" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

14 marzo 2012

NON ANDARE VIA, SIGNORE

Signore, se la porta del mio cuore
dovesse restare chiusa un giorno,
abbattila ed entra,
non andare via.
Se le corde del mio cuore
non dovessero cantare
il Tuo Nome un giorno,
Ti prego aspetta,
non andare via.
Se non dovessi svegliarmi
al Tuo richiamo un giorno,
svegliami con la Tua pena...
non andare via.
Se un altro sul Tuo trono
io dovessi porre un giorno,
Tu, mio Signore,
non andare via.

(Rabindranath Tagore)

LA PREGHIERA DELLE 5 DITA

Il pollice è il dito più vicino a noi.

Iniziamo a pregare per quelli che ci sono più vicini.

Sono i più facili da ricordare.

Pregare per coloro che amiamo è molto bello.

L’indice è il dito che puntiamo.

Preghiamo per coloro che insegnano,

che guidano, che guariscono:

insegnanti, medici, religiosi.

Hanno bisogno di sostegno e saggezza

per guidare gli altri sulla via giusta.

Il medio è il dito più lungo.

Ci ricorda i nostri responsabili.

Preghiamo per i responsabili del nostro paese,

coloro che si occupano di noi nella vita quotidiana,

i responsabili delle nostre comunità.

Sono coloro che ci guidano,

hanno bisogno di essere guidati da Dio.

L’anulare è il dito dell’alleanza,

e allo stesso tempo il più debole,

come potrebbe dimostrarci un insegnante di piano.

Per questo preghiamo per i deboli, i sofferenti,

per coloro che vivono nella miseria.

Hanno bisogno delle nostre preghiere giorno e notte.

Il mignolo è il dito più piccolo,

occorre farsi piccoli nella relazione con Dio.

Questo dito ci ricorda di pregare per noi stessi.

Dopo aver pregato per tutti gli altri,

è venuto il gran momento di pregare per noi stessi con tutto il cuore.

IL TERMOSIFONE CHIUSO

C’era una volta uno strano termosifone. Era sempre freddo, anche durante l’inverno. Il fatto di non aver mai funzionato non gli permetteva di capire il senso del suo stare lì attaccato alla parete di un ufficio tra l’indifferenza di tutti gli impiegati che vi lavoravano. Infatti, vi erano nello stesso stabile anche altri termosifoni che funzionavano bene; per tale motivo gli impiegati preferivano radunarsi accanto a questi, nei momenti di pausa, per riscaldarsi e chiacchierare un po’. Tuttavia, lo strano termosifone non aveva mai capito il perché la gente non si accostasse a lui. Eppure esteriormente era uguale agli altri, non aveva né pezzi in più, né pezzi in meno. Lo strano termosifone non sapeva di non aver mai funzionato.
Un giorno, da lontano, vide un uomo simpatico che si fermava davanti ad ogni termosifone per la manutenzione e, dopo aver fatto una piccola chiacchierata col termosifone ed aver aggiustato ciò che non andava, passava a quello successivo.
Così, dopo tutti gli altri, arrivò finalmente il suo turno. L’uomo dopo aver esaminato la situazione disse al termosifone: “Sei freddo e non hai mai funzionato perché sei chiuso. C’è una caldaia che invia acqua calda a tutti i termosifoni, anche a quelli che, come te, sono chiusi; perciò basterà aprirti e anche tu sarai attraversato da quest’acqua e darai calore”. Dopo aver detto ciò, l’uomo aprì il termosifone con degli arnesi e di colpo il termosifone iniziò a sentire l’acqua calda che gli inviava la caldaia. Il termosifone fu molto contento perché finalmente tanta gente si accostava a lui per riscaldarsi. Il termosifone aveva scoperto un modo nuovo di vivere che non aveva mai sperimentato prima di allora.
Spesso anche noi siamo come questo termosifone. Il Signore dona il Suo Amore e la Sua Grazia ad ogni uomo, ma fin quando resteremo chiusi a Lui non sperimenteremo mai il vero significato della vita e cosa significa “servire”. Se ci apriremo al Signore molti si accosteranno a noi per ricevere il Suo calore.

I FRUTTI SAPORITI DELL'ANIMA MORTIFICATA

Ecco i frutti saporiti dell'anima mortificata: comprensione e transigenza per le miserie altrui; intransigenza per le proprie. (Cammino 198)

Penitenza è trattare sempre con la massima carità il prossimo, a cominciare dai tuoi cari. È prendersi cura con la massima delicatezza di coloro che sono sofferenti, malati, afflitti. È rispondere pazientemente alle persone noiose e importune. È interrompere o modificare i nostri programmi quando le circostanze — gli interessi buoni e giusti degli altri, soprattutto — lo richiedono.

La penitenza consiste nel sopportare con buonumore le mille piccole contrarietà della giornata; nel non interrompere la tua occupazione anche se, in qualche momento, viene meno lo slancio con cui l'avevi incominciata; nel mangiare volentieri ciò che viene servito, senza importunare con capricci. (Amici di Dio, 138)

DIO CI STA VICINO CONTINUAMENTE

Bisogna convincersi che Dio ci sta vicino continuamente. Viviamo come se il Signore fosse lassù, lontano, dove brillano le stelle, e non pensiamo che è sempre anche al nostro fianco. E lo è come un Padre amoroso — vuol bene a ciascuno di noi più di quanto tutte le madri del mondo possano voler bene ai loro figli — per aiutare, ispirare, benedire... e perdonare. (Cammino, 267)

Cerca riposo nella filiazione divina. Dio è un Padre pieno di tenerezza, di infinito amore. Chiamalo Padre molte volte al giorno e diGli — da solo a solo, nel tuo cuore — che Lo ami, che Lo adori, che senti l'orgoglio — che ti riempie di forza — di essere Suo figlio. Vivrai così un autentico programma di vita interiore che ha come perno quelle norme di pietà con Dio — poche, ripeto, ma costanti —, che ti permetteranno di acquistare i sentimenti e le maniere di un buon figlio.

