«La Corona del Santo Rosario fa del più povero della terra, l’uomo spiritualmente più forte, più ricco di Grazia di Dio, felice, ricolmo di pace, amato da Maria e considerato Suo figlio prediletto. Il Rosario ci fa ottenere il dono della sapienza, perché ci fa comprendere il senso della vita, ci dà lume soprannaturale per cercare Dio, solo Dio e stare sempre con Dio, così da allontanarci dalle vanità terrene e da ciò che dispiace a Gesù e a Maria.
Potenza del Santo Rosario, perchè ci rende sempre più umili, buoni, esperti del sapere divino, capaci di resistere al maligno e meritevoli del Paradiso.
Il Rosario è Arma potente, solamente se recitato con attenzione: più delle labbra deve parlare il cuore. Nella nostra mente non deve esserci altro che l’Ave Maria, si deve pensare a ciò che si dice con la bocca, perché una sola Ave Maria recitata bene, è più meritoria di 200 recitate male.
Potenza del Santo Rosario, perchè ci rende sempre più umili, buoni, esperti del sapere divino, capaci di resistere al maligno e meritevoli del Paradiso.
Il Rosario è Arma potente, solamente se recitato con attenzione: più delle labbra deve parlare il cuore. Nella nostra mente non deve esserci altro che l’Ave Maria, si deve pensare a ciò che si dice con la bocca, perché una sola Ave Maria recitata bene, è più meritoria di 200 recitate male.
Dice San Luigi, che “nessuna preghiera è più meritoria per l’anima e più gloriosa per Gesù e Maria quanto il Rosario ben recitato”.
Il Santo Rosario non è un’arma qualsiasi, perché anche l’arma più debole è un’arma, ma è l’ARMA POTENTE, immensamente più potente di tutte le potenze del mondo messe insieme, perché col Rosario abbiamo la Madre di Dio e, quindi, la SS. Trinità stessa dalla nostra parte. E chi è superiore in questo mondo di Colui che ha creato questo mondo, che lo alimenta con il Suo soffio vitale e può farlo sparire quando vuole? Nessuno e nessuna cosa al mondo potrà mai vincerci o abbatterci, senza la permissione Divina.
Il Rosario è chiamato Arma potente, perché è strumento di difesa e strumento di offesa. Di difesa da tutti gli attacchi diabolici, da coloro che intenzionalmente cercano di arrecarci del male con le parole o con le opere. Di offesa a tutte le situazioni negative che incontriamo nella vita e che dobbiamo superare con l’amore, il perdono, il silenzio, la bontà e la comprensione.
Nelle apparizioni di Lourdes e di Fatima la Madonna ci ha invitato a recitare il Rosario come Arma potente contro il male, per portarci alla vera pace.
“Il Santo Rosario è un’Arma potente. Impiegala con fiducia e ti meraviglierai del risultato”, questo insegnava e scriveva una grande anima come San Josemaria Escrivà.
Anche Suor Lucia di Fatima ha detto questo: “Il Rosario è l’Arma più potente con cui possiamo difenderci in campo di battaglia”.
È molto famoso quanto avvenne nella battaglia di Lepanto, per arginare l’invasione musulmana. Giunti all’apice della loro potenza nel Mediterraneo, i maomettani minacciavano sul serio di invadere l’Europa cristiana. Il Papa San Pio V formò una lega, a cui presero parte le Repubbliche italiane di Venezia e di Genova; vi si unì la flotta della Spagna. Comandante in capo fu Don Giovanni d’Austria.
Fin dal 17 settembre 1571 il Papa aveva ordinato a tutta la cristianità di chiedere aiuto dal Cielo, mediante la pia recita del Santo Rosario. Prima di partire all’attacco, a Lepanto i marinai cristiani recitarono anche loro devotamente il Rosario, mentre il Legato Pontificio dava loro la solenne Benedizione Apostolica. Per ben 3 ore i 65.000 uomini, i quali avevano ricevuto la Santa Comunione, continuarono a recitare il Rosario. La battaglia infuriò al tardi pomeriggio; i turchi furono sbaragliati e completamente sconfitti; e mai più si ripresero. Don Giovanni attribuì il grande trionfo della flotta cristiana alla potente intercessione della Regina del Rosario. Il Senato veneziano così ne scrisse agli altri Stati che formavano la lega: “Non furono i generali, né i battaglioni, né le armi che ci procurarono la strepitosa vittoria di Lepanto; ma fu nostra Signora del Santo Rosario”.
