Sentire Dio non è un fatto comune, anche se ogni essere umano è chiamato ad entrare in dialogo con Dio, però la libertà dell’uomo carnale e le sue scelte spesso allontanano da questo incontro i più deboli e i peccatori.
Sentire Dio è indispensabile per esempio agli esorcisti, altrimenti non sono mai in grado di conoscere per Grazia Divina la natura del male e la presenza dei diavoli nelle persone. Senza questa capacità l’esorcista deve affidarsi al suo intuito e se non è un intuito abbastanza purificato, può anche sbagliare diagnosi e dire il contrario di ciò che vive la persona sofferente.
Si conoscono casi abbastanza dolorosi di persone possedute dai diavoli, esse andavano a trovare un esorcista e sentivano come valutazione che non c’era neanche l’ombra dei diavoli. Mentre quella persona soffriva terribilmente a causa della ossessione diabolica.
Invece gli esorcisti che hanno la capacità di sentire Dio riescono immediatamente a capire se c’è la presenza dei diavoli in una persona oppure si tratta di una malattia da sanare con le cure adeguate e le medicine. Non ci sono molti esorcisti in Italia, comunque si possono trovare quelli che continuano a sentire Dio, ricordo due straordinari esorcisti che tanto bene hanno fatto e che ora sono in Cielo: Padre Candido Amantini e Padre Ettore Cunial. Riuscivano a percepire la presenza dei diavoli e davano le giuste indicazioni per rimuovere oggetti fatturati dai maghi che si trovavano nelle case di quanti soffrivano.
Come si può sentire Dio? Innanzitutto è un dono di Dio, inoltre la persona deve partecipare conducendo una vita pura e osservando i Comandamenti. Sono molto importanti i Sacramenti (Confessione ed Eucaristia), e la recita di più Corone del Rosario al giorno. È evidente che se il Rosario viene recitato male o con scarso amore verso la Madonna , l’effetto sarà minimo, non sarà la preghiera più forte dell’esorcismo.
Gesù prende sul serio le nostre richieste quando sono buone ed aiutano la vita spirituale. Tutto possiamo chiedere a Gesù; la richiesta deve però avere i requisiti della convenienza spirituale e fisica per chi chiede una Grazia. Faccio un esempio: se uno chiede nella preghiera il trasferimento di lavoro da una parte a un’altra e questo non avviene, forse l’intervento di Gesù sta nel non permettere quel trasferimento perché Egli sa che altrove quella persona avrebbe gravi problemi lavorativi o di altro genere. Non ricevere quella Grazia è una Grazia…
Gesù vuole aiutarci sempre, oltre alla preghiera fatta bene, dobbiamo intuire la convenienza per l’anima di ciò che chiediamo.
Per arrivare a pensare a Gesù come priorità più importante nella nostra vita, c’è da compiere una vera conversione del cuore, un cammino di rinnegamento. La Madonna il 28 dicembre 2012, in un messaggio a Medjgorje ha invitato tutti a mettere Gesù al primo posto:
«Cari figli, anche oggi desidero invitarvi alla gioia, vi invito di nuovo alla gioia. Nello stesso tempo, vi invito alla responsabilità. Cari figli, accogliete responsabilmente i Miei messaggi e vivete i Miei messaggi, perché, vivendo i Miei messaggi, desidero condurvi a Mio Figlio. In tutti questi anni in cui sono insieme a voi, il Mio dito è rivolto verso Mio Figlio, verso Gesù, perché desidero condurvi tutti a Lui. Perciò, anche nei prossimi giorni, la vostra domanda sia -io vi pongo questa domanda-: “Che cosa posso fare perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?”. Che questa domanda vi guidi. Dite a voi stessi: “Che cosa devo lasciare? Che cosa devo rifiutare, perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?”. Pregate, cari figli! Io pregherò per tutti voi, affinché la vostra risposta nei vostri cuori sia: “Sì, desidero essere più vicino a Gesù!”. Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla Mia chiamata e avete detto sì».
Sono diversi i punti che suscitano davvero una profonda riflessione e vi invito a fermarvi un po’ a guardarvi dentro per capire cosa bisogna eliminare. Questa frase della Madonna è molto importante, è l’incrocio per seguire Lei oppure ingannarsi, pur frequentando spesso Medjugorje: “Accogliete responsabilmente i Miei messaggi e vivete i Miei messaggi”.
Questo ci indica che non basta andare a Medjugorje, è indispensabile meditare i messaggi della Vergine e viverli, quantomeno bisogna sforzarsi ogni giorno di fare qualcosa in più rispetto al giorno prima. Molti vanno a Medjugorje ma non migliorano mai nella vita spirituale. Non si deve andare a Medjugorje come in una gita mondana, per vedere da turisti dove appare la Madonna senza impegnarsi nel proposito di cambiare vita.
Non serve a nulla andare a Medjugorje come turisti, rimane solo il piacere emotivo della gita e poi svanisce. Chi vive i messaggi invece si santifica.
“Che cosa devo lasciare? Che cosa devo rifiutare, perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?”. (padre Giulio Maria Scozzaro)
Nessun commento:
Posta un commento
scrivi qui il tuo commento: