Se veramente desideriamo farci santi, allora Dio deve essere il nostro supremo ed ultimo Fine: un Fine che renderà puri i nostri affetti, troppo spesso piegati verso noi stessi e verso il piacere della carne; questo è male, giacchè, in qualunque cosa cerchiamo noi stessi, sperimentiamo quanto siamo miserabili in questo corpo mortale.
Tutto dobbiamo, dunque, ricondurre in primo luogo, a Dio, perchè da Lui tutto proviene ciò che di buono possediamo e ciò che di buono ci può essere dato.
Colui che si mette al servizio del Sommo Bene, con spontaneità e libertà di spirito, riceverà grazia.
Invece colui che cerca onore e gloria, non nel Signore, ma in altro; colui che cerca diletto in un bene particolare, non godrà di quella gioia vera e duratura che allarga il cuore. Anzi incontrerà molti ostacoli ed angustie.
Nulla di ciò che è buono dobbiamo ascrivere a noi; nessuna capacità è frutto di noi stessi. Riconosciamo invece che tutto è di Dio, senza del quale l'uomo è nulla, e nulla ha di buono. Dobbiamo, per questo, rendere gloria all'Onnipotente.
Sia Egli lodato al di sopra di ogni cosa, e sia in ogni cosa benedetto. Amen.
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