" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

22 aprile 2012

MA NOI CI CREDIAMO FERMAMENTE ALLA RISURREZIONE DI GESU'?


Questo sembra scontato, eppure spesso le opere dei cristiani affermano che Gesù non è più vivo. I cristiani agiscono come Tommaso il dubbioso, come Giuda il traditore, come Giovanni il vero credente. In questa altalena di sentimenti e di credenza, non si può crescere spiritualmente. I due discepoli di Emmaus erano increduli ma conservavano lo Spirito di Gesù e discutevano con molto dispiacere per la delusione patita.
Ognuno di noi deve fare l’esperienza di Gesù Risorto, incontrarlo vivo nella preghiera quando si chiede e Lui Si fa presente.
Anche a noi Gesù ripete: “Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio Io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che Io ho”. Noi abbiamo bisogno di percepire la Sua presenza, cerchiamo le Sue mani per ricevere aiuto nelle sofferenze, ci abbeveriamo al Suo Cuore per ristorarci dalle fatiche della vita opprimente.
Dal Tabernacolo, Gesù ci invita a lasciarci toccare dal Suo Amore.
Chi viene toccato da Gesù non ha più dubbi sulla Sua divinità, non barcolla nella Fede, non cerca segni inutili e non arriva all’abbattimento spirituale. Tutti quelli che sono stati toccati da Gesù sono creature nuove e forti, non sono canne al vento, non si lasciano guidare dai diavoli. Perché non basta sentire che Gesù è vivo, abbiamo bisogno di farne l’esperienza personale.
Chi dubita nella Fede non ha ancora incontrato il Signore Gesù. Fede e incontro sono congiunti.
Il cristiano che non crede neanche in sè stesso, non riesce a credere fermamente in Gesù, non è libero di accogliere una Persona che richiede certezze perché dà solo certezze. Tra il dubbio di Tommaso e il rinnegamento di Pietro non c’è molta differenza. Se il rinnegamento è stato commesso per paura, il dubbio non era stato sollecitato da nessuno. Davanti a Gesù non possiamo avere alcun dubbio, altrimenti la Fede si paralizza. Le Scritture, soprattutto il Vangelo schiariscono qualsiasi dubbio e ci dicono che Gesù è vivo.
Chi porta nell’anima molte ferite causate da sofferenze, deve guardare le ferite di Gesù e lì mettere le proprie, per la loro guarigione.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

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