Non sopportiamo di mal animo se qualcuno da un cattivo giudizio su di noi, e dicono nei nostri confronti parole che non ascoltiamo con piacere.
Il nostro giudizio su noi stessi deve essere critico; dobbiamo credere che siamo deboli e miserabili.
Se terremo conto massimamente dell'interiorità, non daremo molto peso a parole che volano; giacchè, nei momenti avversi, è prudenza starsene in silenzio, volgendo l'animo a Cristo ed alla Vergine Maria Sua Madre, senza lasciarsi turbare dal giudizio della gente.
La nostra pace non riposi nella parola degli uomini. Che questi ci abbiano giudicati bene o male, non per ciò siamo diversi.
Temiamo invece il giudizio di Dio; godrà di grande pace chi non desidera di piacere agli uomini, ma al Padre che è nei Cieli. E' infatti che da desideri non conformi alla Volontà Divina che nascono tutti i turbamenti del cuore e tutte le deviazioni degli affetti.
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