" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

25 settembre 2011

SE VUOI ESSERE UN'ANIMA CRISTIANA NON DEVI DIMENTICARE CHE...


... quando tu diffondi l'amore del Signore, sei la buona novella di Dio.

(Madre Teresa di Calcutta)

SIGNORE, VOGLIO DAVVERO ESSERE SANTO


Che la tua vita non sia una vita sterile. — Sii utile. — Lascia traccia. — Illumina con la fiamma della tua fede e del tuo amore. Cancella, con la tua vita d'apostolo, l'impronta viscida e sudicia che i seminatori impuri dell'odio hanno lasciato. —E incendia tutti i cammini della terra con il fuoco di Cristo che porti nel cuore. (Cammino, 1)
Cerchiamo di alimentare in fondo al nostro cuore un desiderio ardente, una gran voglia di raggiungere la santità, anche se ci vediamo pieni di miserie.

Non spaventatevi: quanto più si procede nella vita interiore, tanto più chiaramente ci si accorge dei difetti personali.

L'aiuto della grazia diventa come una specie di lente d'ingrandimento, per cui la più piccola inezia di fango, il granello di polvere quasi impercettibile, risaltano in dimensioni gigantesche, perché l'anima acquisisce la finezza divina, e così anche la più piccola ombra disturba la coscienza che apprezza soltanto il lindore di Dio.

Ripeti con me, dal fondo del cuore:

Signore, voglio davvero essere santo, voglio davvero essere un Tuo degno discepolo e seguirTi incondizionatamente.

E subito farai il proposito di rinnovare quotidianamente i grandi ideali da cui in questo momento ti senti animato. (Amici di Dio, 20)

SE VUOI ESSERE UN'ANIMA CRISTIANA RICORDA CHE...


... le piccole cose della vita di ogni giorno sono le vere gocce d'amore che mantengono accesa la tua vita di fede!
(Madre Teresa di Calcutta)

LA PACE DI CRISTO NEL REGNO DI CRISTO


Un segreto. —Un segreto a gran voce: queste crisi mondiali sono crisi di santi. —Dio vuole un pugno di uomini “suoi” in ogni attività umana. —Poi... pax Christi in regno Christi —la pace di Cristo nel regno di Cristo. (Cammino, 301)
Sforzati, se è necessario, di perdonare sempre coloro che ti offendono, fin dal primo istante, perché, per quanto grande sia il danno o l'offesa che ti fanno, molto di più ti ha perdonato Iddio. (Cammino, 452)
Caratteristica evidente di un uomo di Dio, di una donna di Dio, è la pace della sua anima: ha “la pace” e dà la pace alle persone che frequenta. (Forgia, 649)
Abìtuati a rispondere alle sassate dei poveri “odiatori” con una sassaiola di Avemarie. (Forgia, 650)
La Madonna - così l'invoca la Chiesa - è la Regina della Pace. Per questo quando la tua anima, l'ambiente familiare o professionale, la convivenza nella società o tra i popoli sono agitati, non cessare di acclamarLa con questo titolo: «Regina Pacis, ora pro nobis!» - Regina della Pace, prega per noi! Hai provato, almeno, quando perdi la serenità?... La Sua immediata efficacia ti sorprenderà. (Solco, 874)

