Cristo! In esse la grandezza di Dio si intreccia con la vita più comune e quotidiana. È tipico della donna di casa avveduta e prudente notare una manchevolezza, badare ai piccoli dettagli che rendono amabile la vita: tale è il comportamento di Maria.
"Fate quello che vi dirà" (Gv 2, 5). "Implete hydrias" (Gv 2, 7), "riempite d’acqua le giare", e il miracolo avviene. Così, con questa semplicità. Tutto normale. Quei servi facevano il loro mestiere. L’acqua era a portata di mano. Ed è la prima manifestazione della divinità del Signore. La cosa più banale diventa straordinaria, soprannaturale, quando abbiamo la buona volontà di dar retta a quello che Dio ci chiede.
Voglio, Signore, abbandonare nelle Tue mani generose la cura di tutto ciò che è mio. Nostra Madre – Tua Madre! – ti ha già fatto risuonare all’orecchio, come a Cana: "non hanno più vino!"...
Se la nostra fede è debole, ricorriamo a Maria. Per il miracolo delle nozze di Cana, compiuto da Cristo per la preghiera di Sua Madre, i Suoi discepoli credettero in Lui (Gv 2, 11).
Maria, nostra Madre, intercede continuamente presso Suo Figlio perché ci ascolti e Si manifesti anche a noi, cosicché possiamo proclamare: «Tu sei il Figlio di Dio».
Dammi, o Gesù, questa fede, che desidero davvero! Madre mia e Signora mia, Maria Santissima, fa’ che io creda! (Santo Rosario, 2º Mistero luminoso).

LA CONOSCENZA


Un giorno, mentre passeggiavano per strade assolate, un discepolo chiese al suo maestro:
"O saggio, sapresti dirmi qual è la differenza tra conoscenza e illuminazione?".
Il maestro, senza pensarci molto, guardò il giovane a fondo negli occhi e rispose:
"Quando hai conoscenza, tu usi una fiaccola per mostrare la via. Quando sei illuminato, diventi una fiaccola."

29 maggio 2009

PREGHIERA PER OTTENERE I SETTE DONI DELLO SPIRITO SANTO

"Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio." (Rm 8,14)

O Signore Gesù Cristo, Tu prima di ascendere al Cielo hai promesso di mandare lo Spirito Santo per completare il Tuo lavoro nelle anime dei Tuoi apostoli e discepoli: concedimi di ricevere lo stesso Spirito Santo così che Egli possa perfezionare nella mia anima il lavoro della Tua grazia e del Tuo amore.

Concedimi lo Spirito di Sapienza, perchè io possa disprezzare le cose transitorie di questo mondo e gustare solamente le cose che sono eterne.

Concedimi lo Spirito di Intelletto, per illuminare la mia mente con la luce della Tua divina verità.

Concedimi lo Spirito di Consiglio, perchè io possa sempre scegliere la via più sicura per piacere a Dio compiendo la Sua Volontà.

Concedimi lo Spirito di Fortezza, perchè io possa portare la mia croce con Te e possa superare con coraggio tutti gli ostacoli che si oppongono alla mia salvezza.

Concedimi lo Spirito di Scienza, perchè io possa conoscere Dio e me stesso e crescere in perfezione nella scienza dei Santi.

Concedimi lo Spirito di Pietà, perchè io possa trovare, con l'amore di un figlio, il servizio di Dio dolce e amabile.

Concedimi lo Spirito di Timor di Dio, perchè possa riempirmi di un amorevole rispetto verso Dio e possa temere in ogni modo di dispiacerGli.

Ti prego, dunque, Signore, segnami con il sigillo dei Tuoi veri discepoli e animami in tutte le cose con il Tuo Spirito. Amen.

CHI RICEVE LO SPIRITO SANTO RICEVE TUTTO

" Le anime pensano che lo Spirito Santo sia molto lontano, che abiti altezze inaccessibili.
In realtà, è la Persona Divina che assiste più da vicino la creatura.
La accompagna dovunque, la penetra di Sè, la chiama. Veglia su di lei. La ricopre con la Sua protezione. Ne fa il Suo tempio vivo, la difende, l'aiuta, la custodisce dai nemici. E' più vicino all'anima dell'anima stessa.
Eppure non Lo si invoca, non Lo si ringrazia dell'azione così immediata e così intima che Egli svolge in ogni anima.
La gente prega in modo sbagliato, chiede grazie materiali. Pochi domandano il dono dello Spirito Santo. Ma quelli che ricevono lo Spirito Santo ricevono tutto. "
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(Beata Elena Guerra)

RICOMINCIARE

Ricomincia sempre!
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NON TI ARRENDERE MAI:
neanche quando la fatica si fa sentire,
neanche quando il tuo piede inciampa,
neanche quando i tuoi occhi bruciano,
neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati,
neanche quando la delusione ti avvilisce,
neanche quando l'errore ti scoraggia,
neanche quando il successo ti abbandona,
neanche quando l'incomprensione ti circonda,
neanche quando tutto ha l'aria di niente,
neanche quando il peso dei peccati ti schiaccia,
INVOCA IL TUO DIO...........
E RICOMINCIA!
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(fonte: Gruppo Mariano Oremus)