Devo ancora metterti in guardia contro il pericolo dell'assuefazione — vera tomba della pietà —, che si presenta di frequente mascherata dall'ambizione di realizzare o intraprendere gesta importanti, mentre si trascura per comodità il dovere quotidiano. Quando avverti questa tentazione, mettiti sinceramente alla presenza del Signore: pensa se il tedio di dover lottare sempre sullo stesso punto non dipende dal fatto di non avere cercato Dio; guarda se è venuta meno — per mancanza di generosità, di spirito di sacrificio — la perseveranza fedele nel lavoro. In questa situazione, le norme di pietà, le piccole mortificazioni, l'attività apostolica che non ottiene frutto immediato, ci appaiono tremendamente sterili. Siamo vuoti e forse cominciamo a sognare nuovi progetti, per far tacere la voce del nostro Padre del Cielo, che reclama lealtà totale. E, con l'anima ossessionata dalle cose grandi, lasciamo da parte la realtà più sicura, il cammino che senza dubbio ci conduce direttamente alla santità: segno certo che abbiamo perso la prospettiva soprannaturale, che è venuta meno la convinzione di essere bambini piccini, come pure la persuasione che nostro Padre opererebbe in noi meraviglie, se ricominciassimo con umiltà. (Amici di Dio, 150)

AMATE VERAMENTE GESU' E MARIA?

Se volete misurare il vostro amore verso Gesù e la Madonna e il vostro interesse verso la Fede, controllate la vostra reazione quando in qualche programma televisivo affermano parole contro Dio (anche indirettamente…) o esaltano la vita immorale e l’ateismo.

Se cambiate canale o disapprovate affermandolo ai presenti, siete veri seguaci di Gesù, altrimenti…

Non si può seguire un personaggio che ci risulta simpatico ma che attenta alla nostra Fede, bestemmia allusivamente Dio con affermazioni opposte al Suo Vangelo, insegna una vita dissoluta come sarà anche la sua vita viziosa ed insignificante. Un cattolico non può avere come modelli, personaggi privi di morale e immersi in una vita inutile e depravata.

C’è una enorme incoerenza nel cattolico che và a Messa e segue personaggi famosi senza morale!

13 marzo 2012

MA, NELLA CONFESSIONE, DIO PERDONA I MIEI PECCATI?

Bella domanda, veramente! Quante volte da Gesù si riceve, nella Confessione, il perdono di peccati abominevoli e poi.... non si è in grado di perdonare gli errori degli altri!

Ma per perdonare almeno con il cuore gli altri occorre l’Amore di Gesù, l’azione dello Spirito Santo.

Molti cristiani, oggi, agiscono così: ricevono un perdono immenso da Gesù nella Confessione, ma si rifiutano di perdonare altri piccoli errori dei loro conoscenti. Non si tratta di avere un cuore piccolo, no;si tratta di avere un cuore chiuso all’Amore di Dio, incapace di donare qualcosa di buono agli altri perché non ce l’ha. E l’assoluzione ricevuta nella Confessione?

Se l’uomo non cancella il debito (errori) degli altri neanche Gesù cancella il suo debito!

Non serve praticamente a nulla confessarsi senza prima decidersi di non ripetere gli stessi peccati; è indispensabile il proposito di non ripeterli; poi, se si pecca per debolezza è un altro discorso. La differenza sta nella volontà di non commetterli più e nel mancato perdono verso gli altri. Chi esprime anche nel suo cuore la decisione di perdonare gli altri, compie un grande passo spirituale.

Perché Gesù ci perdona se noi prima perdoniamo gli altri!

12 marzo 2012

LA LOGICA DEL VANGELO

"Pregare non significa macinare 'Ave Maria' e poi essere lontani dalla Legge del Signore; non è fare una doppia vita; fare delle scelte comode.
Pregare significa soprattutto aderire alla Volontà di Dio; entrare nella logica del Vangelo che è la logica della povertà, la logica dell' accoglienza, la logica del servizio, la logica della fiducia, la logica della speranza." (Riboldi)

SOLO DIO AMA GRATUITAMENTE

La bellezza e la profondità della vita di fede è proprio questa: sapere che accanto a me c'è Qualcuno che mi sostiene e mi incoraggia, lo fa in forma gratuita… solo perché mi ama.

DIO PERDONA SEMPRE!

Ed è bene ricordare che il debito contratto con Lui è infinitamente più grande di quello che gli altri possono aver contratto con noi.

10 marzo 2012

MA GESU' E' MORTO O VIVO?

“Ma Gesù è morto o vivo?”, chiese la piccola Lucia alla nonna.
A dire il vero, era un po’ che le frullava in testa questa domanda, il parroco era arrivato alla scuola materna e aveva spiegato a lungo che Gesù era stato crocifisso e sepolto.