IL GRANDE AMICO CHE NON TRADISCE MAI


Cerchi la compagnia di amici che, con la loro conversazione e il loro affetto, con la loro frequentazione, ti rendano più sopportabile l'esilio di questo mondo..., sebbene gli amici a volte tradiscano. —Non mi sembra male. Però..., perché non frequenti ogni giorno, con maggiore intensità, la compagnia, la conversazione del Grande Amico, che non tradisce mai? (Cammino, 88)
La nostra vita è di Dio e dobbiamo consumarla al Suo servizio, preoccupandoci generosamente delle anime; dimostrando, con la parola e l'esempio, la profondità delle esigenze della vita cristiana.
Gesù aspetta che noi Gli manifestiamo il desiderio di acquisire questa scienza, per dirci: "Chi ha sete, venga a Me e beva". Gli rispondiamo: insegnaci a dimenticarci di noi stessi, per pensare a Te e a tutte le anime. Così il Signore ci porterà, con la sua grazia, sempre avanti, come quando facevamo i primi esercizi per imparare a scrivere — ricordate le aste che tracciavamo nella nostra infanzia sotto la guida della mano del maestro? — e così assaporeremo la gioia di manifestare la nostra fede, altro dono di Dio, anche per mezzo di un'autentica vita cristiana, nella quale tutti possano riconoscere chiaramente le meraviglie divine.
Egli è Amico; è l'Amico! Vos autem dixi amicos. Ci chiama amici ed è stato Lui a fare il primo passo; ci ha amati per primo. Non impone tuttavia il suo amore: ce lo offre. Ce lo dimostra con il segno più evidente dell'amicizia: "Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici". Era amico di Lazzaro e pianse per lui, quando lo vide morto: e lo risuscitò.

Se ci vede freddi, svogliati, forse con quella rigidità che è propria di una vita interiore che vien meno, il Suo pianto sarà per noi vita: "Io te lo comando, amico mio, alzati e cammina, vieni fuori da questa vita angusta, che non è vita". (E' Gesù che passa, 93)

IL DIO DELLA NOSTRA FEDE NON E' UN ESSERE LONTANO


Considera ciò che di più bello e di più grande c'è sulla terra..., ciò che piace all'intelletto e alle altre facoltà..., e ciò che è godimento della carne e dei sensi... Considera il mondo, e gli altri mondi che brillano nella notte: tutto l'Universo. —

Ebbene, tutto ciò, unito a tutte le follie del cuore soddisfatte..., non vale niente, è niente e meno di niente, a confronto di questo Dio, mio! —tuo!—, Tesoro infinito, Perla preziosissima, umiliato, fatto schiavo, annichilito in forma di servo nella grotta dove volle nascere, nella bottega di Giuseppe, nella Passione e nella Morte ignominiosa... e nella pazzia d'Amore della Santa Eucaristia. (Cammino, 432)
Bisogna adorare devotamente questo Dio nascosto: è lo Stesso Gesù nato da Maria Vergine, lo Stesso che realmente patì e fu immolato in Croce per noi, lo Stesso dal cui fianco trafitto uscirono sangue e acqua.
Questo è il sacro convito, in cui Cristo è nostro Cibo; qui si perpetua il memoriale della Sua Passione, l'anima è ricolma di grazia e a noi viene dato il pegno della gloria futura.

HAI DEGLI ERRORI...E CHE ERRORI!


Non spaventarti, non scoraggiarti, nello scoprire che hai degli errori... e che errori! — Lotta per strapparli. E, finché lotti, convìnciti che è bene sperimentare tutte queste debolezze, perché, altrimenti, saresti un superbo: e la superbia allontana da Dio. (Forgia, 181)
Gesù, se tutti noi riuniti nel Tuo Amore fossimo perseveranti! Se riuscissimo a tradurre in opere gli slanci che Tu stesso accendi nei nostri cuori! Domandatevi molto spesso: perché sono su questa terra? E in questo modo otterrete di portare a perfetto compimento — pieno di carità — gli impegni giornalmente intrapresi e la cura delle cose piccole. Faremo tesoro dell'esempio dei santi: persone come noi, di carne e ossa, con fragilità e debolezze, ma che seppero vincere e vincersi per amore di Dio; considereremo il loro comportamento e — come le api che estraggono da ogni fiore il nettare migliore — metteremo a frutto il loro modo di lottare. Voi e io impareremo anche a scoprire tante virtù in quanti ci circondano — ci danno lezioni di lavoro, di abnegazione, di allegria... —, e non indugeremo troppo sui loro difetti; soltanto lo stretto imprescindibile. per poterli aiutare con la correzione fraterna. (Amici di Dio, 20)

SE VUOI ESSERE UN'ANIMA CRISTIANA PREGA COSI'...


