Sembra che l'atteggiamento della Vergine, durante gli otto mesi compresi tra l'Annunciazione ed il Natale, sia un modello delle anime interiori, che vivono in intima unione con Dio, esseri scelti da Dio per vivere dal di dentro, nel fondo dell'abisso senza fondo. Con quale pace, con quale raccoglimento Maria si prestava e si presta a tutte le cose! Come le cose più banali erano da Lei divinizzate, poiché, attraverso tutto, la Vergine restava l'Adoratrice del dono di Dio. Questo non Le impediva di esteriorizzare, di impegnarsi nel mondo esterno, sempre quando, sollecitata, si dedicava alla carità; il Vangelo ci dice che "Maria percorse diligentemente le montagne della Giudea per recarsi dalla sua cugina Elisabetta". L'ineffabile visione che Ella contemplava in Sè Stessa, non diminuì mai la Sua carità esterna, l'affetto per il prossimo, poiché "la contemplazione ci guida alla lode e all'eternità del Signore. Maria possedeva l'unità che giammai si disfarà".
(Suor Elisabeth della Trindade (1880-1906) -Maria, modello delle anime interiorizzate - La Vita spirituale, 1928)
Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
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