POTENZA E BONTA' DEL SIGNORE

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SALMO 146
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Lodate il Signore:
è bello cantare al nostro Dio,
dolce è lodarLo come a Lui conviene.
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Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d'Israele.
Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite.
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Egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome.
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Grande è il Signore, Onnipotente,
la Sua Sapienza non ha confini.
Il Signore sostiene gli umili,
ma abbassa fino a terra gli empi.
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Cantate al Signore un canto di grazie,
intonate sulla cetra inni al nostro Dio.
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Egli ricopre il cielo di nubi,
prepara la pioggia per la terra,
fa germogliare l'erba sui monti.
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Provvede il cibo al bestiame,
ai piccoli del corvo che gridano a Lui.
Non fa conto del vigore del cavallo,
non apprezza l'agile corsa dell'uomo.
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Il Signore si compiace di chi Lo teme,
di chi spera nella Sua grazia.



L'UOMO SENZA LO SPIRITO SANTO

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"Si può paragonare l'uomo ad una nave.
Per quanto questa sia ben costruita e provvista di vele e di marinai, non può muoversi senza il soffio del vento.
Così l'uomo, possedesse pure la più retta ragione e la grazia santificante con tutte le virtù infuse in grado eminente, se poi non ha il soffio dello Spirito Santo e i Suoi Doni, non potrà neppure pronunciare il Nome di Gesù."
San Basilio

LO SPIRITO SANTO, "IL GRANDE SCONOSCIUTO"

"Spirito Santo" è il Nome proprio di Colui che noi cristiani adoriamo e glorifichiamo con il Padre ed il Figlio.
La parola "Spirito" traduce quella ebraica "Ruah" che significa "soffio" a cui viene legato l'aggettivo Santo, perchè la terza Persona della Trinità è Santa come il Padre e il Figlio.
Attraverso varie simbologie possiamo capire meglio chi è lo Spirito Santo.
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IL VENTO
Negli "Atti degli Apostoli" si legge che, mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, gli Apostoli si trovavano insieme nello stesso luogo. Ad un tratto sentirono un forte rumore come di "vento che si abbatte gagliardo" (At 2,2). Allora "furono tutti pieni di Spirito Santo" (At 2,4).
Dunque, il vento è il primo simbolo dello Spirito Santo, "quello che Gli è più strettamente connesso" (Giovanni Paolo II).
La scelta del vento come immagine dello Spirito Santo è indovinatissima. Cosa vi è di più libero del vento? Il vento non si può inscatolare. "Il vento soffia dove vuole", dice Gesù stesso parlando a Nicodemo (Gv 3,8).
Così lo Spirito Santo: agisce dove vuole, quando vuole, come vuole, in tutto il mondo.
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IL FUOCO
Il fuoco è la seconda principale immagine dello Spirito Santo.
Sempre nella sera della Pentecoste, gli apostoli che si trovavano tutti insieme, oltre a sentire un vento gagliardo, videro anche "lingue come di fuoco che si dividevano e si posavano su ciascuno di loro" (At 2,3).
Anche il simbolo del fuoco ci aiuta a capire chi è la terza Persona della Santissima Trinità.
Il fuoco illumina e lo Spirito Santo fa vedere perchè è Luce. La luce è vita, senza luce non ci sarebbe vita, tutto morirebbe. Anche lo Spirito Santo è Datore di Vita.
Il fuoco purifica e lo Spirito Santo distrugge ciò che è negativo.
Il fuoco fonde insieme elementi diversi e per questo la Chiesa prega lo Spirito Santo con queste parole: "Il Tuo fuoco ci unisca in un'anima sola".
Il fuoco piega ciò che è rigido, è forza e potenza. Lo Spirito Santo è ancora più potente. La Sua potenza, infatti, è una potenza interiore che nasce dalla fede e dalle convinzioni. Tale potenza porta a sfidare il mondo e ad accettare persino la morte.
Il fuoco riscalda e anche lo Spirito Santo "scalda ciò che è gelido", lavora i cuori e li trasforma.
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LA COLOMBA
Terza immagine dello Spirito Santo è la colomba.
Fin dalle prime righe della Bibbia si legge che "lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque" ((Gn 1,2). Sotto forma di colomba, lo Spirito Santo scese su Gesù mentre si faceva battezzare nel fiume Giordano (Mt 3,16; Mc 1,10; Lc 3,22).
La colomba è simbolo di pace. Ecco perchè la Chiesa invoca lo Spirito Santo con queste parole:
"Vieni o Consolatore, e versa l'olio e il vino sulle antiche ferite. Dà concordia perenne e perfetta letizia, dona al mondo inquieto la giustizia e la pace".
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Vento, fuoco, colomba: tre immagini che ci hanno permesso di dire qualcosa dello Spirito Santo.
E' charo, però, che la terza Persona della Santissima Trinità è ben oltre i simboli, siano pure indovinatissimi. Lo Spirito Santo non è qualcosa: è Qualcuno; non è un oggetto: è un Soggetto.
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Lo Spirito Santo è una Persona: un abisso ripieno di Amore, di Gioia, di Pace, di Sapienza, di Vita.
San Bernardo, quando voleva far capire chi era lo Spirito Santo, diceva:
"Se immaginiamo il Padre che bacia il Figlio e il Figlio che riceve il bacio, posiamo dire che lo Spirito Santo è tale bacio". Il bacio dell'Amore.
San Bernardo voleva dire che l'Amore del Padre e del Figlio si incrociano e si fondono: questo abbraccio è lo Spirito Santo.
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In breve, lo Spirito Santo è Amore, talmente Amore che non può non riversare amore nei nostri cuori (Rm 5,5,).
Lo Spirito Santo, infatti, dimora in noi. E' il nostro intimo respiro.
E' il più Grande Dono che Gesù ci ha fatto lasciando questa terra.
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(fonte: "Preghiere allo Spirito Santo"- Editrice Shalom)