Gesù vieni nel mio cuore prega con me, prega in me perché io impari da Te a pregare.
(Madre Teresa di Calcutta)

METTI TUTTO NELLE MANI DI DIO



Oltre alla Sua grazia copiosa ed efficace, il Signore ti ha dato la testa, le mani, le facoltà intellettuali, per far fruttare i tuoi talenti. Dio vuole costantemente operare miracoli — risuscitare i morti, dare l'udito ai sordi, la vista ai ciechi, la capacità di camminare agli storpi... —, per mezzo della tua attività professionale santificata, trasformata in olocausto gradito a Dio e utile alle anime. (Forgia, 984)
La tua barca — i tuoi talenti, le tue aspirazioni, i tuoi successi — non vale niente se non la metti a disposizione di Gesù Cristo, se non lasci che Egli vi salga dentro liberamente, se la trasformi in idolo. Tu da solo, con la tua barca, se fai a meno del Maestro, soprannaturalmente parlando, viaggi dritto al naufragio. Soltanto se accetti, se cerchi la presenza e la guida del Signore, sarai al riparo dalle tempeste e dai frangenti della vita. Metti tutto nelle mani di Dio: i tuoi pensieri, le belle avventure della tua fantasia, le tue nobili ambizioni umane, i tuoi amori puliti, devono passare per il cuore di Cristo. Altrimenti, presto o tardi, coleranno a picco col tuo egoismo. (Amici di Dio, 21)

21 settembre 2011

NON ABBIATE PAURA DI ANNUNCIARE CRISTO!


Cristo non ostacola la vostra vita, né la vostra libertà; al contrario, vi dona la vera vita, che vi rende liberi per lottare contro il male e fare della vostra vita qualcosa di bello.

PREGHIERA NELLA FELICITA'


O Signore, oggi il mio cuore è colmo di gioia: ho un senso di pienezza. In questi momenti tendo a dimenticarmi di Te, a condividere la mia gioia solo con le persone che amo.

Oggi, invece, voglio dirTi la mia felicità: riconosco che è un Tuo dono prezioso. Ti dico: grazie, Signore, Tu sei veramente buono con me.

MIO SIGNORE...


... vorrei che chi oggi Ti offende con la bestemmia, domani possa dirti: TI AMO!

CHE CIASCUNO DI VOI SIA UN ALTRO CRISTO


Ti è costato molto allontanare e dimenticare le tue piccole preoccupazioni, le tue ambizioni personali: povere e scarse, però ben radicate. In cambio, adesso sei ben convinto che la tua ambizione e la tua occupazione sono i tuoi fratelli, e soltanto loro, perché nel prossimo hai imparato a scoprire Gesù Cristo. (Solco, 765)
Se non vogliamo sprecare inutilmente il tempo — e non valgono le false scuse delle difficoltà dell'ambiente esterno, che non sono mai mancate fin dai primi tempi del cristianesimo —, dobbiamo tenere ben presente che Cristo, in via ordinaria, ha vincolato alla vita interiore l'efficacia della nostra azione per attirare chi ci circonda. Come condizione per l'influsso dell'attività apostolica, Cristo ha posto la santità; o meglio, il nostro sforzo per essere fedeli, dato che santi, finché siamo sulla terra, non lo saremo. Sembra incredibile, ma Dio e gli uomini hanno bisogno, per parte nostra, di una fedeltà senza palliativi, senza eufemismi, che giunga alle estreme conseguenze, senza mediocrità e senza compromessi, nella pienezza di una vocazione cristiana assunta e praticata con grande cura.
Forse qualcuno di voi sta pensando che io alluda esclusivamente a gruppi scelti di persone. Non lasciatevi ingannare tanto facilmente dalla codardia o dalla comodità. Sentite, invece, l'urgenza divina che ciascuno di voi sia un altro Cristo, ipse Christus, lo stesso Cristo; in poche parole, l'urgenza che il vostro comportamento si svolga in coerenza alle norme della fede, perché la nostra santità — la santità a cui aspiriamo — non è una santità di seconda categoria, che non può esistere.
(Amici di Dio, 6)

"L'UMILTA' VERA PORTA...A CHIEDERE PERDONO!"


