Il cammino spirituale sembra faticoso a coloro che sono ancora legati affettivamente alle cose del mondo, mentre coloro che usano le cose del mondo senza idolatrarle riescono a proseguire un cammino che sicuramente ci deve impegnare ma è l’unico cammino della vera pace, gioia, speranza, amore, verità, giustizia, onestà, affabilità.
Il nostro cammino spirituale o di santità si compone di innumerevoli gesti giornalieri coerenti con il Vangelo che seguiamo.
Molti cristiani si illudono di conoscere bene Gesù e di fare tutto quello che Lui chiede, ma è solamente un inganno della mente, un inganno dei sensi, almeno per coloro che si limitano a compiere alcune azioni esteriori, come la Messa e le preghiere vocali aride e meccaniche, senza alcuna vera partecipazione interiore, senza un vero e forte segnale di volontà di cambiamento. Senza Gesù nella propria vita non sarà mai possibile per nessuno riuscire a trovare l’equilibrio e la quiete dei sensi.
Chi dice di conoscere Gesù deve vivere i Suoi insegnamenti. Dalle opere che compie una persona, dalla sua inclinazione al giudizio, alla cattiveria o all’amore e all’onestà, si conosce infallibilmente il suo cuore. Gesù lo ha detto: “Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!” (Mt 15,11).
Nessuno può conoscere né giudicare il motivo della ricerca di Gesù sia da parte dei Sacerdoti sia da parte dei laici, ma è doveroso e onesto chiederci perché cerchiamo Gesù la domenica o nelle preghiere giornaliere. Prima chiediamoci se Lo cerchiamo sinceramente oppure se si celebra o si partecipa alla Messa per abitudine, poi chiediamoci cosa cerchiamo da Gesù e cosa siamo disposti a donargli.
La vera Fede non si vive con le parole ma con i fatti, con le vere opere. Non si può amare Gesù se il cuore cerca ricchezze o idoli!
Cerchiamo allora di migliorarci, ognuno con i suoi tempi e con la sua determinazione. Gesù è paziente e ci ama così come siamo, ma… noi dobbiamo fare qualcosa ogni giorno per avvicinarci a Lui, un atto di virtù, un rinnegamento volontario, un silenzio quando si vuole parlare molto…
(padre Giulio Maria Scozzaro)
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