DOLCE CUORE DI MARIA

"Dolce e Immacolato Cuore di Maria"
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Abìtuati a mettere il tuo povero cuore nel Dolce e Immacolato Cuore di Maria, affinché te lo purifichi da tante scorie, e ti conduca al Cuore Sacratissimo e Misericordioso di Gesù... (Solco, 830)
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Compiuto il tempo della purificazione della Madre, secondo la legge di Mosè, bisogna andare col Bambino a Gerusalemme per presentarLo al Signore (Lc 2, 22).
E questa volta sarai tu, piccolo amico, a portare la gabbia delle tortore.
Vedi? Lei, l'Immacolata, Si sottomette alla Legge come se fosse impura.
Bambino mio, imparerai anche tu da questo esempio a non essere sciocco e a compiere la Santa Legge di Dio nonostante tutti i sacrifici che richiede?
Purificarsi! Noi due sì che abbiamo bisogno di purificazione!
Espiare, per trovare al di là dell'espiazione, l'Amore. Un amore che cauterizzi, che bruci le scorie della nostra anima, che sia fuoco che accende di fiamma divina la miseria del nostro cuore. (Santo Rosario, 4º mistero gaudioso)

28 maggio 2009

INVIACI IL TUO SPIRITO PERCHE' CI CONDUCA ALLA VERITA' PIENA


Tu sei fiamma di Amore viva,
che brilli e innamori,
accendi in continua espansione
scintille del Tuo fuoco nell'animo,
e una sola basta per mitigare gli inverni.
Spirito di Dio,
Tu sei tutto dono,
Tu sei tutto Amore!

(E. Stein)

DOBBIAMO SEGUIRE CRISTO

« VOGLIO CHE ANCHE QUELLI CHE MI HAI DATO
SIANO CON ME DOVE SONO IO »
(Gesù)
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Dobbiamo seguire Cristo, dobbiamo aderire a Lui, non dobbiamo abbandonarLo fino alla morte.
Come Eliseo diceva al suo Maestro: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò» (2 Re 2,2)...
Seguiamo dunque Cristo e attacchiamoci a Lui!
«Il mio bene è stare vicino a Dio» dice il salmista (72,28).
«A Te si stringe l'anima mia e la forza della Tua destra mi sostiene» (Sal 62,9).
E San Paolo aggiunge:
«Chi si unisce al Signore forma con Lui un solo Spirito» (1 Cor 6,17).
Non soltanto un solo corpo, ma anche un solo spirito.
Dallo Spirito di Cristo vive tutto il Suo corpo; mediante il Corpo di Cristo, giungiamo allo Spirito di Cristo. Dimora dunque mediante la fede nel Corpo di Cristo e sarai un giorno un solo Spirito con Lui.
Già mediante la fede sei unito al Suo Corpo; mediante la visione, sarai anche unito al Suo Spirito. Non perché lassù vedremo senza corpo, ma perché i nostri corpi saranno spirituali (1 Cor 15,44).
«Padre, dice Cristo, voglio che siano anch'essi in Noi una cosa sola, perché il mondo creda»: ecco l'unione mediante la fede.
E dopo Egli domanda: «Siano perfetti nell'unità perché il mondo sappia»: ecco l'unione mediante la visione.
Tale è il modo di nutrirci spiritualmente del Corpo di Cristo: avere in Lui una fede pura, cercare sempre per mezzo della meditazione assidua il contenuto di questa fede, trovare con l'intelligenza ciò che stiamo cercando, amare ardentemente l'oggetto della nostra scoperta, imitare per quanto possibile Colui che amiamo; e imitandoLo, aderire a Lui costantemente per giungere all'unione eterna.

PENSIERO AGOSTINIANO

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Che cosa dal Signore Iddio,
mosso dalla Sua Misericordia,
non viene elargito agli uomini,
dal momento che
perfino la tribolazione è un beneficio?
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(S. Agostino, Ep. 210, 1)

RACCONTA TUTTO A MARIA

“RaccontaLe tutto quello che ti succede”
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- Vuoi amare la Vergine? E allora parla con Lei, cerca di conoscerLa. Come? Recitando bene il Suo Rosario. - Ma nel Rosario diciamo sempre le stesse cose! Le stesse cose? Non si dicono sempre le stesse cose coloro che si amano? (Prologo al Santo Rosario)
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Come crescerebbero in noi le virtù soprannaturali se riuscissimo a frequentare davvero Maria, che è nostra Madre! Non esitiamo a ripeterLe lungo la giornata — con il cuore, senza bisogno di parole — piccole preghiere, giaculatorie.
La devozione cristiana ha raccolto molte di queste lodi ardenti nelle Litanie che accompagnano il santo Rosario. Ma ciascuno è libero di aumentarle, rivolgendo alla Madonna altri elogi, dicendoLe dal nostro intimo ciò che — per un santo pudore che Lei capisce e approva — non oseremmo pronunciare ad alta voce.
Ti consiglio — per concludere — di fare, se non l'hai ancora fatta, la tua esperienza personale dell'amore materno di Maria.
Non basta sapere che Ella è Madre, considerarLa tale, e parlare di Lei come tale. È tua Madre, e tu sei Suo figlio; ti vuole bene come se tu fossi il Suo figlio unico sulla terra. TrattaLa di conseguenza: raccontaLe tutto ciò che ti succede, rendiLe onore, amaLa.
Nessuno può farlo al tuo posto, né come tu lo faresti, se non sei tu stesso a farlo.
Ti assicuro che se ti avvierai per questo cammino, troverai subito tutto l'Amore di Cristo: e ti vedrai inserito nella vita ineffabile di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Troverai la forza per compiere fino in fondo la Volontà di Dio, ti riempirai di aneliti di servire tutti gli uomini.
Sarai il cristiano che ogni tanto sogni di essere: pieno di opere di carità e di giustizia, felice e forte, comprensivo con gli altri ed esigente verso te stesso.
Questo, non altro, è il nerbo della nostra fede. Ricorriamo a Maria, che ci accompagnerà con passo sereno e costante. (Amici di Dio, 293)
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(fonte: Gruppo Mariano Oremus)

27 maggio 2009

INNO DI RINGRAZIAMENTO

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SALMO 116
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Amo il Signore perchè ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l'orecchio
nel giorno in cui Lo invocavo.
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Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi.
Mi opprimevano tristezza e angoscia
e ho invocato il Nome del Signore:
"Ti prego, Signore, salvami".
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Buono e Giusto è il Signore,
il nostro Dio è Misericordioso.
Il Signore protegge gli umili:
ero misero ed Egli mi ha salvato.
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Ritorna, anima mia, alla tua pace,
perchè il Signore ti ha beneficato;
Egli mi ha sottratto dalla morte,
ha liberato i miei occhi dalla lacrime,
ha preservato i miei piedi dalla caduta.
Camminerò alla presenza del Signore
sulla terra dei viventi.
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Ho creduto anche quando dicevo:
"Sono troppo infelice".
Ho detto con sgomento:
"Ogni uomo è inganno".
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Che cosa renderò al Signore
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il Nome del Signore.
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Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il Suo popolo.
Preziosa agli occhi del Signore
è la morte dei Suoi fedeli.
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Sì, io sono il Tuo servo, Signore,
io sono Tuo servo, figlio della Tua ancella;
hai spezzato le mie catene.
A Te offrirò sacrifici di lode
e invocherò il Nome del Signore.
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Adempirò i miei voti al Signore
e davanti a tutto il Suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme.

SALUTO ALLA VERGINE

Ti saluto Signora Santa,
Regina Santissima,
Madre di Dio, Maria,
che sempre sei Vergine,
eletta dal Santissimo Padre Celeste
e da Lui, col Santissimo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paràclito, consacrata.
Tu, in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e di bene.
Ti saluto, Suo Palazzo.
Ti saluto, Sua Tenda.
Ti saluto, Sua Casa.
Ti saluto, Suo Vestimento.
Ti saluto, Sua Ancella.
Ti saluto, Sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e lume dello Spirito Santo
siete infuse nei cuori dei fedeli,
affinchè li rendiate, da infedeli, fedeli a Dio.
(S. Francesco d'Assisi)

PAPA GIOVANNI E I PARACADUTISTI

Papa Giovanni, quando era nunzio apostolico a Parigi, ricevette una delegazione di paracadutisti francesi e nel congedarsi disse:
- Voi imparate con grande entusiasmo come si fa a cadere dal cielo; non vorrei che poi dimenticaste come si fa a risalirvi!

