" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

17 marzo 2013

ABBIAMO BISOGNO DELL'AIUTO DI SAN MICHELE ARCANGELO


Molte brave persone rimangono meravigliate quando patiscono cattiverie e si chiedono il motivo di queste ingiustizie che spesso arrivano anche da persone insospettabili. Non c’è da sorprendersi quando la debolezza spirituale domina una persona e considera corretto quello che invece è sleale. Se qualcuno perde il controllo e vi causa dispiaceri, la forza vi deve sempre arrivare dalla preghiera, dall’invocazione del Cuore di Gesù, sempre pronto a donare misericordia e consolazione.
Gli altri possono sbagliare e arrecarci del male; noi sappiamo che se non c’è nulla da chiarire, la risposta deve sempre essere paziente e buona. Dobbiamo avere comprensione e non vendetta per chi non ci ama. Se non amiamo qualcuno non viviamo il Vangelo.
Non siamo vicini a Gesù solo perché facciamo qualche preghiera: lo siamo quando ci rinneghiamo per vivere il Vangelo, quando amiamo e perdoniamo, compiamo buone opere e curiamo la salute spirituale dell’anima.
Abbiamo bisogno dell’aiuto di San Michele Arcangelo. Ora che si avvicina il tempo della fine dei tempi dominati da satana, come ha detto la Madonna a Medjugorje, il suo aiuto è insostituibile. Il  13 ottobre 1884 Papa Leone XIII finì di celebrare la Santa Messa nella cappella vaticana. Poi restò immobile per almeno dieci minuti. Ridestandosi da quel momento di immobilità, il Papa si precipitò verso il suo ufficio senza dare la minima spiegazione a chi era vicino a lui e che l’aveva visto divenire pallido.
In quei momenti Leone XIII compose immediatamente una preghiera a San Michele Arcangelo, indicando ovunque la sua recita al termine di ogni Messa. Dopo qualche giorno il Papa raccontò di aver udito satana e Gesù e di aver avuto una terrificante visione dell’inferno:  
“Ho visto la terra avvolta dalle tenebre e da un abisso, ho visto uscire legioni di demoni che si spargevano per il mondo per distruggere le opere della Chiesa ed attaccare la stessa Chiesa che ho visto ridotta allo stremo. Allora apparve San Michele e ricacciò gli spiriti malvagi nell’abisso. Poi ho visto San Michele Arcangelo intervenire non in quel momento, ma molto più tardi, quando le persone avessero moltiplicato le loro ferventi preghiere verso l’Arcangelo”.
E nel 1994 Papa Giovanni Paolo II invitò i Sacerdoti celebranti a recitare la supplica a San Michele, affinché “la preghiera ci fortifichi per la battaglia spirituale... Papa Leone XIII ha certamente avuto un vivo richiamo di questa scena quando ha introdotto in tutta la Chiesa una speciale preghiera a San Michele Arcangelo. Chiedo a tutti di non dimenticarla e di recitarla per ottenere aiuto nella battaglia contro le forze delle tenebre e contro lo spirito di questo mondo”.
Facciamo il proposito di recitare ogni giorno la preghiera a San Michele Arcangelo: è come un potente esorcismo.
“San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii nostro aiuto contro la perfidia e le insidie del diavolo. Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini e tu, o Principe della Milizia celeste, con il potere che ti viene da Dio, incatena nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo per perdere le anime. O Arcangelo San Michele, difendici nel combattimento, affinché non periamo nel terribile giorno del Giudizio. Amen”.
(padre Giulio Maria Scozzaro)



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