" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

25 gennaio 2012

LE CONVERSIONI


Il Beato Alano de la Rupe, i Padri Giovanni Dumont e Thomas, le cronache di San Domenico e altri autori, riportano un gran numero di conversioni eccezionali, ottenute per mezzo di questa mirabile devozione del Rosario: conversione di peccatori e peccatrici ritornati sulla via del bene dopo 20, 30 e anche 40 anni di vita disordinata, non essendo stata efficace nessuna cosa per farli ravvedere. Solo la recita del Rosario ottenne la conversione di innumerevoli persone di cattivo esempio. Dovunque, la recita del Rosario ha ottenuto conversioni, santificazioni di intere masse di popoli, trasformazioni di parrocchie.
“Caro Sacerdote - dice San Luigi Grignon -, se tu pratichi e predichi questa devozione ne saprai più della lettura di qualsiasi libro che tratta dell’argomento, e constaterai felicemente tu stesso l’effetto delle promesse che la Madonna fece a San Domenico, al Beato Alano e a quanti si adoperarono per far fiorire questa devozione a Lei tanto gradita poiché istruisce i cristiani sulle virtù di Suo Figlio e sulle Sue, dispone all’orazione mentale, all’imitazione di Cristo, alla frequenza dei Sacramenti, alla soda pratica delle virtù e delle opere buone, ed inoltre fa acquistare tante preziose indulgenze che la gente ignora solo perché i predicatori non ne parlano quasi mai, limitandosi tutt’al più ad un discorsetto alla moda sul Rosario. Discorsi che suscitano alle volte ammirazione, ma non istruiscono affatto”.
San Clemente Maria Hofbauer ripeteva con gioia:
“Tutte le volte che ho recitato il Rosario per un peccatore, ne ho ottenuto la conversione”.
L’esperienza dei Santi è chiara, loro hanno dato molta importanza al Rosario, lo hanno eletto come mezzo per ottenere dalla Madonna innumerevoli Grazie. Migliaia di persone andavano da Padre Pio e si convertivano, proprio perché il Santo otteneva fiumi di Grazie dalla Madonna, per la recita continua del Rosario.
L’Ave Maria è l’invocazione di salvezza del peccatore, che sa di potere trovare misericordia solamente presso il Cuore di Maria. Per quanto accanito ed incallito possa essere il peccatore, troverà sempre accogliente e misericordiosa la Madonna.
A volte, basta anche una sola Ave Maria ben detta, per ottenere la conversione di un peccatore.
Già agli inizi del 1700, San Luigi Maria di Montfort scriveva: “L’Ave Maria ben detta, secondo i Santi, è il nemico che mette in fuga il diavolo, è il martello che lo schiaccia, la santificazione e fecondità dell’anima, la gioia degli Angeli, la melodia dei predestinati, il Cantico del Nuovo Testamento, la Gloria della SS. Trinità, il piacere di Maria, un bacio casto e amoroso che Le si dà...”. San Giovanni Bosco insegnava ai fanciulli: “Il Rosario è una continuazione di Ave Maria, con le quali si possono battere, vincere, distruggere tutti i demoni dell’inferno”.
L’Ave Maria converte anche i più grandi peccatori, anche coloro che vivono costantemente in peccato mortale.
È difficile ma non impossibile la conversione di grandi peccatori, di coloro che vivono già come morti spiritualmente in questa vita. Ma la Madonna è Colei che fa risorgere i morti, che dona vita soprannaturale ed infonde potente spinta interiore per vincere ogni forma di peccato. Anche il più orribile e grandissimo.
Santa Brigida ricevette questa rivelazione: “Se uno vedesse la bruttezza d’un’anima in peccato mortale ne morirebbe di spavento”. L’anima brutta a causa del peccato, potrà diventare bellissima per l’intervento di Maria.
“Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio”
(Lc 1,37), quindi, è ugualmente possibile a Maria.
Il Rettore di una Parrocchia in Danimarca raccontava spesso, alla maggior Gloria di Dio e per la gioia della sua anima, d’aver sperimentato nella propria parrocchia tanti frutti della devozione del Rosario. Diceva:
“Avevo predicato su tutti i temi più urgenti e più utili, ma senza alcun profitto. Non vedevo nessun miglioramento nella mia parrocchia e allora mi decisi di predicare il Rosario: ne spiegavo l’eccellenza e la pratica. Ebbene: posso dichiarare che dopo aver fatto gustare questa devozione ai miei parrocchiani, in sei mesi ho visto un visibilissimo cambiamento. Veramente, questa preghiera è efficace e di unzione divina per toccare i cuori e per ispirare l’orrore al peccato e l’amore alla virtù”.
Sul letto di morte, Guglielmo Marconi
(+1938), il grande inventore della telegrafia senza fili, teneva tra le mani la Corona del Rosario. Così, colui che aveva scoperto i congegni per parlare a distanza, per collegare un estremo con l’altro della terra, alla fine sentì il bisogno di tenere tra le mani, ciò che collega la terra al Cielo.
Un altro scienziato di fama internazionale, Enrico Medi
(figlio spirituale di Padre Pio), ha scritto: “Non vi è nulla, dopo l’Eucaristia e le Sacre Scritture, che noi possiamo stringere fra le nostre mani, comprimere sul nostro cuore, che sia più dolce, soave e riposante, sicuro, sorgente di conforto, di serenità, di abbandono come il Rosario”.
Significativo questo racconto fatto dal Padre Pesce:
“Giovanni Carnevali, detto il Piccolo, valente pittore (1804-1876), dopo aver percorso molte contrade ed aver avuto la propria residenza prima a Cremona, poi a Milano, infine si stabilì a Bergamo. Insoddisfatto sempre di tutto, nel 1867 fu preso da nostalgia per il suo paese natio (Montegrino), nei pressi del Lago Maggiore. Così un bel giorno, da buon camminatore qual era, se ne partì a piedi e giunse a Montegrino verso le otto di sera.
Tutto era buio; ma egli passando per le strade riconobbe i luoghi più cari alla sua adolescenza. Ad un certo punto si trovò dinanzi a casa sua. Da una finestrella guardò nell’interno e vide che tutti i suoi stavano serenamente recitando il Santo Rosario. Fu così commosso per quella scena, che scoppiò in pianto: quella era la vera pace che egli aveva cercato invano, la vera fede che dava la forza per vivere ancora. Cadde in ginocchio. Quando il Rosario fu terminato, il pittore si alzò e, senza entrare e turbare i familiari con i suoi dolori, se ne tornò via sospirando.
Ma nel cuore s’era riaccesa la speranza della sua gioventù, la confidenza in Dio, l’amore alla Vergine, un grande desiderio di bontà e preghiera. Aveva scoperto il segreto della felicità: il Rosario! E se ne servì per il resto dei suoi giorni. Quando morì annegato a Caltaro sul Po, gli si rinvenne in tasca un Rosario, consumato dall’uso”.
Uno dei più grandi missionari del nostro tempo, Padre Paolo Manna del PIME, apostolo dell’unità dei cristiani, scriveva: “Offriamo preghiere a Dio per l’unione dei cristiani per le mani della Regina di tutti i cristiani. Le nostre preghiere, povere e indegne, non saranno rigettate se offerte al Signore dalla potentissima Madre Sua, che è anche Madre nostra”.
Se un tuo familiare, le persone che conosci, le persone che non conosci, o chi ha avuto contrasti con te, sono lontani da Gesù e dalla Madonna, non pregano e vivono come peccatori ostinati, ricorda che è possibile la loro conversione, la loro salvezza eterna: con il Santo Rosario. Quante Grazie di conversione si conoscono, quanti cuori induriti e infedeli hanno abbandonato peccati e vizi per inginocchiarsi dinanzi a Gesù Eucaristia chiedendo perdono ed invocando l’aiuto della Madonna!
Non disperare se qualcuno che conosci vive disordinatamente e continua a commettere molti peccati, perché con la recita del Rosario tutto puoi ottenere dalla Madonna. Abbi solo Fede, perché Gesù è fedele e la Madonna ha il potere di donare le Grazie a chi vuole, come vuole e quando vuole.
Sii pieno di fiducia verso la Madonna e Lei non ti lascerà deluso. Non è mai successo, che sia stata chiesta una Grazia veramente giusta e necessaria e la Madonna non abbia risposto con premura, affetto e disponibilità.
Se la tua preghiera è umile, devota, filiale, costante, riceverai quanto chiedi, subito o quando sarai diventato più umile e più spirituale.
Abbiamo una vera Mamma in Cielo, che vuole salvarci tutti, portandoci nel Cuore di Gesù, facendoci fare l’esperienza della rinascita spirituale nel Suo Cuore Immacolato.
La consacrazione al Cuore di Maria, accresce in te il fervore di fare quanto piace a Lei, perché in te vive ed opera il Suo Spirito. E Lei ti infonderà un grande amore per il Santo Rosario, una grande Fede, che porterà in te una fiducia illimitata nel Suo aiuto sicuro e potente.
Non dispererai più nelle tue difficoltà; non temerai nei momenti di abbattimento; non perderai fiducia quando tutto ti sembra essere contrario; non avrai risentimento se sarai avversato.
Perché nel tuo cuore ci sarà l’amore di Maria, la Sua pace e la Sua fiducia, e tutto assumerà una veste sincera e limpida, sarai sicuramente pieno di speranza dell’immancabile aiuto di Lei, che renderà possibile tutti i tuoi desideri umanamente impossibili e buoni per la tua santificazione.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

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