La nonna capì molto bene la domanda della sua nipotina, andò ad aprire il Vangelo, le lesse alcuni fatti: le donne erano andate al sepolcro il mattino dopo il sabato e avevano trovato il sepolcro vuoto! E proprio lì stava un angelo ad annunciare che Gesù era vivo! E’ risorto, è glorificato dal Padre che non L’ha lasciato nella tomba!
E Lucia era piena di gioia.

Qualche giorno dopo, la nonna si recò con Lucia alla messa domenicale.
C’era in mezzo all’altare un prete e tra i banchi poca gente, un po’ triste e un po’ annoiata.
Anche le canzoni che una donna dal primo banco intonava erano basse, lente, cantate da pochi e senza convinzione.
Allora Lucia, dopo essersi guardata ben bene in giro, disse alla nonna:
“Ma loro lo sanno che Gesù è risorto?”.

LA MATITA DI DIO

Io sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient'altro.
È Lui che pensa. È Lui che scrive.
La matita non ha nulla a che fare con tutto questo.
La matita deve solo poter essere usata.
(Madre Teresa di Calcutta)

NOSTALGIA DI AMARE

L'altro guarirà non perché gli hai detto il suo errore, ma perché mentre parlavi ha sentito il tuo amore e gli è venuta nostalgia anche a lui di amare. (Oreste Benzi)

LA PENITENZA...

... è una tavola di salvezza che Gesù ci porge nel mare di questa vita.
Afferriamoci ad essa!
(Beata Elisabetta della Trinità)

10 MARZO 2012: INIZIO DELLA NOVENA A SAN GIUSEPPE

Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

1. O S. Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinché m'implori la grazia, per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te. E' vero che i presenti dispiaceri e le amarezze che sono forse il giusto castigo dei miei peccati. Riconoscendomi colpevole, dovrò per questo perdere la speranza di essere aiutato dal Signore? "Ah! No!" - mi risponde la tua grande devota Santa Teresa – "No certo, o poveri peccatori. Rivolgetevi in qualunque bisogno, per grave che sia, alla efficace intercessione dei Patriarca S. Giuseppe; andate con vera fede da Lui e resterete certamente esauditi nelle vostre domande". Con tanta fiducia, mi presento, quindi, davanti a Te e imploro misericordia e pietà. Deh!, per quanto puoi, o San Giuseppe prestami soccorso nelle mie tribolazioni. Supplisci alla mia mancanza e, potente come sei, fa che, ottenuta per la tua pia intercessione la grazia che imploro, possa ritornare al tuo altare per renderti l'omaggio della mia riconoscenza.

Padre Nostro – Ave Maria – Gloria

2. Non dimenticare, o misericordioso S. Giuseppe, che nessuna persona al mondo, per grande peccatrice che, fosse, è ricorsa a te, rimanendo delusa nella fede e nella speranza in te riposte. Quante grazie e favori hai ottenuto agli afflitti! Ammalati, oppressi, calunniati, traditi, abbandonati, ricorrendo alla tua protezione sono stati esauditi. Deh! non permettere, o gran Santo che io abbia ad essere il solo, fra tanti, a rimanere privo dei tuo conforto. Mostrati buono e generoso anche verso di me, ed io, ringraziandoti, esalterò in te la bontà e la misericordia dei Signore.

Padre Nostro – Ave Maria – Gloria

3. O eccelso Capo della Sacra Famiglia, io ti venero profondamente e di cuore t'invoco. Agli afflitti, che ti hanno pregato prima di me, hai concesso conforto e pace, grazie e favori. Degnati quindi di consolare anche l'animo mio addolorato, che non trova riposo in mezzo alle ingiustizie da cui è oppresso. Tu, o sapientissimo Santo, vedi in Dio tutti i miei bisogni prima ancora che io te li esponga con la mia preghiera. Tu dunque sai benissimo quanto mi è necessaria la grazia che ti domando. Nessun cuore umano mi può consolare; da te spero d'essere confortato, date, o glorioso Santo. Se mi concedi la grazia che con tanta insistenza io domando, prometto di diffondere la devozione verso di te, di aiutare e sostenere le opere che, nel tuo nome, sorgono a sollievo di tanti infelici e dei poveri morenti. O. S. Giuseppe, consolatore degli afflitti, abbi pietà dei mio dolore!