L’Arma potente del Rosario è utile a tutti, efficace a coloro che lo recitano con umiltà, fede, perseveranza, grande attenzione, e soprattutto con amore.
Certo è cosa molto difficile - specialmente per i principianti - non avere distrazioni, perché la fantasia o il diavolo portano a volte la mente altrove.
Il Santo Rosario non è un’arma qualsiasi, perché anche l’arma più debole è un’arma, ma è l’ARMA POTENTE, immensamente più potente di tutte le potenze del mondo messe insieme, perché col Rosario abbiamo la Madre di Dio e, quindi, la SS. Trinità stessa dalla nostra parte. E chi è superiore in questo mondo di Colui che ha creato questo mondo, che lo alimenta con il Suo soffio vitale e può farlo sparire quando vuole? Nessuno e nessuna cosa al mondo potrà mai vincerci o abbatterci, senza la permissione Divina.
Il Rosario è chiamato Arma potente, perché è strumento di difesa e strumento di offesa. Di difesa da tutti gli attacchi diabolici, da coloro che intenzionalmente cercano di arrecarci del male con le parole o con le opere. Di offesa a tutte le situazioni negative che incontriamo nella vita e che dobbiamo superare con l’amore, il perdono, il silenzio, la bontà e la comprensione.
Nelle apparizioni di Lourdes e di Fatima la Madonna ci ha invitato a recitare il Rosario come Arma potente contro il male, per portarci alla vera pace.
“Il Santo Rosario è un’Arma potente. Impiegala con fiducia e ti meraviglierai del risultato”, questo insegnava e scriveva una grande anima come San Josemaria Escrivà.
Anche Suor Lucia di Fatima ha detto questo: “Il Rosario è l’Arma più potente con cui possiamo difenderci in campo di battaglia”.
È molto famoso quanto avvenne nella battaglia di Lepanto, per arginare l’invasione musulmana. Giunti all’apice della loro potenza nel Mediterraneo, i maomettani minacciavano sul serio di invadere l’Europa cristiana. Il Papa San Pio V formò una lega, a cui presero parte le Repubbliche italiane di Venezia e di Genova; vi si unì la flotta della Spagna. Comandante in capo fu Don Giovanni d’Austria.
Fin dal 17 settembre 1571 il Papa aveva ordinato a tutta la cristianità di chiedere aiuto dal Cielo, mediante la pia recita del Santo Rosario. Prima di partire all’attacco, a Lepanto i marinai cristiani recitarono anche loro devotamente il Rosario, mentre il Legato Pontificio dava loro la solenne Benedizione Apostolica. Per ben 3 ore i 65.000 uomini, i quali avevano ricevuto la Santa Comunione, continuarono a recitare il Rosario. La battaglia infuriò al tardi pomeriggio; i turchi furono sbaragliati e completamente sconfitti; e mai più si ripresero. Don Giovanni attribuì il grande trionfo della flotta cristiana alla potente intercessione della Regina del Rosario. Il Senato veneziano così ne scrisse agli altri Stati che formavano la lega: “Non furono i generali, né i battaglioni, né le armi che ci procurarono la strepitosa vittoria di Lepanto; ma fu nostra Signora del Santo Rosario”.
L’Arma potente del Rosario è utile a tutti, efficace a coloro che lo recitano con umiltà, fede, perseveranza, grande attenzione, e soprattutto con amore.
Certo è cosa molto difficile - specialmente per i principianti - non avere distrazioni, perché la fantasia o il diavolo portano a volte la mente altrove.
Rivolgiamoci alla Madonna, non pensiamo di vincere le distrazioni da noi stessi - pur sforzandoci di non distrarci durante il Rosario e di impegnarci a diminuire le distrazioni -, ma con il Suo aiuto, tutto sarà facile, specialmente se noi ci siamo consacrati al Suo Cuore Immacolato.
