" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

8 maggio 2010

UNA COSA DELL'ALTRO MONDO

È straordinaria in sè stessa, a prescindere dal modo in cui è venuta fuori, anche se, cioè, non fosse collegata ai fatti che sto per raccontare.
Durante il pellegrinaggio che ho guidato l’anno scorso a Medjugorje per il festival dei giovani, un signore che era con noi, Giuseppe Tomarchio di Mascali (Catania), afferma di aver scattato una foto alla statua della Madonna posta in fondo alla navata destra della chiesa di Medjugorje. Era il primo agosto, alle ore 15,06. Egli si sentì come attirato ad andare presso la statua, davanti alla quale (poiché stavano cambiando i fiori), in quei momenti era stata tolta la ringhiera artificiale che impedisce ai fedeli di avvicinarsi troppo.
Trovatosi a tu per tu con la statua, lui stesso non sa come, scattò una foto al Suo Volto, ma senza controllarne subito il risultato.
Qualche giorno dopo, il 5 agosto, durante il viaggio di ritorno dalla visita alla comunità di Nuovi Orizzonti nella sua nuova sede e dopo aver partecipato alla apparizione della Madonna alla veggente Marija, una cugina (Pina) del signor Tomarchio, rivedendo le foto sul cellulare, rimase colpita da una immagine della Madonna, dalla bellezza del Viso, ma soprattutto degli Occhi di quella immagine, che sembravano gli occhi di una persona viva, e non quelli di una statua.
“Questa foto la voglio!”, esclamò la cugina. Ma più grande stupore colse lo stesso signor Tomarchio nel constatare la presenza di un Volto totalmente diverso da quello a cui aveva scattato la foto in chiesa.
Giunti a casa, in Sicilia, il telefonino fu portato da un fotografo, che non riuscì nell’intento di estrarre il file. Successivamente un altro fotografo ci riuscì, e la foto sviluppata e stampata ha cominciato ad attirare tutti quelli che l’hanno vista.
L’immagine ricalca quella di Tihaljina, dove noi però non siamo andati, ma con alcune differenze sconcertanti: il volto non è più così ovale come nella statua. Ciò che però più impressiona sono gli Occhi, che alcuni non riescono ad affrontare a lungo, tanto sono quelli di una persona viva. Ingrandendo l’immagine si scopre anche che in quegli Occhi sono presenti le ciglia. Lo sguardo intenso dà la sensazione di una persona che stia lì pronta a piangere. Sono Occhi che ti interrogano, che ti scrutano maternamente, che ti rimproverano, che, dopo che tu hai visto, ti inseguono benignamente, aiutandoti a rispondere alla Sua chiamata. Sono Occhi Misericordiosi e Tristi. Sono Occhi dei quali non puoi fare più a meno.
Si tratta di una immagine che va diffusa. E se anche non fosse di origine straordinaria, ma ci fosse la mano di un uomo, occorrerebbe fare a questa persona i più calorosi complimenti per aver realizzato questo capolavoro di una intensità senza pari.
Forse è un segno per la persona che l’ha scattata, della quale non ho motivo di dubitare; forse è un regalo per il nostro gruppo.
Ma qualsiasi cosa sia, sono convinto che esso è un’occasione straordinaria per ascoltare i richiami di Maria che ci parla con gli Occhi, quegli Occhi Misericordiosi che ogni giorno Le chiediamo di rivolgere a noi. Un ennesimo tentativo di implorare la nostra conversione e di prendere in seria considerazione i Suoi richiami. Tra le tante immagini che circolano e che si ritengono miracolose, questa ha il pregio di farci sentire vivi i richiami di Maria.
Ma c’è ancora un altro fatto che a me pare si possa accostare a questa immagine, che non sento di chiamare foto, e che, almeno per il nostro gruppo, costituisce la conferma di un segno. È successo l’hanno precedente sempre nel nostro gruppo, e sempre durante il festival dei giovani. Cerco di riproporlo, grosso modo rinviando ad altra data il racconto particolareggiato.
Stavano per salire il Podbrdo, quando passando accanto alla vecchia casa di Vicka, abbiamo notato un gruppo che attendeva la veggente.
Nessuno tra la folla di migliaia di pellegrini presenti a Medjugorje in quei giorni, sapeva di questo incontro. Così ho dirottato subito i miei pellegrini nel cortiletto attorno alla scala che tradizionalmente serve a Vicka per parlare a tutti coloro che vogliono incontrarla.
Ad un certo punto del suo dialogo con i pellegrini, Vicka cominciò ad imporre le mani ai presenti e a pregare su di loro. Una giovane signora del nostro gruppo, con i problemi più disparati e che stava dietro a Vicka, quando ormai aveva perso ogni speranza di parlarle, si trovò all’improvviso davanti Vicka che le imponeva le mani. Scoppiò a piangere, quando Vicka la chiamò per nome, poiché non si erano mai conosciute prima. “Come fai a conoscere il mio nome?”, le chiese. “Me lo ha detto la Signora”, rispose Vicka. È stato quello il momento in cui questa donna del nostro gruppo, ora sì fortunata, non ha più visto il volto di Vicka, ma il Volto della Madonna che le parlava. Gli Occhi, in modo particolare, erano di un azzurro indescrivibile.
Per un po’ di giorni questa donna non è stata capace di raccontare la sua esperienza. Tutto il resto di quel giorno ha voluto rimanere da sola a considerare ciò che le era accaduto. Neanche la sera ha voluto uscire dalla sua stanza, nonostante ci fosse gratis il concerto di Andrea Bocelli.
Quando, qualche tempo fa, le ho mostrato e regalato l’immagine della Vergine di cui stiamo parlando, con grande emozione mi ha detto:
“QUANTO HO CERCATO QUESTI OCCHI!”.
In sintonia con il signor Tomarchio, abbiamo pensato di mettere a disposizione di tutti questa immagine, senza alcuna pretesa. Ognuno giudichi da sé! L’unica cosa che chiediamo e che l’immagine si accompagni alla sua storia. E questo per evitare, come è già successo, che tanti si vantino a sproposito di essa come di propria esperienza. È un dono per tutti. Che almeno venga sottoscritta o retroscritta la dicitura: Immagine scattata a Medjugorje dal signor Giuseppe Tomarchio di Mascali (Catania) il giorno 01 agosto 2009 alle ore 15,06 al volto della statua che si trova dentro la chiesa di Medjugorje. Questo per evitare che qualcuno speculi sull’immagine.
Credo poi che ne abbiamo fin sopra i capelli di discussioni su verità o falsità di immagini che circolano nei luoghi delle apparizioni: questa immagine è straordinaria in sè stessa da qualunque parte venga.
Inutile cercare il file originale, poiché dopo averlo estratto la prima volta, il telefonino del signor Tomarchio , in cui il file era contenuto, è andato distrutto. Io però intimamente propendo per la sua autenticità. Tuttavia se qualcuno conoscesse già la stessa immagine, rimane libero di contestarci.
A breve l’immagine sarà sottoposta al giudizio di alcuni veggenti. Intanto, io già prego davanti ad essa.
Prima di concludere vorrei aggiungere un ulteriore tassello a questa storia, ricca di coincidenze interessanti. Si tratta di una circostanza particolare, forse fortuita. Un po’ dopo aver scattato la foto di cui abbiamo parlato, rientrato in chiesa, il signor Tomarchio ha girato un breve filmato alla statua, durante il quale si sente distintamente il canto “Virgen Morenita”, un canto alla Vergine di Guadalupe, Colei cioè che ci ha lasciato di Sè Stessa una delle immagini più stupefacenti della storia del cristianesimo. Tutti sanno che negli Occhi di quella immagine è racchiuso uno dei Suoi misteri più sorprendenti. Così nel suo telefonino il signor Tomarchio si è ritrovata prima la stupenda immagine in questione e poi il filmato con questo canto alla Madonna di Guadalupe. L’orario della foto, le 15,06, è quello in cui si sta recitando la Coroncina della Divina Misericordia: un ulteriore richiamo agli Occhi Misericordiosi di Maria.