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO

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Spirito di Dio, che agli inizi della creazione Ti libravi sugli abissi dell'universo, e trasformavi in sorriso di bellezza il grande sbadiglio delle cose, scendi ancora sulla terra e donale il brivido dei cominciamenti.
Questo mondo che invecchia, sfioralo con l'ala della Tua gloria.
Dissipa le rughe. Fascia le ferite che l'egoismo sfrenato degli uomini ha tracciato sulla sua pelle. Mitiga con l'olio della tenerezza le arsure della sua crosta. Restituiscile il manto dell'antico splendore che le nostre violenze le hanno strappato, e riversale sulle carni inaridite anfore di profumi.
Permea tutte le cose, e possiedine il cuore.
Facci percepire la Tua dolente presenza nel gemito delle foreste divelte, nell'urlo dei mari inquinati, nel pianto dei torrenti inariditi, nella viscida desolazione delle spiagge di bitume.
Restituiscici al gaudio dei primordi.
RiversaTi senza misura sulle nostre afflizioni.
LibraTi ancora sul nostro vecchio mondo in pericolo. E il deserto, finalmente, ridiventerà giardino, e nel giardino fiorirà l'albero della giustizia, e frutto della giustizia sarà la pace.
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Spirito Santo, che riempivi di luce i Profeti e accendevi parole di fuoco sulla loro bocca, torna a parlarci con accenti di speranza.
Frantuma la corazza della nostra assuefazione all'esilio.
Ridestaci nel cuore nostalgie di patrie perdute.
Dissipa le nostre paure. Scuotici dall'omertà.
Liberaci dalla tristezza di non saperci più indignare per i soprusi consumati sui poveri.
E preservaci dalla tragedia di dover riconoscere che le prime officine della violenza e della ingiustizia sono ospitate nei nostri cuori.
Donaci la gioia di capire che Tu non parli solo ai microfoni delle nostre Chiese.Che nessuno può menar vanto di possederTi. E che, se i semi del Verbo sono diffusi in tutte le aiuole, è anche vero che i Tuoi gemiti si esprimono nelle lacrime dei maomettani e nelle verità dei buddisti, negli amori degli indù e nel sorriso degli idolatri, nelle parole buone dei pagani e nella rettitudine degli atei.
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Spirito Santo, che hai invaso l'anima di Maria per offrirci la prima campionatura di come un giorno avresti invaso la Chiesa e collocato nei suoi perimetri il Tuo nuovo domicilio, rendici capaci di esultanza.
Donaci il gusto di sentirci "estroversi". Rivolti, cioè, verso il mondo, che non è una specie di chiesa mancata, ma l'oggetto ultimo di quell'incontenibile amore per il quale la Chiesa stessa è stata costituita.
Se dobbiamo attraversare i mari che ci distanziano dalle altre culture, soffia nelle vele perché, sciolte le gomene che ci legano agli ormeggi del nostro piccolo mondo antico, un più generoso impegno missionario ci solleciti a partire.
Se dobbiamo camminare sull'asciutto, mettici le ali ai piedi perché, come Maria, raggiungiamo in fretta la città. La città terrena. Che Tu ami appassionatamente. Che non è il ripostiglio dei rifiuti, ma il partner con cui dobbiamo "agonizzare" perché giunga a compimento l'opera della Redenzione.
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Spirito di Dio, che presso le rive del Giordano sei sceso con pienezza sul capo di Gesù e L'hai proclamato Messia, dilaga su questo corpo sacerdotale raccolto davanti a te.
Adornalo di una veste di Grazia. Consacralo con l'unzione, e invitalo a portare il lieto annunzio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri e a promulgare l'anno di misericordia del Signore.
Se Gesù ha usato queste parole di Isaia per la Sua autoproclamazione nella sinagoga di Nazareth e per la stesura del Suo manifesto programmatico, vuole dire che anche la Chiesa oggi deve farsi solidale con i sofferenti, con i poveri, con gli oppressi, con i deboli, con gli affamati e con tutte le vittime della violenza.
Facci capire che i poveri sono i "punti di entrata" attraverso i quali Tu, Spirito di Dio, irrompi in tutte le realtà umane e le ricrei.
Preserva, perciò, la Tua sposa dal sacrilegio di pensare che la scelta degli ultimi sia l'indulgenza alle mode di turno, e non invece la feritoia attraverso la quale la forza di Dio penetra nel mondo e comincia la Sua opera di salvezza.
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Spirito Santo, Dono del Cristo morente, fa' che la Chiesa dimostri di aver ereditato davvero. Trattienila ai piedi di tutte le croci. Quelle dei singoli e quelle dei popoli.
Ispirale, parole e silenzi, perché sappia dare significato al dolore degli uomini. Così che ogni povero comprenda che non è vano il suo pianto e ripeta con il salmo "le mie lacrime, Signore, nell'otre Tuo raccogli".
Rendila protagonista infaticabile di deposizione del patibolo, perché i corpi schiodati dei sofferenti trovino pace sulle sue ginocchia di Madre. In quei momenti poni sulle sue labbra canzoni di speranza.
E donale di non arrossire mai della Croce, ma di guardare ad Essa come all'antenna della sua nave, le cui vele Tu colmi di brezza e spingi con fiducia lontano.
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Spirito di Pentecoste, ridestaci all'antico mandato di profeti, dissigilla le nostre labbra, contratte dalle prudenze carnali.
Introduci nelle nostre vene il rigetto per ogni compromesso. E donaci la nausea di lusingare i detentori del potere per trarne vantaggio.
Trattienici dalle ambiguità. Facci la grazia del voltastomaco per i nostri peccati.
Poni il Tuo marchio di origine controllata sulle nostre testimonianze. E facci aborrire dalle parole, quando esse non trovino puntuale verifica nei fatti.
Spalanca i cancelletti dei nostri cenacoli. Aiutaci a vedere i riverberi delle Tue fiamme nei processi di purificazione che avvengono in tutti gli angoli della terra.
Aprici a fiducie ecumeniche. E in ogni uomo di buona volontà facci scorgere le orme del Tuo passaggio.
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Spirito del Signore, Dono del Risorto agli Apostoli del cenacolo, gonfia di passione la vita dei Tuoi presbiteri.
Riempi di amicizie discrete la loro solitudine.
Rendili innamorati della terra, e capaci di misericordia per tutte le sue debolezze. Confortali con la gratitudine della gente e con l'olio della comunione fraterna.
Ristora la loro stanchezza, perché non trovino appoggio più dolce per il loro riposo se non sulla spalla del Maestro. Liberali dalla paura di non farcela più.
Dai loro occhi partano inviti a sovrumane trasparenze.
Dal loro cuore si sprigioni audacia mista a tenerezza.
Dalle loro mani grondi il crisma su tutto ciò che accarezzano.
Fa' risplendere di gioia i loro corpi. Rivestili di abiti nuziali. E cingili con cinture di luce.
Perché, per essi e per tutti, lo Sposo non tarderà.
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(fonte: "Parole d'amore" di don Tonino Bello)