Se qualche volta cadi, figlio mio, ricorri subito alla Confessione e alla direzione spirituale: mostra la ferita!, perché te la curino a fondo, perché eliminino tutte le possibilità di infezione, anche se ti fa male come in un'operazione chirurgica. (Forgia, 192)
La sincerità è indispensabile per progredire nell'unione con Dio.
— Se dentro di te, figlio mio, c'è un “rospo”, sputalo! Di' subito, come ti consiglio sempre, ciò che non vorresti che si sapesse. Dopo aver sputato il “rospo” nella Confessione, come si sta bene!
(Forgia, 193)
Dio sia benedetto!, ti dicevi subito dopo la Confessione sacramentale. E pensavi: è come se fossi tornato a nascere.
Poi, hai proseguito con serenità: “Domine, quid me vis facere?” — Signore, che cosa vuoi che io faccia?
— E tu stesso ti sei dato la risposta: con la tua grazia, al di sopra di tutto e di tutti, compirò la tua Santissima Volontà: “Serviam!” — ti servirò senza condizioni!
(Forgia, 238)
L'umiltà porta ogni anima a non scoraggiarsi davanti ai propri errori.
— L'umiltà vera porta... a chiedere perdono!
(Forgia, 189)
Se io fossi lebbroso, mia madre mi abbraccerebbe. Senza paura e senza alcuna esitazione, mi bacerebbe le piaghe.
— E allora, la Vergine Santissima? Quando sentiamo di avere la lebbra, di essere piagati, dobbiamo gridare: Madre! E la protezione di nostra Madre è come un bacio sulle ferite, che ci ottiene la guarigione.
(Forgia, 190)

13 settembre 2011

LA CROCE DI GESU', ALBERO DI VITA PER TUTTI GLI UOMINI DEL MONDO


“Quando sarò elevato da terra,
attirerò tutti a Me.”

SIGNORE, AIUTAMI!


Soffro e soffro assai; ma grazie al buon Gesù sento ancora un pò di forza; e di che cosa non è capace la creatura aiutata da Gesù?

(Padre Pio)

E PROPRIO QUANDO HAI PERSO LE SPERANZE...



... il Signore ti apre una porta!

Abbi soltanto fede e non dubitare mai del Suo Amore !

TU SEI VENUTO PER ME...

Sei venuto per i peccatori. Che parola indicibile per trovare la pace!
"Per me" che ho commesso tali peccati. Io Te li ho affidati piangendo nella confessione, e, attraverso il Tuo sacerdote, Tu mi hai perdonato.
Mi basta sapere che Tu sei qui "per me", peccatore, perché il mio deserto fiorisca di nuovo. Tu ci sei, e questo implica che io devo seguirTi come Pietro dopo il tradimento e il pentimento.
Nessuna prostrazione nella mia vita fatta di debolezza e, insieme, di amore, di tenerezza verso chi ha versato il Suo Sangue per la nostra salvezza.

DIO E' VICINO...


... a ciò che è piccolo, ama ciò che è spezzato. Quando gli uomini dicono: «perduto», Egli dice: «trovato»; quando dicono «condannato», Egli dice: «salvato»; quando dicono: «abietto», Dio esclama: «beato!».
(D. Bonhoeffer)

11 settembre 2011

MARIA: NOME BELLO, NOME CHE PORTA L'AMORE!


Maria, Nome della buona Novella,
Maria, Nome che è vento di Paradiso,
Maria, Nome tesoro di ogni virtù,
Maria, Scrigno benedetto di umiltà e purezza,
Maria, Nome che fa gioire il cuore dei Figli,
Maria, Nome che è porta di speranza,
Maria, Nome che è conforto per chi soffre,
Maria, Nome che profuma di tenerezza,
Maria, Nome che reca luce alle menti,
Maria, Nome che guida al porto sicuro,
Maria, Nome che è Roccia di Giustizia,
Maria, Nome il cui suono è Armonia e Perfezione
Maria, Nome che ha in seno il Nome di Dio,
Maria, Nome che è rifugio per i Pastori,
Maria, Nome pronunciato dai veri dotti,
Maria, Nome che distrugge la menzogna,
Maria, Nome che riporta l'ordine
Maria, Nome che echeggia di Pace,
Maria, Nome che insegna la Sapienza,
Maria,
Nome che in sè racchiude ogni dolcezza,
Maria, il Tuo è il Santissimo Nome della Madre,
la Madre di Dio, la Madre dell'umanità,
la Madre della Chiesa...
Maria, Tu Sei mia Madre e io sono felice di essere Tua figlia.

