" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

28 febbraio 2012

LA PREGHIERA INSEGNATA DA GESU'

Il “Padre Nostro” è la più bella preghiera insegnata da Gesù, una preghiera che presenta poche parole ma fortemente pervase di Onnipotenza Divina. I diavoli tremano quando viene recitato il Padre Nostro, sono incapaci di resistere nel luogo dove si ripete: “…ma liberaci dal male”.
I diavoli, soprattutto da duemila anni, sono impegnati nella creazione di un loro regno sulla terra, un dominio totale, cosa che gli è sempre sfuggita. Ma non demordono, continuano nel disperato intrigo di corrompere tutti quelli che non sono devoti alla Madonna. Perché i non devoti alla Madonna non hanno alcuna protezione per sfuggire alle micidiali trappole e ai complotti subdoli e cadono sempre nelle loro reti.
Quasi tutti i non credenti sono intrappolati nel regno dei diavoli e non se ne rendono conto.
Notiamo molto spesso che anche i cattolici finiscono nelle loro trappole anche se in buona fede, per la troppa sicurezza che posseggono, la convinzione di avere compreso quasi tutto… Purtroppo. Così poco tempo fa abbiamo letto che un noto giornalista cattolico ha addirittura difeso il regista che imbratta con le feci il Volto di Gesù, scrivendogli una lettera e interpretando benevolmente la risposta, anche se è stata giudicata da altri, incompleta e contraddittoria.
Questo giornalista liberamente ha dato la sua interpretazione che noi rispettiamo; però è intervenuto ufficialmente il Cardinale Caffarra di Bologna con un comunicato in cui condanna l’azione di quel regista come “SPETTACOLO INDEGNO, OFFENSIVO, E OBIETTIVAMENTE BLASFEMO E SACRILEGO. SACRILEGIO È ANCHE TRATTARE INDEGNAMENTE I SIMBOLI SACRI, COSÌ COME LA BESTEMMIA SI ESTENDE ANCHE ALLE SANTE IMMAGINI”.
Vedete che grande confusione esiste anche tra i cattolici? Ammiriamo questo Cardinale per la sua lettera.
La confusione avvolge le menti più deboli e i diavoli riescono ad imprimere le loro indicazioni per portarli nella via della disperazione. È vero che molti uomini sono segnati da una testardaggine e da un orgoglio smisurati, tali da non valutare più il pericolo e di avventurarsi dove c’è maggiore pericolo.
Abbiamo sentito al telegiornale la voce dell’uomo arrampicato sul traliccio che minacciava di aggrapparsi ai fili della corrente elettrica per minacciare le forze dell’ordine. Non è stata una minaccia, si è veramente aggrappato ai fili ed è stato rimasto fulminato, cadendo da oltre 15 metri. Un gesto estremo per richiamare l’attenzione su di sé, ma la sua vita valeva la pena di quella protesta? Voleva esprimere la sua opinione sfidando la morte e agendo con poco equilibrio.
I diavoli non sempre sono i mandanti di gesti estremi di molte persone, di sicuro sono contenti e le lasciano fare liberamente…
L’altro ieri un altro giornalista cattolico ha scritto su Il Giornale una sua proposta per fermare la ribellione tra i musulmani contro i soldati americani, dopo che sono stati bruciati diversi libri del Corano. La proposta del giornalista che continua a scrivere contro i musulmani e li considera come i terroristi che occuperanno l’Europa, è di voler leggere nel Duomo di Milano e a San Pietro alcuni versetti del Corano per esprimere solidarietà ai musulmani.
Io considero tutti i musulmani come fratelli perché tutti siamo figli di Dio, ma abbiamo due diverse concezioni di Dio. Non ci sarà mai dialogo con essi perché è impossibile. Possiamo essere amici e mangiare alla stessa tavola, ma il Corano si oppone alla Bibbia! Questo esclude ogni possibilità di dialogo. Mentre ci sono Vescovi che ostinatamente vogliono dialogare con i musulmani…
Dialogare con chi non crede in Gesù Cristo, Figlio di Dio è tempo sprecato; semmai è possibile conversare, nel senso che la conversazione non presuppone la stessa mentalità, ma il dialoga indica una relazione tra persone che la pensano allo stesso modo. Anche nella sola conversazione con chi non crede in Gesù, il cattolico mostra di smettere di credere nella Divinità di Gesù.
Ciò che appare a molti è lo spreco di tempo in questa conversazione mentre si trascura la disponibilità nel confessare i credenti.
Nel mondo sono sorti moltissimi falsi profeti, persone spesso anche impacciate e confuse nel raccontare falsità, ciarlatani che imbrogliano moltissimi bravi cattolici, colpevoli solo di non avere la capacità di distinguere il bene dal male. Negli ultimi mesi ho letto diversi messaggi sul web di alcuni falsi profeti, pure incapaci teologicamente nell’impostare le rivelazioni di Gesù e della Madonna.
Ci sono falsi profeti che riescono a imbrogliare con più furbizia, ma nei loro messaggi non c’è lo Spirito Santo, non si avverte la presenza del divino e quindi anche i falsi messaggi ben impostati, manifestano imbroglio e spirito satanico.
Il “Padre Nostro” è l’invito alla venuta del Regno di Dio sulla terra; come ho scritto sopra, i diavoli lavorano con impegno e disperazione per dominare tutto e regnare con il potere di Dio. Fatto impossibile. Una delle strategie dei diavoli è di regalare successo, potere, ricchezza, a quanti vendono le loro anime al principe delle tenebre. È un modo per allargare il loro regno e strapparlo a Gesù, per questo i diavoli utilizzano persone famose trasformandole in idoli che divulgano messaggi e canzoni ricolmi di incitamento al sesso, alla droga, all’immoralità, alla dissolutezza.
Non conosco alcuna canzone di Bob Dylan ma lo conosco perché leggo; lui è uno che ha venduto l’anima al diavolo in cambio del successo e della ricchezza. Non riesco in questo commento a descrivere molto di quello che conosco, faccio una sintesi. Ma ritornerò a scrivere di quanti vendono l’anima al diavolo.
Nel suo primo DVD, Dylan parla del suo desiderio di raggiungere il talento dei migliori bluesman del suo tempo (anni ’60). Suonava la chitarra e cantava in maniera mediocre. Ma ecco il racconto fatto da Tony Glover, un amico di Dylan: «Suonò a una festa, sembrava un altro. Come in quella storia di "bluesmen" che a un CROCEVIA incontrano il diavolo e assumono poteri magici. Come nelle canzoni di Robert Johnson e Tommy Johnson. Bob Dylan quando è tornato suonava Woody, Van Ronk, faceva il "fingerpicking" e suonava l'armonica, tutto in soli due mesi, non in un anno».
Nelle comunità afro-americane del Sud, la storia dell'INCROCIO dove poter vendere l'anima al diavolo era già diffusa da tempo. Lo stesso bluesman Tommy Johnson (1896-1956) cantava in una delle sue canzoni: «Vai dove [...] c'è un INCROCIO [...]. Un grande uomo nero arriverà e prenderà la tua chitarra e l'accorderà. Quando Satana ti ridarà la chitarra, tu potrai suonarla meglio di chiunque altro, e Satana possederà la tua anima lasciandoti esausto in ginocchio».
In un suo DVD Bob Dylan si è considerato un disgraziato che ha venduto la propria anima al diavolo!
Come se non bastasse questa prima ammissione, il 5 dicembre 2004, nel corso di un'intervista concessa al giornalista Ed Bradley, andata in onda durante il programma 60 Minutes (CBS News), Bob Dylan è tornato sull'argomento riaffermando di avere venduto l'anima al diavolo. Ecco un estratto dell'intervista:
- Ed Bradley: «Voglio dire che sei ancora in giro, ancora a cantare queste canzoni... sei ancora in tour».
- Bob Dylan: «È vero, ma non la considero una cosa scontata».
- Ed Bradley: «Perché ancora lo fai? Perché sei ancora in giro»?
- Bob Dylan: «Beh, torniamo al discorso del destino. Ho fatto una specie di patto di ferro con lui... sai, un sacco di tempo fa. Sto cercando di ritardare la fine».
- Ed Bradley: «E qual'era il tuo patto»?
- Bob Dylan: «Arrivare... dove sono adesso».
- Ed Bradley: «O forse dovrei chiedere con chi hai fatto il patto»?
- Bob Dylan: «Con... con... con il capo, il comandante in capo»!
- Ed Bradley: «Su questa terra»?
- Bob Dylan: «Su questa terra... e nel mondo che non possiamo vedere».
Aggiungo che vendere l’anima al diavolo comporta la ricezione di un favore dal diavolo, ma si vive durante quel periodo di sottomissione già un inferno in questa vita. Di gratificante… se gratificante lo possono considerare, è un brevissimo periodo di benessere che viene ripagato da satana anche con continue ossessioni e torture spirituali proprio per avere fatto il patto con lui.
Satana diventa il padrone della persona che vende l’anima e la tormenta perché ha tradito Dio, cosa che non è bene fare…
(padre Giulio Maria Scozzaro)

