+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. Parola del Signore.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Chi arriva a comprendere l’importanza di avere la fede in Gesù e di credere nel Dio Salvatore, è una persona benedetta. Lo è già per la Grazia che porta, ma considerare attentamente la vicinanza a Gesù è fonte di immensa gioia e di grande consolazione. Perché Gesù continua a passare per le case dove riceve accoglienza, continua a rispondere con infinita premura e bontà a quanti Lo chiamano.
“Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni”.
Si prega meglio e con maggiore interesse quando si vive nella sofferenza e non si riesce a trovare una soluzione. L’uomo è fatto così, è sempre pronto a distrarsi e a sottomettersi all’istinto dimenticando Gesù e la Madonna, ma non appena incontra la sofferenza rientra in sè stesso e quasi sempre si rivolge a Dio.
È più grande la pazienza di Gesù nell’attendere il ritorno dell’uomo a Lui che la schiavitù dell’uomo ai suoi vizi. Tutto ciò che appartiene a Gesù è infinito, lo è anche la Sua Misericordia e la comprensione, ma l’uomo non può illudersi di poter compiere ogni misfatto e poi ritornare a Dio, perché saranno proprio tutti i peccati a schiacciarlo e a togliergli il respiro.
Il Vangelo di oggi ci presenta tre momenti significativi: la guarigione della suocera di Pietro, numerose guarigioni ed esorcismi, la preghiera di Gesù. Noi pensiamo che Gesù sia così distante mentre Lui è l’Uomo Buono per antonomasia. Vuole guarire tutti e liberare dalla possessione demoniaca, ma è necessario pregare e fare penitenza.
Pietro intercede per la suocera e non se n’è pentito… come magari farebbero altri generi.
Mi commuove la bontà di Gesù, guariva tutti ed era sempre disponibile a dare la gioia e la felicità. Penso a quelle persone ammalate e senza più speranza per la mancanza di medicine e di attrezzature, oramai condannate alla morte dal fisico spento, improvvisamente guarite da Gesù e ritornate in vita, quasi risuscitate. Si deve provare un’emozione e una gioia indescrivibili.
Gesù continua a passare in mezzo a noi e ci guarisce nella misura della nostra richiesta.
Come potremo ringraziarLo convenientemente per tutto l’amore che ci porta? Non c’è valutazione da fare, né millenni sufficienti, quindi, iniziamo da oggi e ogni giorno ringraziamoLo per quanto ci ha donato e la Sua inalterata disponibilità a guarirci da malattie e disturbi malefici.
Siamo tutti miracolati e non ce ne rendiamo conto!
Possiamo ricambiare in minima parte facendo apostolato, diffondendo la Verità del Vangelo, ma se non c’è vera convinzione che possediamo la Verità non avremo alcuna voglia di iniziare. La nostra spiritualità si valuta proprio dal desiderio di far conoscere Gesù e la Madonna, un impegno che richiede fede e amore. Senza convinzione della Verità non c’è alcun motivo di diffondere la fede in Gesù. L’amore vero poi è pieno di fedeltà a Gesù.
La missione di ogni cristiano è di evangelizzare il mondo ritornato pagano.
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. Parola del Signore.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Chi arriva a comprendere l’importanza di avere la fede in Gesù e di credere nel Dio Salvatore, è una persona benedetta. Lo è già per la Grazia che porta, ma considerare attentamente la vicinanza a Gesù è fonte di immensa gioia e di grande consolazione. Perché Gesù continua a passare per le case dove riceve accoglienza, continua a rispondere con infinita premura e bontà a quanti Lo chiamano.
“Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni”.
Si prega meglio e con maggiore interesse quando si vive nella sofferenza e non si riesce a trovare una soluzione. L’uomo è fatto così, è sempre pronto a distrarsi e a sottomettersi all’istinto dimenticando Gesù e la Madonna, ma non appena incontra la sofferenza rientra in sè stesso e quasi sempre si rivolge a Dio.
È più grande la pazienza di Gesù nell’attendere il ritorno dell’uomo a Lui che la schiavitù dell’uomo ai suoi vizi. Tutto ciò che appartiene a Gesù è infinito, lo è anche la Sua Misericordia e la comprensione, ma l’uomo non può illudersi di poter compiere ogni misfatto e poi ritornare a Dio, perché saranno proprio tutti i peccati a schiacciarlo e a togliergli il respiro.
Il Vangelo di oggi ci presenta tre momenti significativi: la guarigione della suocera di Pietro, numerose guarigioni ed esorcismi, la preghiera di Gesù. Noi pensiamo che Gesù sia così distante mentre Lui è l’Uomo Buono per antonomasia. Vuole guarire tutti e liberare dalla possessione demoniaca, ma è necessario pregare e fare penitenza.
Pietro intercede per la suocera e non se n’è pentito… come magari farebbero altri generi.
Mi commuove la bontà di Gesù, guariva tutti ed era sempre disponibile a dare la gioia e la felicità. Penso a quelle persone ammalate e senza più speranza per la mancanza di medicine e di attrezzature, oramai condannate alla morte dal fisico spento, improvvisamente guarite da Gesù e ritornate in vita, quasi risuscitate. Si deve provare un’emozione e una gioia indescrivibili.
Gesù continua a passare in mezzo a noi e ci guarisce nella misura della nostra richiesta.
Come potremo ringraziarLo convenientemente per tutto l’amore che ci porta? Non c’è valutazione da fare, né millenni sufficienti, quindi, iniziamo da oggi e ogni giorno ringraziamoLo per quanto ci ha donato e la Sua inalterata disponibilità a guarirci da malattie e disturbi malefici.
Siamo tutti miracolati e non ce ne rendiamo conto!
Possiamo ricambiare in minima parte facendo apostolato, diffondendo la Verità del Vangelo, ma se non c’è vera convinzione che possediamo la Verità non avremo alcuna voglia di iniziare. La nostra spiritualità si valuta proprio dal desiderio di far conoscere Gesù e la Madonna, un impegno che richiede fede e amore. Senza convinzione della Verità non c’è alcun motivo di diffondere la fede in Gesù. L’amore vero poi è pieno di fedeltà a Gesù.
La missione di ogni cristiano è di evangelizzare il mondo ritornato pagano.
questo post mi ha commossa. E' vero! Gesù non è andato via dalle nostre vite, siamo noi ad avergli chiuso la porta in faccia. Ma Lui è lì che aspetta e fino all'ultimo non andrà via!
RispondiEliminabuona giornata :)