Padre Nostro – Ave Maria – Gloria

9 marzo 2012

GESU' A SANTA FAUSTINA KOWALSKA

“Vedi bene quel che sei da te stessa, ma non ti spaventare: se ti rivelassi tutta la tua miseria moriresti dallo spavento. È però bene che tu sappia quello che sei.
Proprio perché sei una così grande miseria, Io ti ho rivelato l’infinito oceano della Mia Misericordia. Io cerco e bramo anime come te, ma ne trovo così poche!
La tua grande fiducia in Me, Mi costringe a concederti continuamente Grazie. Tu hai grandi e inimmaginabili diritti sul Mio Cuore, perché sei una figliola di totale fiducia.
Tu non sopporteresti la grandezza del Mio Amore per te, se te lo svelassi qui sulla terra in tutta la sua pienezza! Talvolta per te sollevo un pochino il velo, però sappi che ciò è solo una Mia Grazia eccezionale. Il Mio Amore e la Mia Misericordia non conoscono limiti”.
“Sappi, figlia Mia, che per riguardo a te, concedo le Mie Grazie a molte altre anime. Però tu dovresti ringraziarMi, perché loro non Mi ringraziano… ed allora Io, per la tua riconoscenza, continuerò a benedirli”.
“Le Grazie che ti concedo non sono soltanto per te, ma anche per un gran numero di anime… Nel tuo cuore ho messo la Mia stabile dimora, nonostante la grande miseria che tu sei. Io mi unisco a te, prendo la tua miseria e, in cambio, ti dono la Mia Misericordia!
In ogni anima compio l’opera della Mia Misericordia; e quanto più grande è il peccatore, tanto maggiore diritto ha alla Mia Misericordia! Tutto ciò che Io faccio porta il sigillo della Mia Misericordia. Chi confida nella Mia Misericordia non perirà, poiché tutti i suoi problemi sono Miei ed i suoi nemici s’infrangeranno ai piedi del Mio sgabello” (Salmo 110,1).
“Figlia Mia, se per mezzo tuo esigo dagli uomini il culto della Mia Misericordia, tu per prima devi distinguerti per la fiducia nella Mia Misericordia. Esigo da te le opere di Misericordia, che devono scaturire dall’amore per Me. Devi manifestare al prossimo la misericordia sempre e dappertutto; non dovrai mai ritirarti, né rifiutarti, né scusarti.
Ti insegno tre modi di usare misericordia verso il tuo prossimo: il primo è l’azione, il secondo è la parola, il terzo è la preghiera… In questo modo l’anima loda e rende onore alla Mia Misericordia.
Sì, la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia. Ma sono necessarie anche le opere buone ed il culto esterno della Mia Misericordia con la solenne celebrazione di questa Festa e la venerazione dell’Immagine che è stata dipinta. Attraverso questa Immagine concederò alle anime molte Grazie; essa deve ricordare alle anime ciò che la Mia Misericordia esige da loro, perché anche la fede più forte, senza le opere, non serve a nulla”.

LA TUA VITA NELLA NOSTRA VITA

Signore, insegnaci a tacere per ascoltarTi; a vivere alla Tua presenza per amarTi; insegnaci a pregare e a nutrirci di Eucaristia, Sorgente di carità e Seme di risurrezione perchè la Tua Vita passi nella nostra vita e in quella dei fratelli.

8 marzo 2012

LA FESTA DELL'8 MARZO NELLA MENTALITA' CRISTIANA CATTOLICA

Questo giorno è dedicato alla donna, è la festa della donna, mi domando se tutti gli altri giorni dell’anno non lo siano. Perché oggi si festeggia la donna, quando in realtà ogni giorno dell’anno è anche la festa della donna? Della donna e dell’uomo; non si preoccupino gli uomini, non sono esclusi dalla parità che ha stabilito Dio.
È vero che la donna viene da mortificazioni sociali pesanti, la stessa cultura ebraica emarginava la donna per non parlare dei musulmani che la considerano attualmente niente più che un semplice oggetto, da usare per i piaceri carnali e per provvedere alla casa. Insomma come una servetta. Inconcepibile!
Il Cristianesimo ha cambiato radicalmente la mentalità ebraica e ha messo la donna al suo posto, accanto all’uomo, con uguali diritti e doveri.
Ma all’esterno del Cristianesimo sono molti quelli che nutrono pregiudizi sulle capacità della donna ed è proseguito l’atteggiamento discriminatorio. Non solamente nella famiglia e al lavoro;un po’ ovunque i maschilisti hanno pregiudizi che spesso sono una canzonatura, una vera derisione della donna che però umilia ed emargina. Atteggiamenti da evitare.
Così è nato nell’800 il movimento delle “femministe”, che si è modificato in seguito in battaglie variegate. Ci sono vari filoni che portano avanti questo movimento e c’è anche confusione, non si sa se lottare per le pari opportunità tra uomini e donne, se criticare radicalmente le nozioni di “identità sessuale” e “identità di genere”, o se eliminare alla radice i ruoli e quindi tale subordinazione.
Chi non conosce Gesù Cristo vuole raggiungere una parità sociale tra i due generi, ma già Gesù Cristo ha portato nel mondo la piena parità tra uomo e donna. Ognuno ha il proprio ruolo e capacità che si completano, armonie che si perfezionano insieme, due aspetti della stessa medaglia che si assimilano.
Molti divorzi avvengono per la mancanza di Gesù nella coppia, è l’assenza dell’Amore di Dio a scatenare litigi ed incomprensioni molto spesso banali e facilmente superabili. Ho conosciuto molte coppie sul punto di divorziare ma l’imposizione delle mani sulle teste dei coniugi e le preghiere per liberarli da ogni negatività, ha riportato la pace interiore e una vera armonia.
Oppure le incomprensioni causate da fattori concreti si sono risolti dopo avere pregato insieme ed avere abbattuto l’orgoglio di prevalere sull’altro coniuge. Dove c’è la preghiera e la comunione con Gesù, i cattivi pensieri possono aggirarsi per poco tempo e poi ritorna il sereno, la gioia della vita e della comprensione.
Oggi a tutte le donne voglio dire che Gesù e la Madonna vi amano perfettamente allo stesso modo degli uomini; solo Loro riconoscono le vostre qualità e la piena parità tra uomo e donna. Ripeto: ognuno ha i suoi ruoli, l’uomo non può partorire un figlio e la donna non può celebrare la Santa Messa perché così ha voluto Gesù e la Madonna non celebrò mai la Santa Messa.
Le donne esprimono maggiore affettività dell’uomo e per questo ci sono più Sante donne che Santi uomini. Adesso non vorrei che le donne ridicolizzino l’uomo per questo, si tratta di una capacità di amare più estesa e più amorevole da parte della donna, ma non in senso assoluto. Nella vita spirituale molti uomini hanno raggiunto sconfinate elevatezze mistiche, come San Francesco d’Assisi, Sant’Antonio di Padova, San Pio, San Francesco di Sales.
Se è vero che il grande amore della donna raggiunge limiti estremi, terribile rimane l’odio che può scatenare il cuore di una donna!
Ma questo non succede a chi incontra Gesù e si nutre del Suo Amore Divino e diventa sempre più un angelo di carne! Sembra impossibile questo, ma agli esseri umani, non a Gesù; solo Egli può risollevarci da ogni sofferenza e ricolmarci della Sua Pace;solo Lui può togliere in un istante dal nostro cuore quei sentimenti negativi e cattivi per sostituirli con la bontà e la verità.
Nessuno può ottenere in questa vita la perfetta felicità che vige in Paradiso; è gravemente deviante la ricerca dell’appagamento sensuale, cioè dei sensi. È vero che la persona ha anche la componente carnale, ma chi conduce una buona vita spirituale riesce a controllare le passioni disordinate o tentazioni, e a dirigere verso il vertice della perfezione ogni aspetto della sua vita.
Ma non abbattetevi se nel desiderio di migliorarvi inciampate e cadete, andate a confessarvi presto, non pensate mai che sia finita o che sia impossibile cambiare in meglio. Considerate il santo di oggi, San Giovanni di Dio: prima della sua conversione era un ribelle e dèdito alla vita dissoluta; dopo l’incontro con Gesù si sforzò ogni giorno di migliorarsi e di raggiungere quella vetta spirituale a cui lo chiamava Gesù.
Questa vita è un pellegrinaggio, si realizza chi trova e possiede l’Amore di Dio e si lascia guidare dalla Donna per eccellenza, Maria SS.ma.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