IL CRISTIANO E LE BEATITUDINI

Le Beatitudini del Vangelo sono degli insegnamenti che rappresentano l'essenza del Cristianesimo. Davanti al Giudice Divino ogni essere umano deve spiegare se le ha vissute bene ed in che modo. Anche se le conosciamo sommariamente, pochi credenti le ricordano tutte. Rileggiamole e rimaniamo a riflettere su ogni frase; sono questi otto insegnamenti a dare alla nostra vita l’impronta di Gesù. Rileggiamoli:
Beati i poveri di spirito, perché di essi è il Regno dei Cieli.
Beati i miti, perché questi possederanno la terra.
Beati quelli che piangono, perché saranno consolati.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati i pacifici, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati quelli che soffrono persecuzioni per amor della giustizia, perché di essi è il Regno dei Cieli.
La misura della nostra Fede viene indicata dalla pratica delle Beatitudini, non ci può essere vita cristiana senza assumere questi comportamenti come modus vivendi, devono essere come abiti permanenti che rivestono la nostra persona. Il cristiano è capace di amare e di perdonare se vive le Beatitudini; non è in grado di agire con spirito soprannaturale se non ne ha la forza.
Tutti vediamo e conosciamo l’ondata di paganesimo che si è abbattuto sul mondo, anche nella Chiesa si respira un’aria intensa di modernità, che in questo caso significa eresie e dottrine opposte al Vangelo di Gesù. Sono incalcolabili i casi di eresie che si insegnano nelle omelie e nelle catechesi, si tacciono anche gli insegnamenti di Papa Benedetto XVI.
Molti credenti oggi hanno una fede senza morale, questa è l’eresia moderna.
Molti parlano di Gesù e della Chiesa senza conservare un briciolo di fede, oramai svanita e sommersa da molteplici peccati mortali e da una mentalità corrotta. È vero che anche per questi c’è sempre la possibilità della conversione perché Gesù offre a tutti la Sua Misericordia, ma è proprio il peccatore a non volere il perdono di Dio perché non lo cerca, non lo considera importante. Più il peccatore è sceso giù, in fondo al burrone a causa di tutti i peccati, meno forza e desiderio ha di risalire ed uscire da quella condizione disperata e dissoluta.
Il peccatore che vive la sua apparente fede senza la morale, è pronto a qualsiasi trasgressione, tutti i peccati li pratica con prontezza e delizia. La trasgressione diventa la sua vita, la mentalità si riveste di malizia e crudeltà, dirigerà ogni pensiero e ogni opera per appagare la sua ambizione e il suo egoismo, sapendo di calpestare i diritti degli altri.
Qualsiasi credente può praticare una fede apparente senza morale, vescovo, sacerdote e laico.
In molte omelie e catechesi si afferma che siamo tutti salvati e il Paradiso aspetta tutti, non occorre pregare molto o fare penitenze o rinunciare a ciò che piace. Se tutti siamo salvati a che serve la Confessione? Queste dottrine eretiche oramai trionfano nelle menti di svariati milioni di cattolici, di conseguenza l’osservanza della morale diventa inutile.
Il Giudizio finale di ogni anima riguarderà l’osservanza dei Comandamenti, la pratica delle otto Beatitudini, quindi l’amore oppure l’odio praticato in vita. È questa nostra vita a preparare quello che ci meriteremo davanti a Gesù, nessuno potrà più accampare scuse o pentirsi.
In questa Quaresima abbiamo l’opportunità di ricominciare una nuova vita incentrata sul Vangelo. Invochiamo la Madonna con il Rosario, chiediamoLe di proteggerci e di conservarci nel Suo Cuore Immacolato.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

26 febbraio 2012

PER RIFLETTERE!

IL TUO VOLTO, SIGNORE, IO CERCO!

Tu hai squarciato il velo della mia incredulità e mi hai mostrato il Tuo Volto; per questo, ora, io mi illumino di Te.

IL CRISTIANO E LE TENTAZIONI

Ogni tentazione è un inganno; i diavoli promettono molto di quello che possono dare; è grande la loro capacità di ingannare e di contrattare, cioè di sapere vendere i loro prodotti, le false gioie e l’illusoria felicità promesse in ogni tentazione. Ci troviamo a convivere con una forza invisibile capace di disorientare la nostra vita e di portarci lontano dalla volontà di Gesù.
Le tentazioni sono permesse da Gesù per provare la nostra capacità di amarLo, verificare la nostra Fede, per darci la possibilità di acquistare meriti, per imparare ad essere vigilanti in tutte le circostanze. Tutti i cristiani fanno l’esperienza delle tentazioni, mentre i non credenti non ne tengono affatto conto, al contrario le considerano buone ispirazioni per peccare di più e gustare la vera vita…
Purtroppo per loro questa falsa felicità durerà poco e come tutti dovranno dare conto a Gesù dell’uso della vita!
Potenzialmente noi siamo in grado di vincere qualsiasi tentazione solamente se preghiamo e utilizziamo la Parola di Dio. Solo con la Sua Grazia, Gesù ci comunica la forza per vincere gli attacchi dei diavoli, i quali sono molto sottili nella furbizia e nell’inganno. Non presentano la tentazione in terza persona, non avvisano, non dicono: “Siamo i diavoli e stiamo cercando di farti peccare mortalmente, inducendoti a trasgredire i Comandamenti”.
Presentano la tentazione come se fosse la mente della persona a produrre l’idea peccaminosa o a desiderare qualcosa di immorale e di grave. L’idea che sorge nella mente viene eseguita senza tentennamenti da quanti sono deboli nello spirito, incapaci di fermare la bramosia allettante di quel peccato che già gustano nella mente. E quanti danno àdito a quel pensiero di stabilizzarsi nella mente, diventano irrequieti e impulsivi nel cercare di soddisfare quel desiderio peccaminoso.
Si consideri che i diavoli presentano la tentazione sotto una forma di bene, avvolta da una luce buona, ma è l’esca per fare abboccare. Da un pensiero che sembra ottimo si può nascondere la trappola della tentazione. Come chi per esempio, chiede il trasferimento in un altro ufficio e vi trova l’amante di vent’anni prima e ricominciano la relazione. In questo caso si poteva prevedere? Dobbiamo sempre pregare! Prima di ogni cosa occorre pregare e chiedere umilmente a Gesù di guidare le nostre scelte di vita, di guidare i nostri pensieri e orientare la volontà.
Per non soccombere alle tentazioni è necessario pregare, e pregare moltissimo. La Parola di Dio terrorizza satana e ci permette di vincere qualsiasi tentazione.
Impariamo, perciò, a pregare i Salmi della Bibbia o l’Ave Maria o invochiamo il Sangue di Gesù durante la tentazione; satana non può rimanere accanto a noi, quella Parola o la preghiera lo annientano e gli fanno perdere la forza per rimanere a disturbare la persona.
Ci sarebbe da scrivere lungamente sulle tentazioni, sarebbe utile per tanti, anche per i non credenti, convinti di seguire le proprie idee quando quasi sempre sono i diavoli a condurli dove vogliono loro, cioè verso l’errore e il bàratro. Faccio un esempio: una persona (uomo o donna) che pensa spesso all’amore omosessuale o al tradimento del coniuge e questi pensieri sono martellanti, giornalieri e fissati alla mente. Cosa fa questa persona? Al 99,9% eseguirà quella tendenza, prima o poi, non appena ne avrà l’occasione o la creerà. Per mancanza di discernimento e di capacità a resistere alla tentazione.
E poi molti vanno in televisione a parlare della liceità dell’omosessualità, di una libertà sessuale senza limiti, della correttezza di cambiare sesso… Se tutti questi andassero a prendere preghiere di liberazione e di guarigione, non avrebbero più questi pensieri che dominano oramai la loro esistenza. Chiaramente dove questa tentazione martellante si è stabilizzata non avranno successo le benedizioni…
È un loro diritto esprimere liberamente le opinioni senza offendere altri, anche di fare quello che vogliono senza infrangere la legge, ma è profondamente sbagliato affermare che omosessuali si nasce. Allora Dio vuole questa disarmonia in una persona? Non è opera di Dio!
È la persona a scegliere (liberamente) chi vuole essere e come vuole vivere. L’attenuante è la vita in famiglia, l’infanzia, i primi anni di scuola. Ho letto un articolo sul nuovo tradimenti del coniuge: non tradisce più per l’altro sesso ma per lo stesso sesso. Riguarda sia l’uomo che la donna. Uomini e donne sposate tradiscono e peccano più con l’amore omosessuale.
Proprio una mamma di famiglia di Pesaro, normale e felicemente sposata con diversi figli, improvvisamente ha lasciato il marito perché è diventata l’amante della ragazza babysitter. Il marito è stato mandato via di casa e la nuova famiglia è composta da due mamme senza papà. Dio può volere questo o accettarlo?
La tentazione non è assolutamente considerata da miliardi di persone. Ricordiamoci che non ci può essere vita cristiana senza tentazioni; solo nelle tentazioni mostriamo di seguire fedelmente Gesù.
La nostra natura è debole, occorre la preghiera continua e la sincera apertura al Padre spirituale. Riferire una tentazione a lui è già una vittoria perché satana perde potere e si considera scoperto. Occorre la partecipazione alla Messa e l’adorazione dell’Eucaristia per ricevere abbondante Grazia, come avviene anche attraverso la Confessione periodica. La mortificazione e il rinnegamento di sè stessi sono indispensabili per abituarci alla rinuncia volontaria e acquistare meriti.
La devozione alla Madonna, Rifugio dei peccatori, rimane determinante per ricevere la Sua forza e la protezione negli attacchi del maligno.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