REGINA DELLA PACE PREGA PER NOI

La Madonna, così L'invoca la Chiesa, è la Regina della Pace.
Per questo quando la tua anima, l'ambiente familiare o professionale, la convivenza nella società o tra i popoli sono agitati, non cessare di acclamarLa con questo titolo:
«Regina Pacis, ora pro nobis!» Regina della Pace, prega per noi!
Hai provato, almeno, quando perdi la serenità?... La Sua immediata efficacia ti sorprenderà. (Solco, 874)
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Non c'è pace in tanti cuori che tentano invano di compensare l'inquietudine dell'anima con un'attività incessante, con la minuscola soddisfazione di beni che non saziano, perché lasciano dietro di sè il sapore amaro della tristezza. (...)
Cristo, nostra Pace, è anche Via. Se vogliamo la pace, dobbiamo seguire i Suoi passi.
La pace è la conseguenza della guerra, della lotta. Lotta ascetica, intima, che ogni cristiano è tenuto a sostenere contro tutto ciò che nella sua vita non viene da Dio: la superbia, la sensualità, l'egoismo, la superficialità, la meschinità del cuore.
È inutile reclamare la serenità esteriore quando manca la tranquillità nella coscienza, nell'intimo dell'anima, perché dal cuore provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie. (E' Gesù che passa, 73)
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(fonte: Gruppo Mariano Oremus)

UN FARO NELLA NOTTE



... Come un faro nella notte
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DIO può illuminare la tua vita
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non aver paura, non aver timore
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di QUELLA LUCE ...
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Egli ti aiuterà!

AMA LA MADONNA E RECITA TUTTI I GIORNI IL SANTO ROSARIO


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Abbi una devozione intensa per nostra Madre. Ella sa corrispondere con finezza agli omaggi che Le rivolgiamo. Inoltre, se reciti tutti i giorni, con spirito di fede e di amore, il Santo Rosario, la Madonna provvederà a condurti molto avanti nel cammino di Suo Figlio. (Solco, 691)
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Come crescerebbero in noi le virtù soprannaturali se riuscissimo a frequentare davvero Maria, che è nostra Madre!
Non esitiamo a ripeterle lungo la giornata — con il cuore, senza bisogno di parole — piccole preghiere, giaculatorie.
La devozione cristiana ha raccolto molte di queste lodi ardenti nelle Litanie che accompagnano il Santo Rosario.
Ma ciascuno è libero di aumentarle, rivolgendo alla Madonna altri elogi, dicendoLe dal nostro intimo ciò che — per un santo pudore che Lei capisce e approva — non oseremmo pronunciare ad alta voce.
Ti consiglio — per concludere — di fare, se non l'hai ancora fatta, la tua esperienza personale dell'amore materno di Maria.
Non basta sapere che Ella è Madre, considerarLa tale, e parlare di Lei come tale.
È tua Madre, e tu sei Suo figlio; ti vuole bene come se tu fossi il Suo figlio unico sulla terra. TrattaLa di conseguenza: raccontaLe tutto ciò che ti succede, rendiLe onore, amaLa.
Nessuno può farlo al tuo posto, né come tu lo faresti, se non sei tu stesso a farlo. (Amici di Dio, 293)
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(fonte: Gruppo Mariano Oremus)

26 maggio 2009

PESCATORI DI UOMINI


“Maria, Regina degli Apostoli”
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Che lezione straordinaria in ciascuno degli insegnamenti del Nuovo Testamento!
Dopo che il Maestro, nell'ascendere alla destra di Dio Padre, ha detto loro: «Andate e predicate a tutte le genti», i discepoli sono stati pervasi da un senso di pace. Ma hanno ancora dei dubbi: non sanno che fare, e si riuniscono con Maria, Regina degli Apostoli, per trasformarsi in zelanti banditori della Verità che salverà il mondo. (Solco, 232)
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Se meditiamo con criterio spirituale quel testo di San Paolo, comprenderemo di non avere altra scelta che di lavorare al servizio di tutte le anime. Fare diversamente sarebbe egoismo.
Se consideriamo con umiltà la nostra vita, vedremo chiaramente che il Signore, oltre alla grazia della fede, ci ha concesso dei talenti, delle qualità.
Nessuno di noi è un esemplare ripetuto in serie: Dio nostro Padre ci ha creati a uno a uno, distribuendo tra i Suoi figli un diverso numero di beni.
Dobbiamo mettere quei talenti, quelle qualità, al servizio di tutti, utilizzando i doni di Dio come strumenti per aiutare gli altri a scoprire Cristo.(…) È compito dei figli di Dio far sì che tutti gli uomini entrino — liberamente — nella rete divina, e così giungano ad amarsi.
Se siamo cristiani, dobbiamo trasformarci in pescatori, come quelli descritti dal profeta Geremia, con la metafora che anche Gesù ha impiegato spesso: «Seguitemi — dice a Pietro e ad Andrea —, vi farò pescatori di uomini» [Mt 4, 19]. (Amici di Dio, 258-260)
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(fonte: Gruppo Mariano Oremus)

