" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

20 agosto 2012

IL PERDONO CRISTIANO


Quando si parla di perdono anche molti cristiani si irrigidiscono e non vogliono accogliere questo gesto di riconciliazione. In molti casi veramente c’è da rabbrividire quando si sentono storie di odio e di vendette, con sofferenze patite da persone che diventano vittime davanti a Gesù. Per tutto il male ricevuto da familiari, parenti, amici e nemici, ci sono persone che continuano a versare lacrime di sangue…
Gesù ci invita però al perdono almeno del cuore; anche se non si incontrano più questi carnefici, occorre perdonarli nel proprio cuore e desiderare tutto il bene possibile per loro. E spesso è preferibile non incontrare chi ci odia per evitare ulteriore male a quello già ricevuto. Invece occorre dare la massima disponibilità all’incontro con familiari e parenti se mostrano vero pentimento e chiedono perdono per il male arrecato.
È facile pretendere il perdono dagli altri e non mostrarlo mai quando si commettono errori anche gravi!
Il perdono cristiano è un momento di grande gioia interiore e di pace impareggiabile per chi lo concede a quanti hanno causato sofferenze. Persone che non meritano alcun perdono quando ci vedono disponibili ad abbracciarli e a mostrare di avere dimenticato ogni ingiustizia e diffamazione, rimangono sbigottiti e credono che noi veramente abbiamo incontrato il Signore Gesù.
Il cristiano è colui che sempre ama, perdona e prega per tutti!
Non è un perdono come lo intende il mondo pagano, non si tratta solamente di sorvolare sul male che una persona ci ha procurato, perché questo può avvenire per interessi personali o per vantaggi affettivi.
Anche un pagano/ateo può dimenticare il male subito da un familiare o da un parente, ma è un perdono carnale, passionale, opportunistico. Due persone atee che si stimavano e si riconciliano dopo un litigio, lo fanno per egoismo affettivo, decidono di dimenticare l’incomprensione o quanto avvenuto anche se si è trattato di qualcosa di grave. Non c’è amore in questa dimenticanza, non c’è quel perdono interiore e gioioso che desidera il bene dell’altro, c’è solo il vantaggio egoistico di ritornare a divertirsi tra di loro.
Il perdono cristiano è un’altra cosa: è interiore, sincero, gioioso, altruistico, pieno di bontà e disponibilità. Questo perdono il cristiano lo deve concedere sempre, a tutti, incondizionatamente, con amore, dimenticando i contrasti e le parole fuori luogo, pregando soprattutto per la persona che ha causato molte sofferenze con le sue cattiverie o con altri attacchi maliziosi.
Noi cristiani siamo chiamati a perdonare sempre, quantomeno nel nostro cuore, e a pregare per quanti ci hanno arrecato sofferenze.
Gesù chiede ad ognuno di noi di vivere con una mentalità nuova, non più quella del mondo, non più quella dell’occhio per occhio, ci chiede di vedere in tutte le persone che conosciamo ed incontriamo, fratelli e sorelle, perché tutti siamo figli di Dio. E se ci calpestano e ci diffamano, continuiamo a perdonare, perché solo chi perdona è grande nello spirito e dimostra di avere incontrare veramente Gesù Cristo.
La persona offesa deve essere la prima a rendersi disponibile a perdonare i suoi diffamatori, soprattutto se sono familiari e persone che condividono qualcosa. Ma tutti meritano il perdono come tutti noi veniamo perdonati continuamente da Gesù. Quando il confessore alza la mano per assolvere, in quel momento è Gesù che perdona, il Sacerdote dice al posto del Signore: “Io ti assolvo dai tuoi peccati, nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
Gesù perdona tutti i peccati che umilmente si confessano, tranne la bestemmia contro lo Spirito Santo.
Bisogna chiarire due cose: il peccato della bestemmia può essere perdonato, ma la bestemmia contro lo Spirito Santo non può essere perdonata. Separiamo la bestemmia come tale e l’atteggiamento peccaminoso che è un oltraggio allo Spirito Santo.
“La bestemmia contro lo Spirito Santo non sarà perdonata”: si spiega che con molta difficoltà si otterrà il perdono, non per mancanza di amore o di potenza di Dio (è dogma di Fede che la Chiesa può rimettere tutti i peccati senza alcuna eccezione) ma per la chiusura all’azione della Grazia da parte di chi commette i peccati.
Non è Gesù a rifiutare il perdono, è il peccatore incorreggibile a rifiutare il perdono.
La maggior parte senza pensarci -tanto è ottenebrato l’intelletto-, non ha alcun desiderio di chiedere perdono a Gesù. E questo succede anche a tutti coloro che pur pregando (!?), hanno una condotta di vita spregiudicata e insensibili alle cose di Dio. Non si tratta del classico peccatore come lo intendiamo, che può, senza limiti e alcun problema, convertirsi, confessarsi e cominciare una vita santa.
Riguarda chi riconosce che determinate opere sono di Gesù e nella sua follia le attribuisce al diavolo. Perché non è interessato a Gesù né alla vita di Grazia. Succede anche a Sacerdoti e Vescovi. Nessuno è escluso.
Quindi, la bestemmia contro lo Spirito Santo è quella di coloro, che chiudono gli occhi davanti alle opere di Dio, e respingono ostinatamente le Sue opere, addirittura attribuendole al diavolo, identificando così lo Spirito Santo con lo spirito maligno, come facevano i farisei.
Vediamo i sei peccati contro lo Spirito Santo indicati dal Catechismo: 1) l’impugnazione della verità conosciuta; 2) l’invidia della Grazia altrui; 3) la disperazione della salvezza; 4) la presunzione di salvarsi senza merito; 5) l’ostinazione nel peccato; 6) l’impenitenza finale.
Si tratta di ostinazione nel peccato, e viene commessa sapendo di andare contro Dio; è un’irriverenza ribelle, arrecando umiliazione intenzionale alle cose legate a Dio, sapendo quindi con precisione a chi dichiara guerra: Gesù Cristo.
Una malattia viene dichiarata insanabile quando l’ammalato rifiuta la medicina, allo stesso modo c’è una specie di peccato che non si rimette né si perdona, perché il peccatore rifugge dalla Grazia di Dio, che è il rimedio suo proprio. Rifugge perché rifiuta la Grazia, non ha alcuna capacità di andare verso Dio perché ripieno di spirito demoniaco che lo ha reso per sua colpevolezza, come un demonio incarnato. Potrà mai chiedere perdono a Dio?
Addirittura avversa la Grazia di Dio, la combatte nelle persone oneste, la vuole eliminare dal mondo.
Questa è la bestemmia contro lo Spirito Santo e non può essere perdonata, perché il peccatore non riuscirà più a tornare indietro.
 Perché molti cristiani non vogliono perdonare quelli che hanno commesso cattiverie verso loro? Perdonare non comporta necessariamente mangiare insieme o festeggiare insieme qualcosa, il perdono almeno del cuore è quello indispensabile per non nutrire odio verso nessuno ed amare chi ci ha fatto soffrire.
Chi vuole essere perdonato da Dio deve principalmente perdonare tutte le persone con cui ha avuto problemi.
È vero che difficilmente si ritornerà come prima, ma noi come cristiani avremo mostrato l’Amore di Gesù e il Suo Vangelo.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

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