6 marzo 2012

SIGNORE DIO, RIEMPICI DI TE!

La Madonna dovette svuotarSi prima di essere Piena di grazia.
Dovette dichiarare di essere Schiava del Signore prima che Dio potesse riempirLa.
Così anche noi dobbiamo essere vuoti di ogni superbia, di ogni gelosia, di ogni egoismo, prima che Dio possa riempirci.
(Madre Teresa di Calcutta)

CRISTO E' LA SORGENTE...

... andiamo a dissetarci presso il nostro Prediletto. Lui solo può saziare il nostro cuore.
(Elisabetta della Trinità)

L'ATTACCO DI SATANA CONTRO LA CHIESA E I SACERDOTI

I sacerdoti sono i formatori delle coscienze; molti cattolici seguono i loro consigli e si nutrono prevalentemente delle parole che ascoltano nelle omelie della domenica. Un sacerdote, maestro di spiritualità, contribuisce molto nel cammino di perfezione dei fedeli. Le sue parole, i suoi consigli e le sue preghiere sono aiuti inestimabili, ineguagliabili.
Satana odia tutti i cristiani fedeli a Dio e vuole rovinare la buona fama dei sacerdoti, soprattutto di quelli che disturbano la sua opera di corruzione del mondo. Satana è “dolce” coi cristiani infedeli e sleali.
La persona in cui satana è presente e comanda avverte dentro di sé un'agitazione eccitante che spinge fortemente a calunniare gli altri, principalmente i sacerdoti. L'obiettivo principale della bava satanica sono i sacerdoti: satana li odia e li maledice di continuo perché con la loro mediazione gli impediscono di portare innumerevoli anime nell'inferno eterno.
Vuole fermare quei sacerdoti che gli tolgono innumerevoli anime con le confessioni sante, le prediche, il santo ed evangelico apostolato; così inventa ed ispira i suoi seguaci per demolire i sacerdoti.
Oggi satana vuole distruggere i cattolici fedeli a Gesù, al Papa Benedetto XVI e alla Chiesa; si serve di uomini e donne, di coppie esaltate e bugiarde, per minimizzare l'apostolato dei buoni cattolici che aiutano la Chiesa.
Dobbiamo ricordare come satana voleva eliminare Gesù e cercava in tutti i modi di farLo uccidere e di disonorarLo per allontanare i fedeli da Lui: le accuse contro Gesù erano incredibili, l'accusa più benevola… era di essere indemoniato. Satana vuole conquistare il mondo e per riuscirci deve eliminare i suoi oppositori, appunto i buoni fedeli e i sacerdoti devoti all'Eucaristia e alla Madonna.
Chi diffama un sacerdote, danneggia la Chiesa, paralizza la Redenzione operata da Gesù, allontana i fedeli dalla sana spiritualità.
Satana vuole eliminare i sacerdoti. Per trovare maggiore forza di penetrazione, satana suscita cattolici irrequieti anche insospettabili, infonde in essi il suo spirito, riempiendoli del suo stesso odio ed infondendo nelle loro menti una mostruosa avversione verso i sacerdoti che lo disturbano.
Si adopera febbrilmente per infangare il sacerdozio e sporcare la buona fama dei sacerdoti che gli strappano le anime.
Ma questo è satana: cattivo e odioso. Una cattiveria che trasmette ai suoi seguaci.
La Madonna ha detto a Medjugorje che diventa immagine di satana chi ripete molti peccati gravi: ad esempio, sacrilegi, calunnia, giudizi temerari, furti, usura, bestemmia, magia occulta e satanismo, pedofilia, adulterio, omosessualità.
Nella Chiesa ci sono molte persone spirituali, oneste, umili, buone. Ci sono anche persone dedite alla calunnia, che vivono in modo esaltato e cercano sempre nuove esperienze. Non osservano la dottrina cattolica, esibiscono una falsa devozione e si atteggiano a maestri di preghiera. Questi cattolici non aiutano la Chiesa, la distruggono e la disonorano.
Satana non risparmia affatto con ogni forma di tentazione ciascun sacerdote, conosce bene la più piccola lacuna di tutti i sacerdoti e dove trova un punto debole, comincia instancabilmente a tentare per debilitare e fare scivolare. Solo la preghiera fiduciosa permette di superare ogni forma di tentazione e di schiacciare satana di continuo. I sacerdoti che non riescono a superare le tentazioni, cadono in un precipizio rischioso, e solo l'aiuto della Madonna può riportarli in salvo.
Si sono verificati pubblicamente alcuni episodi gravissimi commessi da sacerdoti, e nessuno può ragionevolmente negarli. I fedeli si turbano quando ascoltano notizie vere di comportamenti trasgressivi dei sacerdoti. In questi casi si aiuta satana e non Gesù. Nostro compito è di pregare ogni giorno per tutti i sacerdoti e di amarli con l'Amore del Signore Gesù.
La Madonna, a Medjugorje, in uno dei Suoi messaggi, ha parlato del progetto di satana: “Dovete sapere che satana esiste. Egli un giorno si é presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l'intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo ma ha aggiunto: Non la distruggerai! Questo secolo in cui vivete é sotto il potere di satana ma, quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere e perciò é diventato ancora più aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie anche tra le anime consacrate, causa ossessioni, provoca omicidi. Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli anche nelle vostre case. E riprendete l'uso dell'acqua benedetta!” (14 aprile 1982).