25 febbraio 2012

"SIGNORE, SE VUOI, PUOI GUARIRMI"

Siamo tutti spiritualmente malati; per questo motivo, Signore, mi rivolgo a Te con la medesima prontezza con la quale chiamo il medico, perché Tu mi guarisca dai miei difetti. Li riconosco Signore, sono tanti e mi sforzo di vincerli cercando di praticare le virtù opposte. Ma Tu, Signore, se vuoi, puoi guarirmi.

QUARESIMA: TEMPO DI RITORNO A GESU' PENTITI

Il tempo della Quaresima è il tempo del ritorno a Gesù con la consapevolezza di avere peccato, di vivere da peccatori, altrimenti non si avrà mai il senso di umiltà che ci rende graditi a Lui.
Milioni di cristiani non conoscono l’importanza dell’umiltà per entrare nel Cuore di Gesù; sono convinti che è sufficiente la loro preghiera per giustificare ogni cosa. Sono cristiani che pregano poco o proprio niente la Madonna, frequentano incontri di preghiera, rimanendo pieni di sé perché in realtà pregano sè stessi. Non hanno mai incontrato il Medico Gesù, sono convinti di non avere alcuna malattia spirituale, non hanno vizi e difetti, non peccano mai e non hanno bisogno della Confessione.
Fino a quando il credente non ammetterà la sua condizione di peccatore bisognoso della Misericordia di Gesù, non cambierà la sua mentalità. I peccati saranno sempre il suo pane quotidiano. La svolta nel cammino spirituale avviene invece proprio nel momento in cui si cerca Gesù come Medico che guarisce le malattie spirituali, non quando si prega in modo fiacco e sfiduciato. E spesso anche esaltato.
L’incontro vero e forte con Gesù è credibile solo quando Lo consideriamo come il Signore che guarisce.
Gesù è venuto per guarire tutti da ogni forma di malattia, innanzitutto spirituale, quella dell’anima, poi anche le malattie fisiche. Gesù vuole ancora oggi sanare ogni forma di malattia. Ma come può farlo se non si diventa docili alla Sua volontà? È inammissibile seguire Gesù e al tempo stesso adorare gli idoli opposti a Gesù!
E si riconosce Gesù come Medico, quando ci si inginocchia nel confessionale e si confessano umilmente tutti i peccati al Sacerdote.
Il sacramento della Confessione è importante: tutti abbiamo bisogno di guarigione spirituale, anche di quella fisica, ma la conversione del cuore ci interessa particolarmente in questa Quaresima. Un cuore che ama e perdona, aiuta notevolmente la persona a superare le difficoltà.
Chi si considera peccatore e bisognoso della Grazia di Gesù, è sulla via della guarigione!
(padre Giulio Maria Scozzaro)

24 febbraio 2012

CHI VUOLE PREGARE...



... può farlo anche nei posti più incredibili!

GESU' EUCARISTIA...

... sia il sostegno
del nostro camminare giornaliero!

QUELLO CHE DICIAMO NOI E QUELLO CHE DICE DIO

Cliccare sullo schemino e leggere con attenzione


L'UMILTA': STRADA PER INCONTRARE DIO

Credevo che per incontrare Dio, bisognasse salire. Finalmente ho capito che bisogna scendere: Dio si può incontrare soltanto nell’umiltà. (Beato Charles de Foucauld)

IL DIGIUNO CHE PIACE AL SIGNORE

Digiuna dal giudicare gli altri: scopri Cristo ... che vive in loro.
Digiuna dal dire parole che feriscono: rièmpiti di frasi che risanano.
Digiuna dall'essere scontento: rièmpiti di gratitudine.
Digiuna dalle arrabbiature: rièmpiti di pazienza.
Digiuna dal pessimismo: rièmpiti di speranza cristiana.
Digiuna dalle preoccupazioni inutili: rièmpiti di fiducia in Dio.
Digiuna dal lamentarti: rièmpiti di stima per quella meraviglia che è la vita.
Digiuna dalle pressioni e insistenze: rièmpiti di una preghiera incessante.


Digiuna dall'amarezza: rièmpiti di perdono.
Digiuna dal dare importanza a te stesso: rièmpiti di compassione per gli altri.
Digiuna dall'ansia per le tue cose: compromettiti nella diffusione del Regno.
Digiuna dallo scoraggiamento: rièmpiti di entusiasmo nella fede.
Digiuna da tutto ciò che ti separa da Gesù: riempiti di tutto ciò che a Lui ti avvicina.

Spirito Santo, che hai condotto Gesù nel deserto, dove Egli ha digiunato per quaranta giorni e quaranta notti, per l'intercessione di Maria Santissima Madre di Gesù e Madre mia, aiutaci a digiunare così come Tu vuoi. Amen.

