" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

29 agosto 2010

L'ASSICURAZIONE

C'era una volta un brav'uomo che si chiamava Romoletto e che abitava in una villetta sulle rive del Tevere. Un mattino di primavera, Romoletto si accorse che l'acqua del fiume lambiva la porta di casa. Aveva piovuto molto e il Tevere era gonfio di acqua gialla e minacciosa.
La radio lo spaventò un po':
"Tutti coloro che abitano nelle vicinanze del Tevere devono lasciare le loro abitazioni: sta per arrivare una piena del fiume", ripeteva il Giornale Radio.
Romoletto era molto pio e aveva una grande fiducia nel Signore. Così si inginocchiò e cominciò a pregare.
"Signore, salvami!".
In quel momento sentì una voce proveniente dall'alto.
"Non avere paura, Romoletto! Ci penso io a te!". Era la voce del Signore.
Romoletto, pieno di gioia, si rialzò e cominciò a sbrigare le faccende quotidiane, come se niente fosse. Alle undici l'acqua del fiume gli arrivò alle spalle e Romoletto si rifugiò al piano superiore. Passò una lancia dei pompieri. Uno di essi lo vide e gridò: "Presto, venga via con noi! E pericoloso rimanere!".
"No. Ho un'assicurazione superiore!",
rispose Romoletto, indicando il cielo.
Alle quindici, l'acqua era più alta del letto e Romoletto si rifugiò in soffitta. Passò una barca della Protezione Civile e una voce gridò: "Venga via subito! L'acqua salirà ancora!".
Romoletto rifiutò ostinatamente: "Ho un protettore, io!", rispondeva.
Alle diciassette e un quarto l'acqua era più alta delle grondaie e Romoletto san sui tetto. Passò un gommone della Croce Rossa che cercava gli ultimi da salvare. Invano cercarono di portar via Romoletto. Lui si attaccò al camino come il caprifoglio ad un albero. "Non ne ho bisogno. Ho chi mi salva, io!".
L'acqua continuò a salire e alle diciotto meno dieci Romoletto annegò.
Appena si ritrovò in Paradiso, Romoletto andò su tutte le furie. Si presentò dal Signore e protestò: "Hai detto che pensavi a me? E invece sono bell'e morto!".
Il Signore lo fissò con il suo sguardo pieno di bontà.
"Ma io ho pensato a te, Romoletto. Tre barche ti ho mandato!".

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