La pace universale si costruisce partendo dalle piccole cose e ci interpella nella nostra realtà quotidiana in cui tutti, noi quanto cristiani, siamo chiamati ad impegnarci.
Vivere in comunione tra noi nelle nostre famiglie, nelle comunità parrocchiali, nell'ambiente di lavoro, è il primo e fondamentale passo per creare un clima di pace e diffonderla intorno a noi.
Certo è impossibile immaginare una pace perfetta; purtroppo siamo esseri umani soggetti a passioni, a tendenze ed interessi propri e ciascuno ha una diversa visione delle cose, spesso egocentrica ed egoistica.
I nostri rapporti interpersonali sono incontri e scontri, fatti di contrasti, caratterizzati da offese arrecate e ricevute, da disaccordi e rancori che affondano tenaci nella superbia e spesso sfociano nell'odio. E, anche quando desidereremmo la riappacificazione, un orgoglio divorante ci impedisce di fare il primo passo.
Così le divisioni si tramandano per generazioni fino a dimenticare le cause che hanno portato alla separazione della famiglia.
Nella 1 lettera ai Corinzi (il meraviglioso Inno alla carità), San Paolo afferma che la carità è paziente, benigna......e non tiene conto del male ricevuto.
Questo è il sentimento che deve animare il vero cristiano.
Lo stesso concetto è ripreso da San Giovanni nella sua prima lettera dove afferma che Dio è Amore.
Come figli di Dio non possiamo essere diversi da Lui, dobbiamo sforzarci di imitarLo in quell'amore che tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
In un una sola parola, la Carità è Perdono, è vincere l'orgoglio personale per dire non importa se mi hai fatto del male, non ricordo più le offese ricevute ma, per amore di Cristo io ti accolgo.
Il perdono cristiano è senza condizioni, senza contraccambio proprio perchè è Per-dono, è un regalo e deve essere completamente gratuito, come fa il Signore che ci perdona continuamente senza che facciamo niente per meritarlo.
Come ci ricorda ancora San Paolo infatti mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morì per noi....per riconciliarci con Dio (cfr Rm 5,8)
Gesù, come Maestro e Redentore, ci insegna che quello che abbiamo ricevuto gratuitamente, gratuitamente dobbiamo dare (cfr Mt10,8) per riconoscere nel prossimo il fratello a cui perdoniamo,come anche noi siamo perdonati da Dio non fino a 7 volte ma fino a 70 volte 7, cioè sempre (cfr Mt 18,22).
Per questo possiamo invocare Dio col nome di Padre ripetendo rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.
Il perdono è il primo passo per avere la pace dentro di noi e intorno a noi. Amen....
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