IL SIGNIFICATO DELLA CROCE NELLA VITA DEL CRISTIANO



Siamo entrati in Quaresima e dovremmo trovare maggiore tempo per la preghiera e la conversione personale. È il Tempo liturgico più propizio per la vera trasformazione interiore, sono giorni di meditazione e di decisione per cambiare mentalità e vivere di onestà, amore, verità, giustizia. Nel mondo non c’è più spazio per i valori cristiani, dobbiamo portarli noi con spirito di servizio e coraggio, dobbiamo diffondere ovunque il messaggio di Gesù Cristo.
L’insegnamento centrale, comunque assolutamente indispensabile è quello della croce.
Una croce che non ci pone sulle spalle Gesù, Egli è buono e desidera la nostra felicità. Sono i nostri peccati e gli eventi, anche le cattiverie degli altri a rendere la vita pesante e si rimane schiacciati se non c’è la Grazia di Dio, ma da sola, a volte, neanche basta. Cosa occorre ancora? Comprendere che non può esistere vero Cristianesimo senza croce.
La croce è comunemente intesa come qualcosa di negativo e di costrizione, è una visione assolutamente sbagliata e falsa. La croce è un peso per quanti non riescono a sopportarla con amore e non reagiscono con le armi della preghiera e del Vangelo. La croce certamente non è un piacere, non trovate nessuno contento della croce che porta, ovunque c’è sofferenza e reazione scomposta al solo parlare di croce. Cerchiamo di comprendere meglio il significato della croce.
Gesù parla di croce da portare ogni giorno, ma non intende una costrizione, vuole dire che non ci può essere cammino cristiano senza croce. Già il rinnegamento da tutto ciò che si oppone al Vangelo è una croce, questo è sufficiente per spiegare il senso della croce.
Il Cristianesimo non va bene per i cristiani che rifiutano il sacrificio;
ci vuole fortezza e coraggio per seguire Gesù.
Vediamo i cristiani, fiacchi spiritualmente, non avanzare mai nella vita spirituale; essi ricadono sempre in peccati mortali e non gustano la gioia della preghiera. Per loro pregare è un peso, appunto una croce, e non l’accettano. Fare una penitenza o vincere l’indolenza è uno sforzo immenso e… rifiutano la croce.
La condizione che pone Gesù è imprescindibile: “Se qualcuno vuole venire dietro a Me, rinneghi sè stesso, prenda la sua croce ogni giorno e Mi segua”. Non c’è altro modo per seguire Gesù; se qualcuno vi insegna diversamente occorre immediatamente cercare altri Sacerdoti innamorati di Gesù e fedeli al Vangelo. Chi annacqua il Vangelo, annacqua la vostra vita, la rende inutile e senza gusto, vi toglie la possibilità di vivere con gioia e felicità l’incontro con il Signore.
Chi vuole togliere questi insegnamenti di Gesù, svuota il Cristianesimo e lo rende tale solo di nome.
È facile capire quando un’anima vive nella tiepidezza: rifiuta la mortificazione, cioè non accetta di far morire la sua superbia e il suo orgoglio, non accetta di compiere sacrifici per amore di Gesù. Al contrario si è svelti nel compiere sacrifici spietati per sistemare il proprio fisico, fare diete da morire, cercare il divertimento umano che, pur essendo lecito, è portato agli eccessi.
Quando il proprio Io domina le scelte di vita, non c’è mai vero cammino spirituale!
Ma ci domandiamo che possibilità ha una persona di trovare la gioia nel Cristianesimo. Chi fugge la croce si allontana inesorabilmente dalla vera gioia e dal cammino di santità. La mortificazione cristiana rimane sempre in strettissima relazione con la gioia che si rende visibile con l’allegria, non l’allegria come l’intende il mondo, è invece allegria sinonimo di buonumore, contentezza, gaudio, festosità, letizia, felicità.
Chi si purifica con una continua mortificazione si fa piccolo, è umile nel parlare con Dio e con il prossimo.
È sbagliato pensare che la mortificazione produce tristezza, un vero cristiano non può vivere nella tristezza, lo è se lascia dominare l’egoismo nella sua vita. Mentre la gioia scaturisce dall’unione con Dio, dal compimento della Sua volontà, dalle Grazie che elargisce e che trasformano di continuo l’anima che prega.
Il cristiano può essere afflitto
(addolorato e sofferente) ma sempre allegro e felice.
È afflitto per la pesantezza della croce in un periodo di difficoltà, per una malattia che arreca dolore, per problemi economici e familiari, la morte di una persona cara, l’incomprensione con il coniuge e i figli, le cattiverie degli altri. Solo chi si abbandona in Gesù riesce a superare tutte le prove con serenità, senza abbattersi né pensare negativamente alle vicende umane.
Poi ci sono anime che Gesù vuole portare ad elevatezze spirituali e permette ogni genere di sofferenza proprio per purificare tutta la persona. Lo abbiamo letto nelle vite dei Santi: pensate a Padre Pio, Papa Giovanni Paolo II, Santa Faustina, Santa Teresa d’Avila, Santa Teresina, ecc. Tutti i Santi hanno vissuto la famosa "Notte oscura dello spirito", la notte delle prove dolorose e crocifiggenti, proprio per diventare puri come gli Angeli e candidi come la neve.
La mortificazione passiva, quella non cercata ma presente nella vita, deve amarsi perché ci rende come ci vuole Gesù: buoni e giusti. Più Gesù vuole assimilare un’anima a Sé più la purifica nel crogiuolo delle prove, umiliazioni e persecuzioni. San Giovanni della Croce chiama "benedetta" questa prova dolorosissima.
Chi l’accetta diventa grande davanti a Gesù, chi la rifiuta indietreggia sempre più.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

23 febbraio 2012

IL CARDINALE CAFFARRA CONTRO LE BLASFEMIE NELLA SUA DIOCESI


Alla vigilia della rappresentazione dello spettacolo blasfemo di Romeo Castellucci “Sul concetto di Volto del Figlio di Dio”, di prossima programmazione a Casalecchio di Reno, il Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, ha diramato un comunicato stampa che riportiamo integralmente.
Le parole del Cardinale sono chiare e senza equivoci e costituiscono un esempio per i pastori italiani, spesso inerti e silenti di fronte alle offese contro la nostra religione
.


COMUNICATO STAMPA
In relazione allo spettacolo “Sul concetto di Volto nel Figlio di Dio” offensivo della Persona del Cristo e del sentimento religioso dei fedeli cattolici, di prossima programmazione a Casalecchio di Reno, il Cardinale Arcivescovo comunica:
Dall’insulto alla Sua Madre, rivoltole nella nostra città alcuni anni or sono, si passerà ora ad una rappresentazione teatrale obiettivamente blasfema nei confronti di Gesù e del Suo Volto Santo.
Siamo sdegnati e addolorati, come cittadini e come credenti. Come cittadini nel vedere che l’esercizio della libertà espressiva non conosce più neppure i limiti del rispetto dell’altro. Come credenti nel vedere inserito il Volto Santo –il quale gli Angeli desiderano guardare– in uno spettacolo indegno, offensivo, e obiettivamente blasfemo e sacrilego. Sacrilegio è anche trattare indegnamente i simboli sacri, così come la bestemmia si estende anche alle sante immagini.
Vengono a mente le parole della Scrittura: «Poiché hanno odiato la sapienza e non hanno amato il timore del Signore […] mangeranno il frutto della loro condotta e si sazieranno dei risultati delle loro decisioni» [Pr 1,29.31].
Dio continui ad usarci misericordia, anche quando giungiamo perfino al disprezzo del dono più grande che ci ha fatto: il suo Figlio unigenito.
«Uomo dei dolori, davanti a cui ci si copre la faccia» [Is 53,3].
Cristo è sceso nelle più amare pieghe dell’umana angoscia; Dio ha voluto sperimentare il nostro duro mestiere di vivere. Ma per donarci speranza, per riportarci alla nostra primigenia verità e splendore. Vederlo disprezzato in questa sua sofferta bellezza, è spegnere ogni speranza.
“Volto Santo di Cristo, Luce che rischiara le tenebre del dubbio e della tristezza, Vita che ha sconfitto per sempre il potere del male e della morte … rendici pellegrini di Dio in questo mondo, assetati di infinito” [Benedetto XVI].
Sono sicuro che i buoni fedeli di Casalecchio in unione coi loro pastori sapranno reagire in modo fermo e composto.
Chiedo ai parroci di Casalecchio di fare, dopo la celebrazione delle Sante Messe feriali di venerdì e sabato, una preghiera di riparazione, nella forma e modo che riterranno più opportuno. Non escludano eventualmente la celebrazione della S. Messa «per la remissione dei peccati». E che Dio abbia pietà di noi!

Bologna, 16 febbraio 2012

+ Carlo Card. Caffarra
Arcivescovo

21 febbraio 2012

C'E' UN UOMO CHE VUOLE LA VITA E DESIDERA GIORNI FELICI?

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a Lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate,
perché retta è la Parola del Signore
e fedele ogni Sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.
Dalla Parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della Sua bocca ogni loro schiera.
Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi.
Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a Lui gli abitanti del mondo,
perché Egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.
Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del Suo Cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che Egli ha scelto come Sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
Egli vede tutti gli uomini;
dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
Lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.
Il re non si salva per un grande esercito
né un prode scampa per il suo grande vigore.
Un’illusione è il cavallo per la vittoria,
e neppure un grande esercito può dare salvezza.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi Lo teme,
su chi spera nel Suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
Egli è nostro aiuto e nostro scudo.

È in Lui che gioisce il nostro cuore,
nel Suo Santo Nome noi confidiamo.
Su di noi sia il Tuo amore, Signore,
come da Te noi speriamo.
(Salmo 33)