SCONFORTO E CONFORTO

Carissimi fratelli e sorelle,
buona serata a tutti.
Volevo richiamare solo un momento la vostra attenzione, riguardo a quando ci si sente sconsolati un pò per tutto; provate a fare questa piccola giaculatoria :
" O Gesù, fammi sentire la Tua presenza viva nel mio cuore ".

Provate, cari, per un pò di volte e sentirete la Pace che riempie il cuore.
Siano lodati Gesù e Maria.

(fonte: Gruppo Mariano Oremus)

GUARDA MARIA, TUA MADRE!


CONFIDA IN LEI...
E TUTTE LE TUE NECESSITA' SARANNO ASSISTITE.
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Madre mia,
aiutami ad accettare
tutto quello che la vita mi dà
e dammi la forza di rialzarmi
quando sento che sto per cadere.
Amen.

IL TRONO DI MARIA E' LA CROCE

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Ammira la fortezza della Madonna: ai piedi della Croce, con il più grande dei dolori umani —non c'è dolore come il Suo dolore— piena di fortezza. —ChiediLe questo vigore, per saper stare anche tu presso la Croce. (Cammino, 508)
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Maestra di speranza. Maria annuncia che tutte le generazioni la chiameranno Beata [Cfr Lc 1, 48]. Umanamente parlando, su quali motivi poggiava questa speranza? Chi era Lei, per gli uomini e per le donne del suo tempo? Le grandi eroine del Vecchio Testamento — Giuditta, Ester, Debora — ebbero già su questa terra una gloria umana, furono acclamate dal popolo, esaltate.
Il trono di Maria, come quello di Suo Figlio, è la Croce.
E per tutto il resto della Sua vita, fino a quando è assunta in Cielo in Corpo e Anima, è la Sua silenziosa presenza a impressionarci. San Luca, che La conosceva bene, annota che la Madonna è accanto ai primi discepoli, in preghiera.
Così conclude i suoi giorni terreni Colei che doveva essere lodata da tutte le creature per l'eternità.
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Quale contrasto tra la speranza della Madonna e la nostra impazienza! Spesso reclamiamo a Dio l'immediato pagamento del poco bene che abbiamo compiuto. Appena sorge la prima difficoltà, ci lamentiamo. Siamo, molto sovente, incapaci di reggere lo sforzo, di mantenere la speranza. Perché non abbiamo fede: Beata colei che ha creduto! Perché si compiranno le cose predette dal Signore [Lc 1, 45]. (Amici di Dio, 286)
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(fonte: Gruppo Mariano Oremus)

17 maggio 2009

GESU' TI PARLA DAL TABERNACOLO


Benvenuto in questa cappella

Benvenuto/a in questa cappella,
ti attendevo da tanto tempo e ora finalmente ci siamo incontrati.
Se sei qui sicuramente hai un grande dolore, una grande sofferenza che ti lacera l’anima. E Io sono qui per te, per essere la Tua consolazione, la Tua speranza, la Tua forza.
Da giorni ti stavo aspettando, volevo guardarti negli occhi. E se tu alzi lo sguardo Mi vedi nella Mia Misericordia.
Desidero parlarti Cuore a cuore, voglio dirti tutto il bene che ti voglio, voglio che tu senta il Mio abbraccio per te. Mi sento fremere di compassione quando ti vedo piangere; Mi sento stringere nel Cuore quando vedo che soffri, ma ora sei finalmente qui, seduto su questi banchi.
Mio caro amico e fratello, sentiMi seduto vicino a te, sentiMi al tuo fianco, Io non posso lasciarti solo, non posso metterMi da parte nella tua vita.
Non pensare che Io sia indifferente o lontano dal tuo dolore, Io sono qui vicino a te!
Sono veramente felice quando ti vedo! Ho scritto il tuo nome sul palmo della Mia mano; tu sei una perla preziosa per Me e mai ti posso dimenticare!
La sofferenza che ti ha colpito per ora non puoi comprenderla, rientra nel misterioso progetto d’amore del Padre Mio, ma sappi che tu sali con Me sulla Croce e con Me ti offri al Padre con amore… Mio compagno, Mio cireneo in questo percorso di vita! Ti prendo sottobraccio e cammino con te! Prego in te e per te, e ogni giorno al Padre, nella forza dello Spirito, nella comunione di amore che viviamo, preghiamo perché il tuo dolore sia offerto, perché la tua anima cerchi solo in Noi una risposta vera e autentica…
Se potessi vedere anche solo per un istante quanto ti amiamo, moriresti dalla gioia.
I Miei occhi non riescono a staccarsi da te per quanto ti amo, per quanto ti sono vicino e per quanto ci tengo a te!
Mio caro fratello, Mio compagno nel dolore, apri la tua anima, apri il tuo cuore all’infinita forza del Mio Amore e anche quando i chiodi della sofferenza trapassano il tuo debole corpo, tu abbandonati a Me con tutto te stesso, cerca la tenerezza nella profondità del Mio Cuore.
Io desidero solo consolarti e donarti speranza e forza…
Io piango con te e per te, e non credere che non Mi addolori vederti soffrire. Anche per Me è stato difficile abbracciare quella Croce, ma sappi che tutto questo avviene perché nella tua vita risplenda sempre di più l’amore e la fede.
AmaMi così come sei, Io credo che tu sia un campione d’amore, dimostramelo ora: lascia da parte ogni cosa e prega profondamente con tutto te stesso, Mi sentirai vicino, volgi il tuo sguardo ai Miei occhi, tienili fissi in Me e sentiti amato, accarezzato, sostenuto dal Mio “debole” Cuore.
Ti amo tanto fratello Mio, ti stringo dolcemente a Me, e so che su questa Croce ormai da anni non sono più solo…., tu sei con Me, ti fai Mio “cireneo” e con immensa tenerezza ti abbandoni al Padre Mio.
Grazie….
Amico, sono con te, ora e per sempre.
Amen.
Il tuo Amico, Gesù.
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(fonte: Gruppo Mariano Oremus)