3 Ave Maria.....

Nome Santissimo di Maria lode, onore e grazie a Te per mezzo del quale gli uomini ritrovano la porta del Cielo!

8 settembre 2011

SCUSARE TUTTI


Sarai buono solo se saprai vedere le cose buone e le virtù degli altri. — Pertanto, se devi correggere, fallo con carità, nel momento opportuno, senza umiliare... e con la disposizione di imparare e di migliorare tu stesso in ciò che correggi. (Forgia, 455)
Una delle prime manifestazioni concrete della carità consiste nel dischiudere all'anima i cammini dell'umiltà. Se riteniamo sinceramente di essere nulla; se ci rendiamo conto che, senza l'aiuto divino, la più debole, la più inconsistente delle creature sarebbe migliore di noi; se ci vediamo capaci di tutti gli errori e di tutti gli orrori; se sappiamo di essere peccatori anche se combattiamo con impegno per prendere le distanze da tante infedeltà..., come possiamo pensar male degli altri, come possiamo alimentare nel cuore il fanatismo, l'intolleranza, l'alterigia?
L'umiltà ci conduce quasi per mano a quel modo di trattare il prossimo, che è il migliore di tutti: comprendere tutti, saper convivere con tutti, scusare tutti, non creare divisioni né barriere; comportarsi — sempre! — da strumenti di unità. Non invano in fondo all'uomo esiste un forte anelito alla pace, all'unità con i propri simili, al reciproco rispetto dei diritti della persona, in una prospettiva che conduce alla fraternità. È un riflesso di ciò che vi è di più prezioso nella condizione umana: se tutti siamo figli di Dio, la fraternità non si riduce a luogo comune o a ideale illusorio: risplende come mèta difficile, ma reale.
Nell'orazione, con l'aiuto della grazia, la superbia può trasformarsi in umiltà. E germoglia nell'anima la vera gioia, pur dovendo costatare che ancora portiamo del fango sulle ali, la melma della nostra triste miseria, che comincia a essiccarsi. Più tardi, con l'aiuto ella mortificazione, quel fango cadrà, e potremo volare molto in alto, perché il vento della misericordia di Dio ci sarà favorevole.
(Amici di Dio, nn. 233. 249)

IL PIU' GRANDE DONO CHE DIO POTESSE FARE AGLI UOMINI


Quando Lo ricevi, diGli: Signore, spero in Te; Ti adoro, Ti amo, aumenta la mia fede. Sii il sostegno della mia debolezza, Tu che sei rimasto nell'Eucaristia, inerme, per porre rimedio alla debolezza delle creature. (Forgia, 832)
Non faccio davvero una scoperta se dico che alcuni cristiani hanno un'idea assai povera della Santa Messa, e che altri la vedono solo come un rito esteriore, se non addirittura come una forma di convenzionalismo. È la meschinità del nostro cuore che ci fa accogliere come per abitudine il più grande dono che Dio potesse fare agli uomini.