LA RICCHEZZA DEL SANTO ROSARIO

"Vi scrivo nella luce del santo Rosa­rio, preghiera che ci avvicina tanto al Signore, e che è l’oggetto di una festa liturgica della Chiesa. Alcuni si stupiscono come mai una preghie­ra possa diventare l’oggetto di una festa, sembrando loro che l’oggetto di una festa è Dio, Maria SS.ma o i Santi. Eppure questa preghiera è Maria Santissima che viene incon­tro ai cristiani, come viene incontro loro a Lourdes, a Fatima, alla Tre Fontane. Anzi nel Rosario viene con tutta la ricchezza dei Misteri della Vita, della Passione e Morte del Redentore, e a Lourdes, a Fatima, alle Tre Fontane, e dovunque ap­paia, viene con la ricchezza del santo Rosario.
Gli uomini non fanno la festa del grano?
E il Rosario è tutto un granaio di grazie.
Gli uomini non fanno la festa del­l’uva?
E il Rosario è un vigneto che dà i grappoli per noi, e questi sono grap­poli di Gesù e di Maria. Che furono e che sono vigna di Dio e vita ine­briante per noi.
Maria Santissima ha voluto che si chiamasse Rosario. Roseto, cioè, poichè come lo sbocciare delle rose avvie­ne nella bella stagione, e come vi sono rose di tutti i tempi, così il Rosario è, per il cristiano, il risbocciare della vita ed il roseto giornaliero che è donato a Dio nelle ore vespertine, come si offriva l’in­censo sull’Altare di oro.
La corona non è semplicemente un oggetto per contare una serie di Ave Maria, di Pater, di Gloria, ma è come un libro che il cristiano
- anche il più ignorante - porta con sé e leg­ge; è un legame di amoroso ricordo che ci unisce a Gesù e a Maria; è una collana di perle celesti, perchè ogni granello è un tesoro di indul­genze e un pegno di misericordia per i meriti di Gesù e di Maria.
I grani del Rosario sono come lo svolgersi di una pellicola cinemato­grafica, perché ricordano i grandi Misteri della Redenzione e li ripre­sentano all’anima. L’anima è come lo schermo sul quale si riproduco­no, ed in quella visione essa si mantiene ancora fedele a Dio e alla Chiesa.
Senza il Rosario chi avrebbe più ri­cordato i Misteri della Redenzione? Eppure il loro ricordo è il segreto della vita interiore, ed è indispensa­bile perchè noi possiamo essere cristiani veri e portare il suggello di Gesù.
In mezzo alle disarmonie di questa nostra vita rilassata, il Rosario è stru­mento, arpa, salterio di dieci corde per ogni gruppo di armonie, che fa risuonare ancora la terra di canti d’amore, e nella vita materialissima che viviamo è come una lucida nube di spiritualità che si leva da ogni casa e da ogni cuore.
Chi suona l’arpa non riproduce una musica scritta da un genio musica­le? E non ricalca, con le dita sulle corde, dolcissime note che furono scritte dalla tenerezza di un cuore e furono stampate sotto la pressa di un torchio?
Ebbene, noi, recitando il Rosario ri­produciamo le note di Amore sgor­gate da Gesù e da Maria nei Misteri della Loro vita, e sui grani della Corona cantiamo i cantici di quel­l’Amore che ci redense.
Nell’anima risuonano le armonie di quest’amore e nella terra desolata si sente l’osannare di quella Carità che ci avvolse in un potente am­plesso di amore.
Come un esercito ha la sua vibran­te marcia che segna il passo ai militi della forza, così il Rosario è la sinfonia amorosa che segna il passo alla Chiesa militante. È come il fragore delle trombe che accompagnarono l’Arca nell’assedio di Gerico, e scossero le sue mura dalle fondamenta. Alla potenza di questo suono di fede non resistet­tero le armate dei Turchi, e furono sgominate; non resisteranno le ar­mate comuniste, peggiori di quelle, e saranno annientate.
Ecco la preghiera alla quale la Chie­sa dedica una festa solenne, per­ché sintesi di tutte le feste che sono un Rosario continuo nell’annuale ciclo liturgico.
Si intona questo mistico Rosario con l’Avvento, si chiude con le feste mariane d’ottobre, per ripigliarci di nuovo, fino a che la Chiesa militan­te sarà trionfante nella Gloria di tutti i suoi Santi.
Santissimo Rosario, preghiera amata e prediletta da Maria Santissima, profumo mescolato da Lei con arte di profumiera, poiché dai Misteri del Gaudio, della Passione e della Gloria si solleva la nube fragrante della preghiera…; oh, santissimo Rosario, fiorisci le deso­late aiuole della miscredenza, affinchè rifiorisca la Fede semplice e viva".

(Sac. DOLINDO RUOTOLO - Da una lettera del 3 ottobre 1948 Festa del santo Rosario)

ESAME DI COSCIENZA


Cari amici, riporto qui di seguito uno schema per fare bene l'esame di coscienza prima di accostarsi al Sacramento della Confessione. Il seguente testo, completo, segue fedelmente l’insegnamento della Chiesa Cattolica. Cerchiamo di trovare un po' di tempo, durante la nostra giornata, per leggerlo, pregarlo e meditarlo. Sono certa che ne riceveremo grandi benefici! Buona Quaresima a tutti! (Scarlet)

Preparazione - Da quanto tempo non ti confessi bene? - L'ultima volta hai detto tutti i tuoi peccati gravi commessi? - Nelle confessioni passate hai mai nascosto volutamente qualche peccato mortale? - Da quanto tempo non ricevi la Comunione? - L'hai fatta sempre bene? - Ti sei accostato alla Comunione avendo sulla coscienza dei peccati mortali senza esserti prima confessato? - Hai mai profanato l'Eucarestia commettendo un sacrilegio? - Hai mancato di rispetto al SS. Sacramento accostandoti alla Comunione senza avere osservato il digiuno prescritto, parlando, ridendo, senza preparazione e senza pensare a Chi stavi per ricevere? - Sai vivere con austerità soprattutto nei giorni comandati dalla Chiesa? - Fai qualche penitenza il venerdì? - Hai mangiato carne nei venerdì di quaresima? - Hai fatto digiuno il mercoledì delle Ceneri e il venerdì Santo? - Hai aiutato la Chiesa, sovvenendo alle sue opere (missioni, seminari, sostentamento del clero ecc.)?

1° Comandamento: Non avrai altro Dio fuori di Me.

Credi in Dio, Padre e Salvatore tuo e di tutti gli uomini? - La tua vita è orientata a Dio? - Lo ami come figlio? - Lo hai messo al primo posto tra i valori della tua vita? - Credi nel Padre, nel Figlio, nello Spirito Santo? - Preghi mattina e sera? - Vivi le virtù cristiane della fede, speranza e carità? - Consideri la fede come un dono prezioso da coltivare? Ti impegni a crescere nella fede? - Sei convinto della tua religione cattolica? - Hai messo in pericolo la tua fede leggendo libri, riviste, articoli contrari alla fede, a Cristo, alla Chiesa? - Cerchi di conoscere, studiare e di farti spiegare la dottrina della Chiesa? - Hai parlato male della religione, del Papa, dei Sacerdoti? - Hai allontanato qualcuno dalla pratica religiosa? - Speri nell'amore di Dio oppure ti scoraggi e disperi davanti alle difficoltà della vita, imprecando e ribellandoti? - Sei superstizioso? - Porti addosso amuleti, portafortuna, oggetti scaramantici? - Sei andato da maghi, chiromanti, fattucchiere? - Credi davvero all'oroscopo ? - Hai partecipato a sedute spiritiche?

2° Comandamento: Non nominare il Nome di Dio invano.

Hai rispetto e amore per il nome di Dio e della Madonna? - Hai testimoniato con coraggio la tua fede? - Hai bestemmiato? - Hai fatto affermazioni false o eretiche su Dio, quali per esempio: “Dio non fa le cose giuste”, “Dio è crudele”, “Dio si diverte delle sofferenze degli uomini”, “Dio si dimentica dei buoni” ecc.? - Hai raccontato fatti e barzellette blasfeme? - Hai fatto giuramenti falsi o illeciti o senza necessità? - Hai mantenuto i voti e le promesse?

3°Comandamento: Ricordati di santificare le feste.

Le 24 ore della domenica e dei giorni festivi costituiscono “il giorno del Signore”: le hai rese sante con la preghiera e compiendo opere buone, coltivando i valori sacri della vita (famiglia, amicizia, cultura, natura, solidarietà, pace ecc.)? - Ti sei liberato dalla fatica godendo della libertà del figlio di Dio? - Hai partecipato alla Messa, vivendo un'ora assieme agli altri credenti? - Alla Messa ti sei distratto, hai chiacchierato, hai disturbato gli altri?

4° Comandamento: Onora il padre e la madre.

Hai amato, rispettato, ubbidito, aiutato i genitori secondo le tue possibilità? - Sei stato genti-le e disponibile in famiglia? - In casa collabori e condividi la vita con i tuoi? - Crei serenità, co-munione, conversazione con gli altri o li fai vivere nella solitudine e nel silenzio? - Rispetti gli anziani, le donne, i bambini, i superiori, le autorità? - Ubbidisci con lealtà alle leggi dello Stato? - Capisci il valore del partecipare alle votazioni pubbliche? - Hai votato secondo coscienza, in coerenza con i tuoi princìpi cristiani? - Hai mai venduto il tuo voto per interessi privati? - Sei iscritto ad associazioni che hanno finalità immorali? - Paghi con giustizia le tasse? - Ti impegni per l'educazione dei figli? - Vegli sulle loro amicizie, divertimenti, letture? - Ti senti responsabile della scuola che frequentano? - Dai loro l'esempio di una vera vita cristiana? - Preghi insieme con loro in famiglia?

5° Comandamento: Non uccidere.

