Seconda apparizione, 14 febbraio 1858
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La seconda volta era la domenica seguente. Ci ritornai perché mi sentivo spinta interiormente. Mia madre mi aveva proibito di andarci. Dopo la messa cantata, le altre due ragazzine e io fummo ancora a chiederlo a mia madre. Non voleva. Mi diceva che temeva che cadessi nell'acqua. Temeva che non sarei tornata per assistere ai Vespri. Le promisi di sì. Mi diede allora il permesso di andare.
Fui alla parrocchia a prendere una bottiglia d'acqua benedetta per gettarla alla Visione quando fossi alla grotta, se la vedevo. Arrivate là, ciascuna prese il suo Rosario e ci mettemmo in ginocchio per dirlo. Avevo appena detto la prima decina che scorsi la stessa Signora.
Allora mi misi a gettarLe l'acqua benedetta dicendoLe, se veniva da parte di Dio di restare, se no di andarsene; e mi affrettavo sempre a gettargliene. Si mise a sorridere, a inchinarsi e più io annaffiavo, più sorrideva e piegava la testa e più La vedevo fare quei segni... e allora presa da timore mi affrettavo ad aspergerLa e lo feci finché la bottiglia fu terminata.
Quando ebbi finito di recitare il mio Rosario, scomparve. Ecco per la seconda volta.
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La Terza apparizione, 18 febbraio 1858
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La terza volta, il giovedì seguente: vi furono alcune persone importanti che mi consigliarono di prendere della carta e dell'inchiostro e di domandarLe, se aveva qualcosa da dirmi, di avere la bontà di metterlo per scritto.
Ho detto le stesse parole alla Signora. Si mise a sorridere e mi disse che ciò che aveva da dirmi non era necessario scriverlo, ma se volevo avere la compiacenza di andarci per quindici giorni. Le risposi di sì. Mi disse anche che non mi prometteva di farmi felice in questo mondo, ma nell'altro.
La quindicina, dal 19 febbraio al 4 marzo 1858
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La seconda volta era la domenica seguente. Ci ritornai perché mi sentivo spinta interiormente. Mia madre mi aveva proibito di andarci. Dopo la messa cantata, le altre due ragazzine e io fummo ancora a chiederlo a mia madre. Non voleva. Mi diceva che temeva che cadessi nell'acqua. Temeva che non sarei tornata per assistere ai Vespri. Le promisi di sì. Mi diede allora il permesso di andare.
Fui alla parrocchia a prendere una bottiglia d'acqua benedetta per gettarla alla Visione quando fossi alla grotta, se la vedevo. Arrivate là, ciascuna prese il suo Rosario e ci mettemmo in ginocchio per dirlo. Avevo appena detto la prima decina che scorsi la stessa Signora.
Allora mi misi a gettarLe l'acqua benedetta dicendoLe, se veniva da parte di Dio di restare, se no di andarsene; e mi affrettavo sempre a gettargliene. Si mise a sorridere, a inchinarsi e più io annaffiavo, più sorrideva e piegava la testa e più La vedevo fare quei segni... e allora presa da timore mi affrettavo ad aspergerLa e lo feci finché la bottiglia fu terminata.
Quando ebbi finito di recitare il mio Rosario, scomparve. Ecco per la seconda volta.
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La Terza apparizione, 18 febbraio 1858
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La terza volta, il giovedì seguente: vi furono alcune persone importanti che mi consigliarono di prendere della carta e dell'inchiostro e di domandarLe, se aveva qualcosa da dirmi, di avere la bontà di metterlo per scritto.
Ho detto le stesse parole alla Signora. Si mise a sorridere e mi disse che ciò che aveva da dirmi non era necessario scriverlo, ma se volevo avere la compiacenza di andarci per quindici giorni. Le risposi di sì. Mi disse anche che non mi prometteva di farmi felice in questo mondo, ma nell'altro.
La quindicina, dal 19 febbraio al 4 marzo 1858
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Vi ritornai quindici giorni. La Visione apparve tutti i giorni ad eccezione di un lunedì e di un venerdì. Un giorno mi disse che dovevo andare a bere alla fontana. Non vedendola, andai al Gave. Mi disse che non era là. Mi fece segno col dito mostrandomi la fontana. Ci andai.
Non vidi che un po' d'acqua che assomigliava a del fango. Vi portai la mano; non potei prenderne. Mi misi a scavare; poi potei prenderne. Per tre volte l'ho gettata. Alla quarta volta potei. Mi fece anche mangiare un'erba che si trovava dove io fui a bere (una volta solamente).
Poi la Visione scomparve e io mi ritirai.
Vi ritornai quindici giorni. La Visione apparve tutti i giorni ad eccezione di un lunedì e di un venerdì. Un giorno mi disse che dovevo andare a bere alla fontana. Non vedendola, andai al Gave. Mi disse che non era là. Mi fece segno col dito mostrandomi la fontana. Ci andai.
Non vidi che un po' d'acqua che assomigliava a del fango. Vi portai la mano; non potei prenderne. Mi misi a scavare; poi potei prenderne. Per tre volte l'ho gettata. Alla quarta volta potei. Mi fece anche mangiare un'erba che si trovava dove io fui a bere (una volta solamente).
Poi la Visione scomparve e io mi ritirai.
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