Nella Messa — in questa Messa che stiamo celebrando adesso — interviene in modo particolare, ripeto, la Santissima Trinità. Per corrispondere a tanto amore ci si richiede una totale donazione, del corpo e dell'anima: noi infatti ascoltiamo Dio, Gli parliamo, Lo vediamo, Lo gustiamo. E quando le parole non ci sembrano sufficienti cantiamo, incitando la nostra lingua — Pange,lingua! — a proclamare davanti a tutta l'umanità le meraviglie del Signore.
Vivere la Santa Messa significa rimanere in preghiera continua, con la convinzione che per ciascuno di noi si tratta di un incontro personale con Dio: Lo adoriamo, Lo lodiamo, Gli chiediamo tante cose, Lo ringraziamo, facciamo atti di riparazione per i nostri peccati, ci purifichiamo, ci sentiamo una cosa sola, in Cristo, con tutti i cristiani.
(E' Gesù che passa, nn. 87-88)

NATIVITA' DELLA BEATA VERGINE MARIA



+ Dal Vangelo secondo Matteo
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi. Parola del Signore.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Sono due i Vangeli che si occupano della Natività di Gesù: Matteo e Luca. Oggi meditiamo il racconto di Matteo, con la rivelazione dell’Angelo a Giuseppe, uomo giusto e buono, designato dalla Santissima Trinità a diventare Padre putativo del Figlio di Dio.
Non è stata facile l’accettazione di Giuseppe, soprattutto dopo avere visto Maria incinta.
Della Madonna si comincia a parlare nei Vangeli da questo punto in poi, non rivelano nulla della sua nascita e della sua infanzia. Non c’era motivo di conoscerlo, bisogna focalizzare la mente e il cuore sull’Uomo Gesù, ed è importante conoscere la sua Natività e il fatto saliente della sua infanzia.
La Madonna stessa vuole che conosciamo suo Figlio, a cominciare da quando era Bambino.
Oggi però ricordiamo la Natività della Madre di Dio, e diverse rivelazioni ai grandi mistici ci hanno fatto conoscere particolari molto belli, ed è un facile esercizio pensare a Maria Santissima neonata e già Piena di Grazia, Piena dello Spirito di Dio, perché preservata dal peccato originale. Un dono unico, riservato solamente a Colei che avrebbe dato un Corpo e il Sangue a Dio incarnato. Gesù ha ricevuto un Corpo e il Sangue dalla Vergine Maria.
Ella praticò in modo eroico tutte le virtù fin da subito, ancora neonata aveva dei doni di conoscenza e di intelligenza soprannaturali. Potrebbe sembrare difficile ma non lo è: cosa è impossibile a Dio? Anche se neonata e ancora non parlava, comprendeva tutto e già vedeva schiere di Angeli che La osannavano perché era la loro Regina.
Dio ha preparato la Madonna in vista del Figlio, per questo chi conosce Maria incontra Gesù.


Ave, o Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

DA TE SI E' LEVATO IL SOLE DI GIUSTIZIA


Alla Tua nascita, o Purissima, Gioacchino e Anna, figli di Abramo e di Sara, sono stati liberati dal disonore di una vita spirituale apparentemente sterile, divenendo la fonte di una nuova generazione di uomini e di donne. O Immacolata, Adamo ed Eva vedono levarsi l'alba dell'affrancamento dalla corruzione e dalla morte. Il Tuo popolo, che festeggia questa nascita, liberato dal peso del peccato, grida verso di Te: colei che era sterile ha messo al mondo la Madre di Dio, Nutrice della nostra vita. La Tua nascita, o Madre di Dio, ha annunciato la gioia a tutto l'universo, poiché da Te si è levato il Sole di giustizia, Cristo nostro Dio che, togliendo la maledizione e annientando la morte, ci ha donato la vita eterna.

NELLA VITA BISOGNA SCEGLIERE



Eccomi di fronte a quest'alternativa: sarò oggi ben radicato e fondato in Te, saldo nella fede... abbondando nell'azione di grazie? O sarò invece prigioniero dei vani sogni del mondo? Mi lascerò guidare dal suo spirito menzognero? Con il battesimo sono divenuto Tuo figlio, Padre. Io ho così optato per la vita, per Cristo in cui "abita corporalmente tutta la pienezza della divinità". Non dico nulla di più, essendo stretto al vuoto: dove andrò io, povero vagabondo che non ha casa? Ma ecco che Tu mi prepari all'imprevedibile: tutto andrà bene perché Tu, con Cristo, mi hai dato la vita.