Il piano di satana è di distruggere la Chiesa Cattolica, ma prima la Madonna ha ricordato che lui esiste, e lo ha ricordato non agli atei, si è rivolta a quei cattolici che vivono senza accorgersi di essere diventati marionette nelle mani di satana.
Riflettiamo sulla provenienza dei nostri pensieri: se sono dettati dal Vangelo oppure se sono malefici ed egoistici. Questa riflessione è determinante per conoscerci meglio. Se “l'albero si riconosce dai frutti” (Lc 6,44), le nostre parole e le nostre opere testimoniano ciò che siamo dentro. Possiamo atteggiarci a santi o santoni, le nostre parole e le nostre opere dimostrano chi siamo veramente.
Lo afferma Gesù: “L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore” (Lc 6,45).
Le opere virtuose di una persona confermano la sua unione con Gesù e la Madonna, mentre le calunnie testimoniano che è seguace di satana, che è serva di satana e sul suo volto si manifestano i lineamenti della corruzione.
Sono i pensieri che arrivano alla mente a dirigere le nostre azioni e a farci parlare di conseguenza. Sono emanazione della spiritualità che abbiamo dentro. A Padre Pio non venivano alla mente pensieri di calunniare altri, mentre ad una persona che conserva nel cuore cattiveria e falsità, molto spesso arrivano alla mente pensieri di calunniare gli altri.
Non si spiega altrimenti come certi cattolici abbiano perseguitato Papa Giovanni Paolo II ed altri cattolici abbiano accusato Padre Pio di peccati sessuali con donne quando lui aveva più di 76 anni e quasi non camminava più.
Padre Pio è stato uno dei santi più calunniati della storia, il motivo era dato dalla sua santità e satana voleva allontanare i fedeli da lui. Voleva emarginarlo.
Una delle calunnie più gravi contro Padre Pio, fu quella dei peccati sessuali. Certi cattolici senza timore di Dio diffusero la calunnia che Lui, il grande santo, aveva rapporti sessuali con donne che incontrava in convento, proprio negli ultimi anni di vita in cui camminava a stento. Padre Pio era molto anziano, assistito notte e giorno, immerso in Dio... e i perfidi suoi nemici lo calunniavano incivilmente di commettere peccati sessuali.
Le calunnie contro Padre Pio erano gravissime, fu accusato per cinquant’anni di tutto quello che si poteva dire del più grande delinquente e pervertito del mondo. Ed era Padre Pio. Le gravissime calunnie erano proporzionate al grande terrore che satana aveva di Padre Pio, che pregava molto e gli strappava moltissime anime.
Lo scarso dominio della lingua, la leggerezza nell'operare e nel dire, sono manifestazioni di stordimento e di frivolezza, di mancanza di vita interiore e di presenza di Dio. E quante ingiustizie si possono perpetrare nell'emettere giudizi irresponsabili sul comportamento degli altri. L'Apostolo San Giacomo ha scritto che la lingua è “il mondo dell'iniquità” (Gc 3,6).
Dobbiamo chiedere a Gesù Misericordioso che ci insegni a dire quel che è giusto, a non pronunciare parole vane, a saper parlare con opportunità e misura, dire quel che bisogna dire, senza aggiungere nulla che non sia vero. Il controllo delle parole è maturità spirituale, altrimenti le parole fuoriescono a ripetizione così come ci vengono alle labbra.
Dobbiamo pregare molto ogni giorno. Non possiamo mai sentirci appagati per la preghiera che facciamo. La vera vita spirituale si costruisce nel silenzio interiore ed esteriore, nell'umiltà della vita, evitando giudizi e non arrivando mai a calunniare per invidia o per superbia.
È indispensabile mantenere una intima unione con Dio per evitare i giudizi negativi. Spesso dai giudizi menzogneri frutto di opinioni personali, si passa alle calunnie contro la Chiesa, il Papa e i sacerdoti, deformando nella sua intima realtà la verità.
I cattolici onesti e perbene sono la stragrande maggioranza ed hanno bisogno di valide guide nei sacerdoti, per compiere un serio cammino di fede. Se non rientriamo in noi stessi, con atteggiamento umile e sincero, non impareremo a pregare bene e saremo sempre presi dall'agitazione.
Quando l'allora Cardinale Ratzinger (Papa Benedetto XVI) scrisse nella Via Crucis del 2005: “Quanta sporcizia c'è nella Chiesa?”, non trascurava di ricordare quei cattolici irrequieti, sempre pronti a calunniare gli altri e mai disponibili a convertirsi.
Ancora oggi ci sono molti studiosi che calunniano Padre Pio, scrivendo libri e diffamandolo in televisione, accusandolo di essersi procurato le stimmate con l'acido fenico. Se Padre Pio fosse vivo oggi, chissà quali diaboliche calunnie inventerebbero questi credenti senza Dio!?!
(tratto da un Editoriale di padre Giulio Maria Scozzaro)

