Dopo l’annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI si sono diffuse in ogni dove milioni di teorie, ognuno è in grado di capire le vere motivazioni e pretende che sia accettata la sua linea.
Non trattandosi di dottrina della Chiesa ma di un fatto opinabile, ognuno legittimamente può dire quello che vuole, e parla dalla pienezza del cuore, come dice Gesù. Ognuno vede le dimissioni in base alla sua Fede e alla sua personalità. Chi è perseguitato da qualcuno adduce come motivo che il Papa era perseguitato in Vaticano, chi è ammalato giustifica il Papa ed afferma che è meglio curare la salute fisica cagionevole.
Succede di sentire in televisione giornalisti, politici e altra gente, che discutono delle dimissioni senza avere alcuna preparazione dottrinale, senza possedere quella Fede matura che permette di entrare nel Cuore di Dio, pieni di presunzione nell’esprimere opinioni assurde. C’è addirittura chi ha parlato di polizia segreta straniera e chi di ribellioni del Papa a qualche Cardinale.
Sulle dimissioni del Papa si è detto molto e anche questo è sintomo di libertà di pensiero; non è un problema esprimere un parere su un avvenimento pubblico; in questo caso il dramma scaturisce da un atto incredibilmente sorprendente compiuto da un Papa.
C’è qualche persona che non conosce la dottrina cattolica, non conosce nulla di quanto avviene in Vaticano, non ha studiato la storia della Chiesa, non si è documentato sui fatti avvenuti negli ultimi decenni in Vaticano, non ha letto ottimi libri sulla presenza della massoneria nella Chiesa, non conduce una intensa vita di preghiera e di penitenza… come può arrivare ad intuire un po’ della verità che c’è dietro le dimissioni del Papa?
Credo che bisogna frenare le congetture sparate per istinto, non è un gioco a chi la dice più grossa, si deve avere una grande venerazione per la figura del Papa, non stiamo parlando di un uomo qualsiasi. Nonostante quanto avvenuto, lui rimane sempre nelle nostre preghiere e la nostra devozione al Vicario di Cristo non è diminuita assolutamente. L’amarezza provata deve trasformarsi in speranza per il futuro, anche se tutto comincia ad apparire inquietante.
...La nostra Fede non deve temere nulla dinanzi la malattia e i ricatti perché il Signore è sempre con noi! Le persone che posseggono una buona Fede hanno capito che non è possibile dimettersi da Papa; è lo stesso buon senso a dirlo. Benedetto XVI nel suo cuore avrà ritenuto valide quelle situazioni in cui si è trovato per dimettersi, e noi rispettiamo la sua decisione.
Comprendo anche qualcuno che cerca di difendere il Papa senza però portare alcun argomento valido, senza portare una sola prova ragionevole per giustificare le dimissioni. Tutti noi difendiamo il Vicario di Cristo, ci mancherebbe, proprio noi ne prendiamo le difese dagli attacchi spropositati; per noi è Pietro, Capo della Chiesa Romana. Restano un dramma le sue dimissioni. Un atto inspiegabile che continua ad abbattere molti cattolici.
Ora che sono avvenute, guardiamo avanti e iniziamo una nuova vita di preghiera; i cattolici maturi comprendono che qui si sta sollevando tutto contro la Chiesa Santa di Gesù, e noi dobbiamo difenderla ad ogni costo.
Tutti noi dobbiamo unirci attorno alla Chiesa Santa e difenderla dai nemici, aumentando la preghiera e la devozione verso la Sposa di Cristo!
(padre Giulio Maria Scozzaro)
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