16 maggio 2009

VOLGI UNO SGUARDO ED UNA PREGHIERA A MARIA

“RICORRI CON FIDUCIA ALLA VERGINE”
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Quando ti vedi con il cuore arido, senza sapere che cosa dire, ricorri con fiducia alla Vergine. Dille: "Madre mia Immacolata, intercedi per me." Se La invochi con fede, Lei ti farà gustare in mezzo a questa aridità la vicinanza di Dio. (Solco, 695)
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Contempliamo ora la Sua Santissima Madre, che è anche nostra Madre.
Sul Calvario, accanto al patibolo, è in orazione. Non è un atteggiamento nuovo in Maria. Tale è stato sempre il Suo comportamento, nel compimento dei Suoi doveri, nelle occupazioni del focolare. Mentre si dedicava alle cose della terra, rimaneva attenta a Dio.
Cristo, perfectus Deus, perfectus Homo [Simbolo Quicumque], volle che anche Sua Madre, la Creatura eccelsa, la Piena di grazia, ci confermasse nello slancio di innalzare sempre lo sguardo all'Amore Divino.
Pensate alla scena dell'Annunciazione: l'Arcangelo che scende a comunicare il Messaggio divino — l'annuncio che Ella sarebbe divenuta la Madre di Dio — La trova ritirata in orazione.
Maria è interamente raccolta nel Signore quando Gabriele Le porge il suo saluto:
"Salve, Piena di grazia, il Signore è con Te" [Lc 1, 28].
Qualche giorno più tardi, prorompe dalle Sue labbra la gioia del Magnificat, l'inno mariano che lo Spirito Santo ci ha tramandato attraverso l'attenta fedeltà di San Luca, frutto del rapporto abituale della Vergine Santissima con Dio.
Maria, nostra Madre, ha meditato lungamente le parole dei santi personaggi dell'Antico Testamento — uomini e donne che aspettavano il Signore — e i fatti di cui erano stati protagonisti. Ammirava quell'abbondanza di prodigi, quella profusione di misericordia che Dio aveva riversato sul Suo popolo tante volte ingrato.
Nel considerare tanta tenerezza celeste, incessantemente rinnovata, si effonde l'ardore del Suo Cuore Immacolato:
"L'anima Mia magnifica il Signore e il Mio spirito esulta in Dio, Mio Salvatore. Egli ha rivolto lo sguardo alla bassezza della Sua Serva" [Lc 1, 46-48].
I primi cristiani, figli di questa Madre Buona, hanno imparato da Lei. Anche noi possiamo e dobbiamo imparare. (Amici di Dio, 241)
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(fonte: Gruppo Mariano Oremus)

ELOGIO DELLE OPERE DIVINE

SALMO 111

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,

nel consesso dei giusti e nell'assemblea.

Grandi le opere del Signore,

le contemplino coloro che le amano.

Le Sue opere sono splendore di bellezza,

la Sua giustizia dura per sempre.

Ha lasciato un ricordo dei Suoi prodigi:

pietà e tenerezza è il Signore.

Egli dà il cibo a chi Lo teme,

si ricorda sempre della Sua alleanza.

Mostrò al Suo popolo la potenza delle Sue opere,

gli diede l'eredità delle genti.

Le opere delle Sue mani sono verità e giustizia,

stabili sono tutti i Suoi comandi,

immutabili nei secoli, per sempre,

eseguiti con fedeltà e rettitudine.

Mandò a liberare il Suo popolo,

stabilì la Sua alleanza per sempre.

Santo e terribile il Suo Nome.

Princìpio della saggezza è il timore del Signore,

saggio è colui che Gli è fedele;

la lode del Signore è senza fine.