5 marzo 2012

EFFICACE PREGHIERA DI GUARIGIONE E LIBERAZIONE

(Moltissimi fedeli hanno testimoniato di avere ricevuto miracoli o grazie particolari, recitando ogni giorno, con fede, questa preghiera dell'Associazione cattolica "Gesù e Maria"; invito quanti lo desiderano a recitarla con umiltà e fiducia)

Immacolata Concepita senza peccato originale,
Madre di Dio e Onnipotente per Grazia,
Regina degli Angeli, Avvocata e Corredentrice
del genere umano,
Ti supplico di non guardare le mie indegnità,
ma di volermi accogliere come Tuo figlio,
peccatore addolorato,
e di non abbandonarmi mai.
AVE MARIA...

Madre mia e Fiducia mia,
a chi altri potrò ricorrere per essere aiutato?
Tu sola sei la Mediatrice di tutte le Grazie,
Colei che nella Luce di Dio
distribuisce a chi vuole,
come vuole e quando vuole
i frutti della Redenzione
operata dal Tuo Dio e Figlio Gesù.
Tu puoi aiutarmi in tutte le mie necessità,
tu sola sei la Salute degli infermi,
tu sei l'unica Madre che vuol salvare
dalla dannazione eterna tutti i figli.
AVE MARIA...

Io ricorro a Te perché Gesù Ti ha eletta
Mediatrice di tutte le Grazie,
Ti ha dato autorità universale
sul mondo visibile ed invisibile,
Ti ha arricchita della Sua Divinità,
trattenendoSi per nove mesi nel Tuo grembo.
AVE MARIA...

Io mi consacro incondizionatamente a Te
perché Tu faccia di me tutto ciò che vuoi.
Mi abbandono al Tuo Amore
di Madre del Signore Gesù,
supplicandoTi di accogliere unitamente a me,
la mia famiglia, tutte le persone a me care
e coloro che si affidano alle mie preghiere.
AVE MARIA...

Invoco il Tuo aiuto e la Tua protezione sull'unica
Chiesa fondata dal Signore Gesù, quella Cattolica.
Tu sei Madre di questa Chiesa!
Per i poveri peccatori privi della Luce Divina
Ti chiedo di convertirli.
Sulle sante Anime del Purgatorio
rivolgi il Tuo sguardo
e conducile presto in Paradiso.
AVE MARIA...

Ti prego di sostenere,
proteggere e guidare sempre
la Tua Associazione Cattolica "GESÙ E MARIA",
di preservare da pericoli e difficoltà
tutti coloro che vi lavorano per la Gloria di Dio.
Di aiutare e custodire tutti gli associati
e quanti diffondono le pubblicazioni
e lavorano con amore
per far conoscere Gesù e Te.
AVE MARIA...

Tu sei stata Assunta in Cielo in Anima e Corpo
e sei viva e vera. Sei Onnipotente per Grazia
ed ascolti anche ogni mio sospiro
e ogni mio pensiero.
Sono assolutamente sicuro
che Tu adesso mi stai ascoltando,
Tu già conosci tutto di me
perché mai mi perdi di vista.
Tu mi sei stata sempre accanto,
ma io sono stato distratto.
Aiutami adesso e donami questa Grazia
a me necessaria
(chiedere la grazia).
AVE MARIA...

O Madre Santissima, prostrato ai Tuoi piedi,
a Te che riversi come un fiume le Grazie di Gesù
e le distribuisci a coloro che Te le chiedono,
per i Tuoi dolori, per i Tuoi meriti,
per la Tua obbedienza ed umiltà,
Ti chiedo in ginocchio di farmi questa Grazia
(chiedere la grazia).
AVE MARIA...