Consideri la tua vita come un dono di Dio, del quale tu non sei padrone assoluto? - La rispetti con la moderazione nel cibo, nelle bevande, nel fumo? - Ti concedi il giusto riposo? - Fuggi l'alcolismo, la droga? - Hai spacciato droga? - Sei prudente nel guidare l'automobile? - Hai messo mai in pericolo la tua vita o quella degli altri? - Hai curato opportunamente la salute tua e dei tuoi cari? - Ti sforzi di amare gli altri come te stesso? - Hai fatto agli altri ciò che vuoi che venga fatto a te? - Coltivi sentimenti di odio, rancore, vendetta? - Hai litigato? - Rispetti e aiuti chi è più debole nella società: malati, portatori di handicap, anziani, bambini, poveri? - Sei razzista? - Hai perdonato le offese ricevute? - Hai fatto, procurato, consigliato l'aborto, uno dei peccati più gravi al cospetto di Dio e della Chiesa? - Hai ucciso qualcuno? - Hai mai usato violenza? - Hai inflitto percosse, hai procurato ferite o malattie a qualcuno? - Possiedi, conservi, usi armi pericolose e offensive? - Sei stato crudele con gli animali? - Hai imprecato o augurato del male ad altri? - Hai dato scandalo con il tuo modo di vestire, di agire, di parlare? - Sei stato occasione di peccato per qualcuno?

6° Comandamento: Non commettere atti impuri.

Sul corpo, sull'amore, sulla sessualità, sulla castità hai una concezione cristiana? - Hai conservato puro e casto il tuo corpo? - Hai commesso atti disonesti, osceni, immorali? - Ti sei abbandonato alla lussuria, all'autoerotismo, a perversioni sessuali, all'omosessualità? - Hai frequentato orge? - Hai avuto delle “avventure”? - Hai sedotto o disonorato qualche persona innocente? - Eviti le occasioni e le compagnie cattive o pericolose? - Hai conservato la tua fedeltà alla fidanzata o al fidanzato? - Hai rapporti prematrimoniali? - Nel matrimonio hai il senso cristiano del Sacramento ricevuto? - Ami, rispetti, aiuti con generosità il tuo coniuge? - Hai commesso adulterio? - Hai usato male o abusato del matrimonio non osservando la legge di Dio e l'insegnamento della Chiesa? - Hai praticato in qualche modo la contraccezione? - Leggi o guardi giornali, riviste, libri, spettacoli osceni? - Segui e gusti racconti, films, romanzi pornografici? - Contribuisci allo sviluppo e alla diffusione della pornografia comprando materiale osceno? - In casa tieni statue oscene, o poster e immagini pornografiche? - Pensi o parli della donna (o dell'uomo) come se fosse solo oggetto di piacere?

7° Comandamento: Non rubare.

Sei convinto della parola del Vangelo che “è impossibile per chi è attaccato al danaro entrare nel regno di Dio”? - Sai che l'avarizia, per la Bibbia, è “idolatria”, cioè adorazione del danaro al posto di Dio? - Sei usuraio? - Hai prestato soldi con eccessivo interesse, rovinando persone bisognose già in difficoltà? - Sei onesto nel lavoro, nella professione, in ufficio, e commercio? - Quello che possiedi l'hai guadagnato onestamente? - Ti sei appropriato di beni della comunità o di altri? - Credi di lavorare lealmente in modo da meritare lo stipendio mensile? - Hai perso tempo sul lavoro? - Ti sei assentato dal lavoro senza necessità? - Hai preteso regalie, bustarelle, favori non dovuti? - Hai chiesto raccomandazioni per ottenere vantaggi e privilegi? Sei convinto che la disonestà degli altri non giustifica mai la tua? - Oltre ai tuoi diritti hai pensato anche ai tuoi doveri? - Rispetti i diritti degli altri? - Nelle rivendicazioni, anche giuste, tieni conto anche del bene comune? - Hai fatto scioperi ingiusti? - Tu, datore di lavoro, paghi il giusto stipendio ai dipendenti? - Frodi lo Stato? - Hai procurato danni all'ambiente, a monumenti, a proprietà pubbliche o private, sporcando e imbrattando? - Hai restituito il danaro o risarcito i danni fatti? - Hai restituito il danaro o altre cose avute in prestito? - Ti vendi per ottenere favori o vantaggi? - Hai frodato le compagnie di assicurazione dichiarando danni falsi e facendoti pagare ingiustamente? - Ti sei sempre assunto le tue responsabilità? - Hai praticato giochi d'azzardo? - Sei dedito al gioco, danneggiando la famiglia? - Hai acquistato merce dichiaratamente rubata? - Hai spacciato coscientemente danaro falso? - Hai falsificato assegni?

8° Comandamento: Non dire falsa testimonianza.

Sei falso, sleale, ingannevole? - Con le tue parole inganni il prossimo? - Hai detto menzogne, bugie? - Hai proferito giudizi avventati? - Hai giurato il falso? - Testimoniando hai fatto deposizioni false? - Col tuo esempio hai insegnato a mentire ai tuoi figli? - Con un silenzio colpevole hai coperto fatti delittuosi (= omertà)? - Hai calunniato? - Hai diffamato qualcuno mormorando? Hai riparato a eventuali diffamazioni o calunnie?

9° Comandamento:
Non desiderare la donna (l'uomo) d'altri.

Hai custodito la modestia e il pudore nella tua vita e nei tuoi pensieri? - Hai una mente “pulita”? - Hai guardato donne (o uomini) con concupiscenza? - Ti sei compiaciuto volontariamente di pensieri o desideri impuri? - Tu, donna, cerchi con una moda sconveniente o con il modo di comportarti di suscitare nell'uomo desideri, turbamenti, eccitamenti cattivi? - Capisci che è una violenza morale e uno scandalo?

10° Comandamento:
Non desiderare la roba d'altri.

Ti lamenti sempre di quello che hai, dicendo “Beati loro…!”? - Ami il lusso e lo sfarzo? - Disprezzi il valore evangelico della povertà? - Sei invidioso dei beni e delle cose altrui? Auguri del male e godi del male degli altri?

PRECETTI DELLA CHIESA
1. Assistere alla Messa ed astenersi dai lavori servili la Domenica e nei giorni di precetto.

2. Santificare i giorni di penitenza secondo le disposizioni della Chiesa. Ho osservato i digiuni e le astinenze prescritte dalla Chiesa?

3. Confessarsi almeno una volta all'anno e comunicarsi almeno a Pasqua.
Mi sono confessato con frequenza? ... almeno una volta all'anno? Ho fatto un buon esame di coscienza? Mi sono preparato degnamente alla Comunione pasquale? Osservo il digiuno eucaristico prima della Comunione?

4. Soccorrere alle necessità della Chiesa, contribuendo secondo le leggi e le usanze.
Ho aiutato la Chiesa, secondo le mie possibilità? Ho aiutato le Sante Missioni?

5. Non celebrare solennemente le nozze nei tempi proibiti. Ho mancato a questo precetto?

PECCATI CAPITALI
Orgoglio: quale stima ho di me? Agisco per orgoglio? Spreco danaro nella ricerca del lusso? Mi sono compiaciuto in pensieri di vanità? Sono suscettibile? Sono schiavo del «cosa dirà la gente», della moda?

Avarizia: sono troppo attaccato ai beni terreni? Ho sempre fatto l'elemosina secondo le mie possibilità? Per desiderio di avere, ho violato le leggi di giustizia? Ho praticato il gioco d'azzardo?

Lussuria: vedi 6° e 9° Comandamento.

Invidia: ho avuto sentimenti di gelosia? Ho cercato di nuocere agli altri per invidia? Mi sono compiaciuto del male, o rattristato del bene altrui?

Gola: ho ecceduto nel mangiare e nel bere? Mi sono ubriacato? Sono stato troppo ricercato nel cibo e nelle bevande?

Ira: vedi 5° Comandamento.

Accidia
(pigrizia): Sono pigro? ... nell'alzarmi la mattina? ...nello studio? ...nel compiere i miei doveri religiosi e di stato?

DOVERI DI STATO
Ho mancato agli obblighi speciali del mio stato? Ho trascurato gli obblighi professionali
(di studente, professore, medico, avvocato...)?

“In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in Cielo, e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in Cielo” (Mt 18,18).

PERCHE' CONFESSARSI?