(Diacono Franco Sofia)

Qui di seguito, il racconto autografo del signor Tomarchio:

“Lo scorso anno, ad agosto, in occasione del Festival dei Giovani, insieme ad un gruppo di fedeli, accompagnati dal diacono Francesco Sofia, mi recai in pellegrinaggio a Medjugorje. Più volte, durante la giornata, andavo in chiesa a pregare ai piedi della statua della Madonna.
Un pomeriggio, mentre alcune persone sistemavano i fiori ai piedi della statua, come se fossi stato chiamato ad avvicinarmi, mi accostai accanto alla statua e, con il telefono cellulare, scattai una foto al volto.
Qualche giorno dopo, stavamo rivedendo, insieme a mia cugina Pina, le foto scattate durante il pellegrinaggio, quando con grande stupore ella mi faceva notare la bellezza del volto di una di queste immagini: era la bellezza del volto di una persona viva, in tutti i suoi particolari. Solo allora mi resi conto che quella era la foto che avevo scattato alla statua che si trova dentro la chiesa di Medjugorje. Si trattava di una persona reale, viva in tutti i suoi particolari.
Ho ringraziato la Madonna, per il segno molto bello e vivo che rimarrà nei nostri cuori per tutta la vita”.
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(Giuseppe Tomarchio)

Poiché in questa vicenda tutti e tre i protagonisti portano il nome di san Giuseppe, proprio a lui che per tanti anni ha incontrato gli Occhi ineffabili di Maria, quegli Occhi che hanno fatto innamorare il Figlio di Dio, Gesù, vorrei dedicare questa immagine. Essa è posta sotto laSsua custodia. A tutti un augurio e una benedizione: che gli Occhi di Maria siano sempre su di voi, vi inteneriscano fino alle lacrime di compunzione, accompagnino i vostri passi, veglino sul vostro futuro e sulla vostra salvezza!
O Madre e Regina della Pace, rivolgi sempre a noi i Tuoi Occhi Misericordiosi. Amen.

(Diacono Franco Sofia)

3 commenti:

  1. maria quanto sei bella e quante volte ho cercato nei tuoi occhi la serenità che provo guardandoti. maria quanti segni che ci dai e quanto amore che doni a noi tutti. fa che anche io misero peccatore possa contemplarti e amarti per l'eternità. sia fatta la tua volontà. maria ti amo. grazie per tutto ciò che fai per me e per i miei cari e per tutti noi. romano.

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  2. Maria Santissima,nei tuoi occhi io leggo tanto amore,mi sembra che mi dicano:cosa vuoi figlia mia?Cosa posso fare per te?

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  3. a chi si deve chiedere l'autorizzazione a stampare e divulgare "foto e storia breve"? è talmente bella che mi sento una ladra a tenerla per me.

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