Oggi molti cristiani non hanno ancora compreso che è importante amare Dio con tutto il cuore e vivere nell’onestà o giustizia per considerarsi seguaci autentici. Non serve a nulla la pratica esteriore, quella compiuta fisicamente mentre il cuore e gli interessi sono altrove.
Non ha senso professare esteriormente una fede che non si possiede più e interiormente pensare e poi agire in opposizione al Vangelo.
Dio ci premia quando viviamo nell’umiltà; la ricerca di primeggiare manifesta invece molta impulsività e superficialità.
Chi medita il Vangelo ogni giorno e si sforza di metterlo in pratica, nel tempo si ritroverà virtù forgiate quasi senza rendersene conto, ed è questo il segno che quel credente compie un buon cammino spirituale. Arriva anche ad accettare con serena sopportazione avversità, diffamazioni, cattiverie, senza pensare mai alla vendetta.
(padre Giulio Maria Scozzaro)
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