Vi riporto le parole angosciate del diavolo riguardo la Confessione; è la sua atroce testimonianza su questo importantissimo Sacramento. Ritorno a riflettere su alcune di queste parole: “... quel Sangue come mi schiaccia... mi distrugge... lava le vostre anime e mi fa scappare (strilli orribili di pianto!)... Quel Sangue, quel Sangue... è la mia pena più atroce...”.
Questo avviene nella Confessione: il Sangue di Gesù lava l’anima e le dona la Grazia di Dio. Questa la paura e la ragione degli sfiancanti sforzi dei diavoli di allontanare i cristiani dalla Confessione e di convincere moltissimi Sacerdoti a ridicolizzare questo Sacramento, ispirando molti impegni nella giornata e allontanandoli dai parrocchiani.
Satana è contentissimo dei preti che non credono più nel Sacramento della Confessione, che non si rendono più disponibili e abbandonano le anime dei parrocchiani al loro destino… il Sacerdote deve rendersi ogni giorno disponibile per ascoltare le confessioni o per fare guida spirituale per almeno due ore; questo tempo ovviamente è indicativo, ognuno sa come gestire la propria disponibilità.
Una cosa è sicura:
più il Sacerdote ama Gesù e la Madonna e più ama le anime, più rimane ad ascoltare le confessioni.
Molti teologi cattolici odiano la Confessione e parlano del nulla, sprecano tempo in teorie opposte al Vangelo e al Papa a dimostrazione che non c’è Gesù nei loro cuori e nei loro pensieri. Anche dagli insegnamenti falsi e moderni nei seminari di teorie opposte al Vangelo, vengono poi fuori giovani Sacerdoti che non credono più nella Confessione. Lo ha detto satana in un esorcismo:
“Però ho trovato quei Preti che non ci credono più alla Confessione e mandano i cristiani a ricevere quel falso Dio in peccato... Bene, bene, bravissimi... quanti sacrilegi faccio commettere...”.
È un sacrilegio prendere la Santa Comunione in peccato mortale; non credete a quanti vi dicono che va bene lo stesso.
Il Sacerdote che ama Gesù e segue la sana dottrina della Chiesa e quindi rimane in comunione con il Papa, possiede un grande interesse verso i parrocchiani e tutti i peccatori del mondo. Dèdica molto tempo alla preghiera personale invece di dissiparsi in cose inutili; pensa più al bene del prossimo che alle cose del mondo.
Proprio il mondo, oggi, ha bisogno di Sacerdoti testimoni del Vangelo storico di Gesù, donati completamente a Gesù e alla Sua Chiesa.
E ci sono molti buoni Sacerdoti, Frati e Suore che nell’umiltà operano grandemente nel Nome di Gesù; la loro stessa presenza arreca piacevole gioia in chi li avvicina. Questi consacrati testimoniano il Signore Gesù nei luoghi che frequentano; ma necessitano molti testimoni nei luoghi di lavoro
(uffici, aziende, negozi), e siete chiamati voi credenti a portare l’annuncio che solo in Gesù Cristo c’è salvezza. Dovete parlare dei Sacramenti e della preghiera, dovete innanzitutto testimoniare con la vostra vita che siete cristiani.
La Madonna il 2 febbraio scorso ha dato un messaggio a Medjugorje abbastanza triste:

“Cari figli, da così tanto tempo Io sono con voi e già da così tanto tempo vi sto mostrando la presenza di Dio ed il Suo sconfinato Amore, che desidero tutti voi conosciate. Ma voi, figli Miei? Voi siete ancora sordi e ciechi; mentre guardate il mondo attorno a voi non volete vedere dove sta andando senza Mio Figlio. State rinunciando a Lui, ma Egli è la Fonte di tutte le Grazie. Mi ascoltate mentre vi parlo, ma i vostri cuori sono chiusi e non Mi sentite. Non state pregando lo Spirito Santo affinché vi illumini.
Figli Miei, la superbia sta regnando. Io vi indico l’umiltà.
Figli Miei, ricordate: solo un’anima umile brilla di purezza e di bellezza, perché ha conosciuto l’Amore di Dio. Solo un’anima umile diviene un paradiso, perché in essa c’è Mio Figlio. Vi ringrazio. Di nuovo, vi prego: pregate per coloro che Mio Figlio ha scelto, cioè i vostri Pastori”.
Meditate lungamente questo messaggio, può dare una svolta straordinaria alla vostra vita spirituale.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

19 febbraio 2012

CONFESSARSI E' IMPORTANTE!!!!


La Confessione è un importante Sacramento; è poco conosciuto da moltissimi cattolici, frequentato con premura e spesso senza sincero pentimento, visto come una descrizione dei peccati ma senza valutare la Grazia che si riceve e l’importanza delle disposizioni interiori.
Se non c’è pentimento la Confessione non vale nulla.
Il pentimento è una condizione per la validità di questo Sacramento. È un aspetto spirituale, interiore alla persona, non è lo svolgimento di qualche opera esteriore come quando si và al lavoro e si adempiono determinati lavori manuali anche senza interesse per l’azienda o il titolare. Il lavoro esteriore e manuale, non contempla una partecipazione interiore di Fede cristiana, molti non amano il loro lavoro pesante o noioso ma lo eseguono per ottenere lo stipendio e poter vivere.
La Confessione non è così, richiede una partecipazione interiore, le buone disposizioni di quello che si deve dire e come dire al confessore, il pentimento personale dei peccati commessi e la volontà a lottare i vizi per il futuro. Bisogna confessarsi con pentimento per avere offeso Gesù con i peccati e per avere tradito il Suo Amore, per il male causato al prossimo, per le omissioni.
Inizialmente occorre prepararsi bene, magari utilizzando un buon esame di coscienza che aiuta notevolmente a riconoscere i peccati, riflettendo su ognuno dei 10 Comandamenti.
Salvare una sola anima è più importante di tutte le ricchezze del mondo! Per questo i diavoli tentano in ogni modo di distruggermi, di istigare i loro uomini ad ostacolarmi e ad allontanare le persone da me.
Diverse persone che chiedono benedizioni per liberarsi da negatività malefiche, sono poi fortemente tentate di non venire a confessarsi a causa di impegni inattesi o situazioni strane: macchina guasta, dolori insoliti, la testa confusa, ecc. Tutto causato dai diavoli. Quando superano questi blocchi vengono e ricevono benedizioni ed i diavoli sono costretti ad allontanarsi e si infuriano maledettamente contro me.
Se non avessi avuto una grande protezione dalla Madonna, mi avrebbero fatto a pezzetti.
E questa catechesi sulla Confessione che vi sto scrivendo fa aumentare una rabbia incontrollata a tutti i diavoli. Dove c’è amore e comunione con Gesù i diavoli prima o poi sono sconfitti e pèrdono potere, possono agitarsi e mettere soggezione nelle persone, ma
chi prega non deve avere paura di nulla.
La Confessione è come un esorcismo, lo ha detto il diavolo proprio in un esorcismo.
«La Confessione… che stupida invenzione... Quanto mi fa male... mi fa soffrire... il Sangue di quel vostro falso Dio... quel Sangue come mi schiaccia... mi distrugge... lava le vostre anime e mi fa scappare (strilli orribili di pianto!)... Quel Sangue, quel Sangue... è la mia pena più atroce... Però ho trovato quei Preti che non ci credono più alla Confessione e mandano i cristiani a ricevere quel falso Dio in peccato... Bene, bene, bravissimi... quanti sacrilegi faccio commettere...».
Oggi la Confessione è in crisi perché non c’è mai stata una profonda e continuata catechesi sulla sua importanza, molti vescovi e sacerdoti non ci credono più, nel nord Europa è raro trovare qualche confessore disponibile. I diavoli sono molto contenti di coloro che non rimangono in parrocchia a confessare e si occupano di problemi sociali e di tanto altro non importante. Ma cercano in tutti i modi di ostacolare e infangare quei sacerdoti che con sacrificio e molto amore rimangono sempre disponibili a confessare, per ridare vita spirituale attraverso la Grazia di Dio, per strappare quell’anima dalle grinfie di satana.
Oggi nella Chiesa ci sono molti credenti che non si confessano mai e non apprezzano questo Sacramento. La stessa mancanza di desiderio della Confessione è il sintomo che la persona non vive in piena comunione con Gesù. Quanti non sono abituati a confessarsi spesso, non si abbattano, è sempre tempo per cominciare un nuovo cammino di Fede, per riscoprire questo grande Sacramento e farlo conoscere a molti paralitici nella Fede...
In ogni Confessione è richiesto il pentimento e Gesù non farà mai mancare la Sua Misericordia.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

"SIGNORE, NON SO PREGARE!"


