" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

20 gennaio 2011

IL PECCATO

Qual’ è la radice comune di ogni peccato?
Quali conseguenze provoca il peccato? Come si esce dal peccato?
A queste e altre simili domande cercano di dare una risposta le lettere di Paolo. Dietro ogni peccato si nasconde la pretesa dell’uomo di sostituirsi a Dio (“diventerete come Dio”, dice il serpente alla donna), considerato come un avversario dal quale difendersi.

L’uomo ha già deciso in anticipo come dev’essere Dio (è il peccato contro lo Spirito Santo di cui parla Gesù) e rifiuta di accogliere ciò che non rientra nel suo schema ipotetico.

In realtà l’uomo si accorge ben presto che il peccato non solo non lo rende uguale a Dio, ma anzi lo “spoglia” anche della propria identità: egli non sa più dove sia e chi sia. Dopo il peccato comincia a nascondersi: si nasconde davanti a Dio perché ha paura e si sottrae davanti alle sue responsabilità, addossandole agli altri.

Ma la benedizione di Dio non abbandona l’uomo peccatore: Cristo è più forte del male e può liberare l’uomo dal potere delle tenebre. Per uscire dal dominio del peccato bisogna compiere la Volontà di Dio: non è sostituendosi a Dio che l’uomo guadagna la salvezza, ma affidandosi a Lui.

A chi crede, Dio “procura una quantità smisurata ed eterna di gloria… una dimora eterna… nei cieli.
Dio vi benedica.
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(Vito Matraxia)

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