Ti ringrazio o Madre mia,
l'amore che ho per Te
e l'affetto che Tu hai per me
mi danno certezza che Tu
questa Grazia me la farai.
Io devo vivere da vero e buon Tuo figlio,
pregare e perseverare ogni giorno,
ma la Grazia che Ti ho chiesto
-nonostante tutti i miei peccati-
me la farai (chiedere la grazia).
Lo so, ne sono certo,
è l'amore che ho per Te a dirmelo
perché ho piena fiducia in Te,
credo fermamente nel Tuo amore per me.
SALVE REGINA...

(con approvazione ecclesiastica)

4 marzo 2012

MARZO, MESE DEDICATO A SAN GIUSEPPE

Nessun santo può avere tanti meriti per ottenere da Gesù grazie, come San Giuseppe. Nessuno potrà mai dire a Gesù: "Io Ti diedi da mangiare col mio sudore, Ti procurai il vestito, io Ti diedi da bere".
Nessun santo potrà mai dire a Gesù come Giuseppe: "Io Ti ho educato, ancora Bambino, Ti portai con queste mie braccia, Ti nascosi in Egitto e là Ti liberai dalla morte spietata a cui Erode tentava di condannarTi. Io, in una parola, fui il Tuo Custode, il Tuo padre davidico".
Come Gesù non può negare i favori che ha ricevuto da San Giuseppe, così non sa negargli niente di ciò che lui Gli chiede. Se poi Giuseppe chiede qualche grazia a Dio per mezzo di Maria, che cosa potrà mai negare Maria di ciò che Le chiede il Suo sposo, e Gesù di ciò che Gli chiede Sua Madre?
Ecco la misteriosa scala attraverso cui salgono a Dio le nostre preghiere e discendono esaudite, del resto non potrebbe essere altrimenti, viste le parole di santa Teresa d'Avila: "Qualunque grazia si domanda a San Giuseppe verrà certamente concessa. Chi non crede, ne faccia la prova affinchè si persuada".

TUTTI SONO CHIAMATI ALLA SANTITA'

L'orazione non è una prerogativa dei frati: è compito dei cristiani, di uomini e donne del mondo, che sanno di essere figli di Dio. (Solco, 451)

Ci sentiamo scossi, e il cuore batte più forte, quando ascoltiamo con attenzione il grido di san Paolo: "Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione" [1 Ts 4, 3]. Oggi, ancora una volta, lo ripropongo a me stesso, lo ricordo a voi e a tutti gli uomini: questa è la volontà di Dio, che siamo santi.
Per dare la pace alle anime, ma una pace vera, per trasformare la terra, per cercare il Signore Dio nostro nel mondo e attraverso le cose del mondo, è indispensabile la santità personale. Nelle mie conversazioni con persone di tanti paesi e dei più diversi ambienti sociali, spesso mi sento domandare: «Che cosa può dire a noi che siamo sposati? E a noi che lavoriamo nei campi? E alle vedove? E ai giovani?».
Rispondo sistematicamente che ho "un'unica zuppiera" da offrire, e ribadisco che Gesù ha predicato a tutti la buona novella, senza distinzione alcuna. Una sola zuppiera e un solo alimento: "Il Mio cibo è fare la volontà di Colui che Mi ha mandato e portare a compimento la Sua opera" [Gv 4, 34]. Tutti sono chiamati alla santità, il Signore chiede amore a ciascuno: giovani e anziani, celibi e sposati, sani e malati, dotti e ignoranti, dovunque lavorino, dovunque si trovino. C'è un solo modo per crescere in intimità e in confidenza con Dio: frequentarLo nell'orazione, parlare con Lui, esprimerGli — cuore a cuore — il nostro affetto.
"Voi Mi invocherete ed Io vi esaudirò" [Ger 29, 12]. Lo invochiamo conversando, rivolgendoci a Lui. Per questo dobbiamo mettere in pratica l'esortazione dell'apostolo: Sine intermissione orate [1 Ts 5, 17]; pregate sempre, succeda quel che succeda. Non solo "di cuore", ma con tutto il cuore. (Amici di Dio, nn. 294-295)

IL SIGNORE E' BUONO E GRANDE NELL' AMORE

Chi ci farà comprendere l'immenso amore con cui Dio ci ha amati?
Chi ci farà penetrare questa follia che è saggezza infinita, chi ci farà accettare l'inaccettabile e credere all'incredibile Misericordia Divina, pronta con tutte le forze ad amare, a dimenticare, a perdonare?
Quando capiremo che Dio ci chiama ad essere Suoi figli; immagini perfette, immagini rassomigliantissime del Suo amore verso gli uomini?
Quando ameremo come Tu ami, Signore, dicendo di coloro che ci perseguitano:
"Padre, perdonali, non sanno quello che fanno"?

ATTO DI AMORE A GESU'

"Signore mio Dio, Ti amo con tutto il cuore, sopra ogni cosa, più di me stesso, più della mia vita. Mi pento di averTi offeso, Bontà Infinita, perdonami, e con il perdono, concedimi la grazia di amarTi fino alla morte in questa vita e, per l'eternità, nell'altra." (sant'Alfonso Maria de' Liguori)

PREGHIERA QUARESIMALE

O Signore e Maestro della mia vita!
Togli da me lo spirito di ozio, di scoraggiamento, la brama di potere e il vano parlare.
Dona invece al Tuo servo lo Spirito di castità, di umiltà, di pazienza e di amore. Sì, o Signore e Re, concedimi di vedere i miei errori e di non giudicare il mio fratello, perché Tu sei il benedetto nei secoli dei secoli. Amen. (sant'Efrem Siro)