Se davvero vuoi essere anima penitente - penitente e allegra -, devi difendere, al di sopra di tutto, i tuoi tempi quotidiani di orazione - di orazione intima, generosa, prolungata -, e devi fare in modo che questi tempi non siano a scappa e fuggi, ma a ora fissa, se possibile. Non cedere in questi particolari. Sii schiavo di questo culto quotidiano a Dio, e ti assicuro che ti sentirai sempre contento. (Solco, 994)
Quando vedo come taluni impostano la vita di pietà, il rapporto del cristiano con il Signore, presentandone un'immagine sgradevole, astratta, esteriore, infarcita di cantilene senz'anima che favoriscono l'anonimato invece del colloquio personale, a tu per tu, con Dio nostro Padre — l'autentica orazione vocale non è mai anonimato —, mi torna alla mente l'ammonimento del Signore: "Pregando, poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che Gliele chiediate" [Mt 6, 7-8]. Un Padre della Chiesa commenta: "Mi sembra che con queste parole Cristo condanni le lunghe preghiere; lunghe, non per la loro durata, ma per la moltitudine delle parole, per l'infinità dei discorsi." (...) Quando Gesù ci propone l'esempio di quella vedova che piegò, con l'insistenza delle sue preghiere, quel giudice crudele e spietato (cfr Lc 18, 1-8), oppure quello dell'uomo che andò a trovare il suo amico nel mezzo della notte e lo fece alzare dal letto quando già era addormentato, non tanto per effetto dell'amicizia quanto per la sua insistenza (cfr Lc 11, 5-8), vuol dare a noi tutti un comando: noi dobbiamo, cioè, supplicarLo continuamente, non offrendoGli una preghiera lunga, fatta di mille parole, ma esponendoGli semplicemente le nostre necessità [San Giovanni Crisostomo, In Matthaeum homiliae, 19, 4].
In ogni caso, se avete cominciato la vostra meditazione e non riuscite a concentrare l'attenzione per conversare con Dio, ma vi sentite aridi e vi sembra che la testa non sia capace di esprimere neppure un'idea, o i vostri affetti rimangono insensibili, vi consiglio quello che io stesso ho cercato di fare sempre in tali circostanze: mettetevi alla presenza di vostro Padre e diteGli almeno: «Signore, non so pregare, non mi viene in mente nulla da raccontarTi!...». Siate sicuri che in quello stesso istante avete incominciato a fare orazione. (Amici di Dio, 145)

GESU' FA TUTTO

"Sì, fa tutto: basta che mi volga a Lui, basta che Gli affidi questa o quella cosa, basta ch'io preghi, e quella cosa che pareva difficile ad appianarsi. ad eseguirsi, a raggiungersi, è presto fatta." (Maria Candida dell'Eucarestia)

18 febbraio 2012

GESU' SALVA SENZA PORRE NESSUNA CONDIZIONE


Il Vangelo della VII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed Egli annunciava loro la Parola. Si recarono da Lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarGlielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove Egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché Costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?».
E subito Gesù, conoscendo nel Suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati, prendi la tua barella e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: alzati, prendi la tua barella e va' a casa tua». Quello si alzò e subito prese la sua barella e sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Il paralitico di Cafàrnao. Lo invidio. Perché ha grandi amici: forti, fantasiosi, tenaci, creativi. Sono il suo magnifico ascensore, strappano l'ammirazione del Maestro: Gesù vista la loro fede... la loro, quella dei quattro portatori, non del paralitico.
Gesù vede e ammira una fede che si fa carico, con intelligenza operosa, del dolore e della speranza di un altro. I quattro barellieri ci insegnano a essere come loro, con questo peso di umanità sul cuore e sulle mani. Una fede che non prende su di sé i problemi d'altri non è vera fede. Non si è cristiani solo per sè stessi; siamo chiamati a portare uomini e speranze. A credere anche se altri non credono; a essere leali anche se altri non lo sono, a sognare anche per chi non sa più farlo. «Sei perdonato». Immagino la sorpresa, forse la delusione del paralitico. Sente parole che non si aspettava. Lui, come tutti i malati, domanda la guarigione, un corpo che non lo tradisca più. Invece: "figlio, ti sono perdonati i peccati". Perdonare, nel Vangelo, è un verbo di moto: si usa per la nave che salpa, la carovana che si rimette in marcia, l'uccello che spicca il volo, la freccia liberata nell'aria.
Il perdono di Cristo non è un colpo di spugna sul passato, è molto di più: un colpo di remo, un colpo di vento nelle vele, per il mare futuro; è un colpo di verticalità, se si può dire così, per ogni uomo immobile nella sua barella. Il peccato invece blocca la vita, come per Adamo che dopo il frutto proibito si rintana dietro un cespuglio, paralizzato dalla paura. Finita l'andatura eretta, finiti i sentieri nel sole! Il peccato è come una paralisi nelle relazioni, una contrazione, un irrigidimento, una riduzione del vivere. Sei perdonato. Senza merito, senza espiazione, senza condizioni. Una doppia bestemmia, secondo i farisei. Essi dicono: Dio solo può perdonare. E poi: Dio non perdona a questo modo, non così, non senza condizioni, non senza espiare la colpa!
E Gesù interviene: "Cosa è più facile? Dire: i tuoi peccati ti sono perdonati, o: alzati e cammina?" Gesù, per l'unica volta nel Vangelo, dice apertamente il perché del Suo miracolo: lega insieme perdono e guarigione, unisce corporale e spirituale, mostra che l'uomo biblico è un'anima-corpo, un corpo-anima, un tutt'uno, senza separazioni. E rivela che Dio salva senza porre condizione alcuna, per la pura gioia di vedere un figlio camminare libero nel sole, perché la grazia è grazia e non merito o calcolo. Tutti si meravigliarono e lodavano Dio. Attingere alla meraviglia, sapersi incantare per questa divina forza ascensionale che ci risana dal male che contrae e inaridisce la vita, forza che la rende verticale e la incammina verso casa. Per sentieri nel sole.

UN MESSAGGIO PER TUTTI NOI

"Se sapeste quante grazie vi concede Iddio, voi preghereste senza interruzione!"

GESU' REALIZZA LE PROMESSE DIVINE


Gesù non fu un "sì" e un "no", ma in Lui vi fu il "sì". Cristo ricapitola e realizza tutti gli impegni di Dio. Egli è l' "Amen" a tutte le promesse divine.

17 febbraio 2012

GESU' MIO BENE

Il mio bene è stare vicino a Dio;
nel Signore Dio ho riposto

la mia fiducia e la mia speranza.

NEWSLETTER RADIO MARIA

Cari amici,
"...mentre guardate il mondo attorno a voi, non volete vedere dove sta andando senza Mio Figlio...".
La Regina della Pace, nel Suo ultimo messaggio, ci ammonisce e ci pone un interrogativo tremendamente serio.
Ci ammonisce perchè non vogliamo vedere la realtà di una società dove Dio è stato escluso. Siamo ciechi perchè vogliamo esserlo. "La Luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non L'hanno accolta".
Ci pone un interrogativo di estrema serietà invitandoci a riflettere su quale sarà il prossimo futuro di un mondo che sta rinunciando a Gesù Cristo.
Ognuno di noi provi a darsi una risposta, togliendosi dagli occhi le squame della presunzione che li accecano.
La Madonna ha già dato la Sua risposta, l'unica vera: per un mondo senza Dio non c'è né gioia, né futuro, né salvezza eterna.
La cosa più urgente da fare è di lasciarsi "afferrare da Cristo", come ci insegna S. Paolo, per poterLo testimoniare a chi è immerso nella tenebra dell'effimero.
Un'anima dove c'è Gesù Cristo diviene un paradiso e Lo rende presente nel deserto del mondo.
(padre Livio Fanzaga)

16 febbraio 2012

"LA GENTE CHI DICE CHE IO SIA?"

Tu Signore, sei il Cristo.... Colui che ha versato il Suo Sangue e ha dato la Sua Carne per la nostra carne, la Sua Vita per la nostra vita.
"Non c'è amore più grande di colui che dà la sua vita per la persona amata". (cfr. Gv 15,13).

MAGNIFICAT


"L 'Anima Mia magnifica il Signore"...

Maria confidò talmente in Dio che il Suo spirito esultò: esultò nell'attesa del Redentore che chiamò sulla terra con le Sue calme preghiere, esultò perché in Lei si era compiuta la divina promessa, esultò perché aveva già raccolto il Frutto della Redenzione nel Suo immacolato concepimento, esultò perché Si umiliò profondamente, e Dio guardò la Sua umiltà, La colmò di grazie, La rese beata fra tutte le umane creature. La lode di Dio, la fiducia nella divina Potenza furono i motivi del cantico di Maria:

"L' anima Mia magnifica il Signore
e il Mio spirito esulta in Dio, Mio Salvatore,
perché ha guardato l' umiltà della Sua Serva.
D' ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno Beata.
Grandi cose ha fatto in Me l' Onnipotente
e Santo è il Suo Nome:
di generazione in generazione la Sua Misericordia
si stende su quelli che Lo temono.
Ha spiegato la potenza del Suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, Suo servo,
ricordandoSi della Sua Misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre".
Maria fu chiamata Beata da tutte le generazioni. La chiamò Santa e confidò in Lei la Chiesa. Quindi fratelli e sorelle, apriamo le porte del nostro cuore a Maria, non esitiamo, confidiamo in Lei, apriamoLe questa porta, perchè nelle tenebre, avanzi la REGINA TRIONFANTE NEL CAMPO NEMICO... LO VINCA... E CI RIDONI LA PACE DEL SIGNORE... PERCHE' MARIA E' LA NOSTRA SALVEZZA...

La forza del Signore Gesù sia sempre sul vostro cammino...
W Maria!