
Nascendo nella semplicità e nella povertà di Betlemme, Gesù ci rivela una verità straordinaria: la Sua Incarnazione appartiene ad ogni uomo.
Gesù Si è rivolto prima di tutto ai poveri, perché questi potessero senza alcun timore rivolgersi a Lui.
Il Suo Natale si manifesta appieno specialmente nell’uomo povero e dolorante, solo e senza speranza. Ma in ogni uomo è presente Gesù Cristo e il Suo Natale. Lui stesso ce lo ha assicurato. Gesù Si fa Uomo con grande discrezione, senza strepito, senza gloria: il Suo Natale è il Natale del povero.
Perchè? Perché fosse rivelata appieno la grandezza di Gesù Salvatore.
Dio ha scelto di venire in mezzo a noi ( è il Dio con noi) nella piccolezza: questo non senza motivo, ma anzi manifesta il modo che Dio ha scelto per avvicinarci a Lui. Se non diventeremo come bambini non entreremo nel Regno dei Cieli.
La grazia del Natale viene a noi come un grande dono che chiede di essere accolto nella semplicità della vita di ogni giorno, nella vita familiare, nella comunità, nei luoghi di lavoro e di incontro.
La semplicità ci mantiene uniti nella verità e ci rende liberi.
Non si può essere di Gesù se non si accetta di essere completamente poveri e piccoli, se non si accetta di imitare il Gesù quotidiano, nascosto e povero. Questa povertà è necessaria per avere il cuore libero di dire “sì” a Dio, per farsi riempire la vita da Lui.
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