In questi giorni molti fatti inquietano e aprono squarci su vicende che già conoscevamo come pericolose, ma ci prospettano eventi più oscuri e dannosi per la Fede e l’economia familiare. Arriverà il momento in cui si aprirà il sipario per rappresentare la società civile e cattolica nella sua reale identità.
Inizio dall’aspetto meno inquietante ma che mette i brividi… Due quotidiani tra i più importanti d’Europa affermano che Monti sta commettendo un errore dietro l’altro e che continuando così metterà gli italiani in ginocchio. Questa era la notizia meno inquietante… ma continuo. Il Corriere della Sera che appoggiava Monti, scrive in prima pagina: “Monti la direzione è sbagliata, l’Italia ha bisogno di altro”, mentre il Financial Times londinese esce fuori dall’ambiguità e scrive: “Italia governata da burocrati che pensano solo all'Europa”.
Poi si viene a sapere che l’Italia è stata superata da India e Brasile e che la nostra industria va a fondo. C’è altro ancora. Sempre i più quotati quotidiani scrivono che il premier Monti lavorava per Moody's, cioè per il nemico e che dietro il ko dell'Italia che ha mandato via Berlusconi c’è proprio Mario Monti. Moody's Corporation è una società con base a New York che esegue ricerche finanziarie ed analisi sulle attività di imprese commerciali e statali. Una sua valutazione condiziona la finanza perché è chiamata a esprimere giudizi di redimibilità (un prestito che può essere rimborsato o riscattato).
Si può accusare Berlusconi ancora oggi delle sue fissazioni sessuali e spesso della sua spiritosaggine, ma non ci aveva venduto alle banche e non avrebbe permesso che gli italiani vivessero una situazione così crudele. Ma Berlusconi ha sciupato le occasioni per cambiare l’Italia, certamente non agevolato da alcuni che invece dell’Italia amano smisuratamente il proprio Io e gli spaghetti alla bolognese.
È una grande amarezza per le occasioni perdute negli ultimi 15 anni per cambiare l’Italia, sono stati sprecati i migliori tempi per trasformare molte cose che non vanno affatto bene, e non lo scrivo perché si trattava di Berlusconi, scriverei le stesse parole se si fosse trattato di altri politici di centro o di sinistra e di qualsiasi area politica intenzionati a salvare l’Italia con le adeguate riforme. Non mi interessa il nome, ma l’uomo che ama e vuole salvare con lealtà l’Italia. E che sia interessato sinceramente ai valori cristiani.
Ci sono anche le parole crude e preoccupanti di un quotidiano che dobbiamo leggere: «Secondo il rapporto steso dal Censis, il 75% degli europei ritiene che a Bruxelles la propria voce non conti nulla. In Italia le cose non vanno certo meglio: il 77% degli italiani è convinto di non avere sovranità neppure nel proprio Paese. Quello che viene denunciato dai più è un senso di impotenza sempre più marcato rispetto ai processi decisionali. Che sia il parlamento o l'eurogruppo, il premier o il capo dello Stato non importa. Gli italiani hanno sfiduciato la politica, anche quella fatta dai tecnici. Una sfiducia che sta contagiando qualsiasi istituzione. Dalle Camere alle banche, dalla finanza alle università. Insomma, si fa sempre più ampio il gap tra le opinioni della gente comune e le decisioni dei leader politici. Per centocinquant’anni siamo stati abituati all'idea che la sovranità sia nelle mani nello Stato e, quindi, nella politica che lo gestisce ai vari livelli, ma adesso la maggior parte degli italiani non riconosce più questa sovranità. Chi esercita, dunque, il potere reale? Milioni di italiani sostengono che siamo nelle mani dell’Unione europea, in quelle dei mercati finanziari internazionali e in quelle degli organismi sovranazionali. Avanza quindi il timore di un "grande fratello" che decide al posto della politica, che sovrasta le istituzioni nazionali e che rende impotenti il corpo elettorale. Insomma, cittadini senza sovranità. Da qui l'exploit dell'antipolitica e dei partiti antisistema».
A tutto questo si somma una dichiarazione di Monti fatta ieri: “Ho perso l'appoggio dei poteri forti”.Ma se loro lo hanno messo lì?
Poi c’è una situazione davvero inquietante ed arriva dalle dichiarazioni dell’ex presidente dello IOR, la banca vaticana, licenziato in modo maldestro e con una modalità poco cattolica, arrivando a pubblicare un documento diffamatorio contro lui, Ettore Gotti Tedeschi. Improvvisamente non è stato ritenuto più capace… Ma è uno dei più bravi banchieri italiani e per la stesura dell’enciclica “Caritas in veritate”, il Papa Benedetto XVI, in particolare per la sezione riguardante la crisi economica, si è avvalso della sua collaborazione.
Questo importante banchiere ed amico intimo del Papa ha confidato agli amici che temeva di essere ucciso proprio mentre lavorava all’interno del Vaticano. I giochi di potere per gestire l’immenso patrimonio economico sono molto pericolosi. Per questo aveva preparato -come polizza sulla vita- un memoriale sui segreti dello IOR. L’ex presidente della banca vaticana, dal settembre 2009 al maggio 2012, aveva consegnato un paio di esemplari del dossier agli amici più fidati, con una annotazione a voce: “Se mi ammazzano, qui dentro c’è la ragione della mia morte”. All’amico Giuseppe Orsi presidente di Finmeccanica aveva confidato di avere scoperto in Vaticano cose di cui aver paura. Ed è stato cacciato improvvisamente e senza una chiara motivazione.
Conoscere questi aspetti ci permette di capire meglio l’agonia che sta patendo la Chiesa e la posizione che dovremo assumere nei momenti di sconvolgimento dottrinale. Perché se Benedetto XVI pubblicamente ha detto che i Cardinali e i Vescovi si sbranano e si mordono a vicenda, arriverà il tempo della conoscenza pubblica di queste guerre intestine. E noi dovremo essere pronti per seguire il Vangelo storico di Gesù e non l’inganno di chi manovra contro Gesù e la Sua Chiesa.
Scrivo questo perché dobbiamo aiutare il Papato e la Chiesa; la conoscenza di questi fatti ci rende più attenti ed impegnati nella preghiera.
(padre Giulio Maria Scozzaro)
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