Nel libro “Il segreto meraviglioso del Santo Rosario”, San Luigi Grignon da Monfort indica che non è sufficiente recitare le Ave Maria con la bocca, bisogna che sia principalmente il cuore a parlare, ad amare: “Per pregare bene non basta esporre le nostre domande con la più bella fra le preghiere qual è il Rosario: occorre anche una grande attenzione perché Dio ascolta la voce del cuore più che la voce della bocca. Mèttiti alla presenza di Dio: pensa che Dio e la Sua Santa Madre ti guardano, che l’Angelo Custode posto alla tua destra coglie le tue Ave Maria, se dette bene, come altrettante rose per farne una Corona a Gesù e a Maria”.
Anche se un principiante non capisce il valore del Rosario, è sempre bene recitarlo, perché piano piano prenderà comprensione di questa sublime preghiera. È la Madonna ad accendere l’amore verso il Santo Rosario.
Con il Rosario uno va dritto al cuore del cristianesimo, recita la preghiera che impregna tutta la Rivelazione operata da Gesù. È questa preghiera a favorire la conversione, perché c’è la Madre di Dio che prega con te, prega per te, prega su di te.
È grande cosa recitare il Rosario in grazia di Dio o quantomeno avere il proposito di uscire dallo stato mortale, perché senza la grazia nell’anima, le preghiere e buone opere non sono meritevoli davanti a Dio. Non per questo, i peccatori non devono recitarlo, anzi, devono recitare molte Corone per ricevere molte grazie. Più c’è purità nella persona, più il Rosario diventa l’Arma potente.
Dio ci vede sempre, Maria in Dio non toglie gli occhi dai suoi consacrati e non abbandona i peccatori, ma ricordiamo che specialmente durante la recita del Rosario, Maria è presente, perché lo recita con noi, e raccoglie quelle Rose che noi Le offriamo, per portarle davanti al Trono di Dio.
Nel libro “Il segreto meraviglioso del Santo Rosario”, San Luigi Grignon da Monfort indica che non è sufficiente recitare le Ave Maria con la bocca, bisogna che sia principalmente il cuore a parlare, ad amare: “Per pregare bene non basta esporre le nostre domande con la più bella fra le preghiere qual è il Rosario: occorre anche una grande attenzione perché Dio ascolta la voce del cuore più che la voce della bocca. Mèttiti alla presenza di Dio: pensa che Dio e la Sua Santa Madre ti guardano, che l’Angelo Custode posto alla tua destra coglie le tue Ave Maria, se dette bene, come altrettante rose per farne una Corona a Gesù e a Maria”.
Anche se un principiante non capisce il valore del Rosario, è sempre bene recitarlo, perché piano piano prenderà comprensione di questa sublime preghiera. È la Madonna ad accendere l’amore verso il Santo Rosario.
Con il Rosario uno va dritto al cuore del cristianesimo, recita la preghiera che impregna tutta la Rivelazione operata da Gesù. È questa preghiera a favorire la conversione, perché c’è la Madre di Dio che prega con te, prega per te, prega su di te.
È grande cosa recitare il Rosario in grazia di Dio o quantomeno avere il proposito di uscire dallo stato mortale, perché senza la grazia nell’anima, le preghiere e buone opere non sono meritevoli davanti a Dio. Non per questo, i peccatori non devono recitarlo, anzi, devono recitare molte Corone per ricevere molte grazie. Più c’è purità nella persona, più il Rosario diventa l’Arma potente.
Dio ci vede sempre, Maria in Dio non toglie gli occhi dai suoi consacrati e non abbandona i peccatori, ma ricordiamo che specialmente durante la recita del Rosario, Maria è presente, perché lo recita con noi, e raccoglie quelle Rose che noi Le offriamo, per portarle davanti al Trono di Dio.
Ogni Ave Maria, ogni Rosa che noi offriamo alla Madonna, Gesù la vede, la conosce, l’accetta perché è data alla Sua Madre, che è Avvocata potente davanti a Dio e ci ottiene Misericordia, quando siamo invece meritevoli di castighi».
(padre Giulio Maria Scozzaro)
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