" La bontà e la grazia ci rendono simili a Gesù; il peccato invece ci abbrutisce. "
.
Si narra che Leonardo da Vinci abbia dipinto con molta lentezza la Cena al refettorio del convento di S. Maria delle Grazie a Milano. Non gli riusciva di trovare i modelli adatti.
Un giorno incontrò nel parco del Castello un giovane con il volto di un ovale perfetto, con la fronte serena e nobile, con gli occhi limpidi e penetranti, capelli biondi, leggermente ondulati.
Lo invitò a fargli da modello per Gesù.
Qualche anno dopo si torturava perchè non riusciva a trovare un viso da galeotto, che gli permettesse di ritrarre Giuda, il traditore.
Una sera, entrando in un'osteria, vide un uomo con una faccia patibolare: spiava i dadi da gioco e proferiva orribili bestemmie. Aveva finalmente trovato il tipo adatto. Lo chiamò da parte e lo invitò a fargli da modello, dietro lauta ricompensa. Quegli accettò ed entrò con Leonardo a S. Maria delle Grazie.
Mentre sul palco il sommo artista scrutava la faccia del delinquente, la fronte triste, gli occhi biechi, i capelli ispidi, ebbe un ricordo e sentì un singhiozzo. Gli chiese:
- Che hai? Ti senti male?
- No! -, rispose Francesco Bandinelli, il modello. - Piango nel vedere il mutamento che ho fatto nella mia vita.
Leonardo capì, ma chiese:
- Che vuoi dire?
- Voi ben lo sapete, maestro! Tre anni fa io stavo precisamente su questo palco e mi ritraeste per Gesù.
- E che hai fatto per ridurti così?
L'uomo guardò l'affresco, quasi ultimato, fissò gli occhi sulla figura stupenda di Gesù e sospirò:
- Sono un disgraziato: la passione e il peccato mi hanno ridotto così!
.
(Fr. Remo di Gesù)
Bellissima
RispondiEliminaVeronica (Prato)