Oggi mi chiedo quale considerazione si ha dell’offerta da donare per aiutare e sostenere i bisogni della Chiesa. Ci sono stati e ci sono persone molto spirituali che hanno fatto donazioni consistenti per le opere cattoliche: pensiamo alle donazioni per le strutture che aiutano i poveri e i malati, per la costruzione di ospedali e scuole nei Paesi poveri, per il sostentamento di attività di apostolato cattolico.
Occorre avere raggiunto una buona maturità spirituale per desiderare la diffusione della buona stampa cattolica e donare contributi per sostenerla, rafforzarla, espanderla. Chi non ha raggiunto una Fede matura e forte non riesce a fare donazioni per favorire la diffusione del Vangelo, non può fare donazioni perché ancora troppo legato alle cose materiali e il denaro è una calamita che non puoi staccare se non è avvenuto il cambio di mentalità.
Non è la poca preghiera e la Messa domenicale a favorire la vera conversione, la nuova mentalità; occorre fare di più: lottare ogni giorno contro i propri vizi, le tentazioni e i seducenti inviti del mondo perverso. Diventa facile e si cerca questo cambiamento solo quando arriva una qualsiasi forma di sofferenza, o malattia, separazione, figli drogati o immorali, persecuzione, problematiche angoscianti.
Quando si incontra la sofferenza molte persone rientrano in sé e cominciano a vedere il mondo e la loro vita da un’altra angolazione. In molti casi si convertono sul serio ed anche aiutano come possono le opere di carità cristiane.
Chi non ha incontrato il Volto di Gesù, quindi non è passato per la seconda e vera conversione, si limita ad osservare da spettatore come vanno le attività o opere di carità all’interno della Chiesa, non si “sporca le mani”, non si inserisce perché non lo riguarda.
Pur considerandosi cattolico non si sente coinvolto, non vuole coinvolgersi nell’apostolato e in ciò che Gesù ci chiede di continuo: “Andate dunque e ammaestrate tutte le Nazioni” (Mt 28,19). Un invito rivolto a tutti i cristiani, una sollecitazione a parlare di Lui nei luoghi che frequentiamo e con le persone che conosciamo.
Ma fino a quando il cattolico non incontra direttamente o indirettamente una qualsiasi sofferenza, non accoglie questo invito.
Non ci fa caso, si considera giustificato dalle preghiere buone o meccaniche e dalla Messa, non avverte lo Spirito Santo in sé che spinge sempre verso la santificazione e la diffusione della Parola di Dio. Qualcuno potrà dire che non ne è capace, bene, allora aiuti e sostenga la buona stampa cattolica, quella che viene diffusa senza fini commerciali ma che è molto spirituale e cambia la vita dei peccatori. Chi ama veramente Gesù desidera quello che vuole Lui: la conversione dei peccatori.
Nei decenni passati abbiamo avuto Padre Tomaselli di Messina, Padre Santangelo di Adrano (Catania), ma ancora più indietro negli anni era molto attivo San Giovanni Bosco (1888) con la diffusione di libri e opuscoli; ancora più intraprendente fu San Massimiliano Maria Kolbe (1941) in Polonia con la stampa di milioni di riviste sull’Immacolata Concezione.
Parlando di questi 4 Sacerdoti, oltre la profonda spiritualità, li accumunava anche l’estrema scarsezza di denaro e per proseguire la stampa cattolica si rivolgevano ai benefattori.
Senza l’intervento di Dio nessun cristiano spontaneamente elargisce donazioni per aiutare la stampa cattolica. Il cristiano non ne sente la necessità, non comprende l’enorme importanza della donazione che sicuramente rallegra Gesù e la Madonna perché permette di diffondere ovunque buoni libri e opuscoli e di riempire il mondo di stampa cattolica e santa.
Quando qualcuno avverte nel proprio cuore il desiderio della donazione di denaro per sostenere la stampa cattolica, in quel momento sta intervenendo la Madonna.
I diavoli infondono pensieri contrari alle donazioni di denaro per la stampa cattolica, infondono indifferenza e distacco, sono proprio i diavoli a proibire a moltissimi cattolici il compimento di buone opere. Con le buone opere si espiano molti peccati e si partecipa all’apostolato benedetto da Gesù e richiesto continuamente dalla Madonna.
I diavoli tremano quando si diffondono libri e opuscoli che seguono la sana dottrina della Chiesa, che trasmettono amore e determinazione per cambiare mentalità e vita. Perché i libri e gli opuscoli possono suscitare facilmente molte conversioni.
Non è sufficiente la preghiera e la Messa , occorrono le buone opere per capire fino a che punto si è convertiti, soprattutto si consideri il distacco dai beni, anche del superfluo, come può essere una donazione per diffondere le parole di Gesù e della Madonna.
Ognuno di voi può fare qualcosa con una donazione nella nuova evangelizzazione e per portare ovunque le parole della Madonna dette a Lourdes, Fatima, Medjugorje, attraverso libri e opuscoli che si diffondono senza fini di lucro e a costi minimi.
Nella Chiesa sono molte le organizzazioni, le parrocchie, le comunità, che chiedono offerte e donazioni. Alle volte sono richieste poco motivate o marginali, sono sempre buoni gli aiuti ai poveri e ai malati, la diffusione della buona stampa è molto importante per cambiare la società, occorre parlare di Gesù o dare un opuscolo a ogni persona, siamo chiamati ad un apostolato urgente con la parola o se non possiamo muoverci troppo, con buoni libri cattolici. Ecco il motivo della donazione: aiutando con le donazioni la stampa cattolica, si partecipa al grande apostolato pur rimanendo a casa propria a causa di sofferenze o impegni.
Sono i libri e gli opuscoli che circolano grazie alle vostre donazioni a continuare la vostra preghiera, perché fare donazioni per diffondere la Parola del Vangelo è un immenso atto di amore a Gesù.
I Santi chiedevano aiuti senza tanti giri di parole; chiedevano anche grandi offerte ai benefattori e le ottenevano: Padre Pio chiedeva a tutti i figli spirituali grandi donazioni per la costruzione dell’ospedale.
San Massimiliano Maria Kolbe aveva grandi debiti e doveva al più presto pagare una somma paragonabile a 100mila euro di oggi. Non c’era denaro nella cassa e i frati erano in difficoltà anche con il cibo, allora il Santo andò davanti l’altare della Madonna e si inginocchiò, chiese alla Madre di Dio di intervenire perché il mancato pagamento avrebbe bloccato tutto. Si alzò e trovò sull’altare una busta con la somma che gli occorreva, pari a circa 100mila euro. Questo fatto è riportato nel processo di canonizzazione e Papa Giovanni Paolo II lo ha ricordato in una circostanza.
Anche San Giovanni Bosco chiedeva molte offerte ai benefattori per provvedere alle spese dell’oratorio con centinaia di ragazzi e per la stampa dei suoi opuscoli.
Ognuno di voi esamini la propria disponibilità a partecipare a questo apostolato di evangelizzazione.... attiviamoci con urgenza per far conoscere ovunque Gesù e Maria. Non aspettate i tempi della sofferenza per aprire il cuore; aiutate Gesù e la Madonna a salvare le anime adesso e la vostra carità sarà maggiormente ricompensata.
(padre Giulio Maria Scozzaro)
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