A questo punto riprendo le parole che il vescovo Tonino Bello rivolge a Giuseppe padre, sposo operaio della casa di Nazaret.
Il libretto La carezza di Dio fu regalato da don Pierantonio Castello, parroco di Presciane (Rovigo) come augurio di Natale ai suoi parrocchiani.
E' un libro tutto da leggere e da ascoltare in devota ammirazione complice la poesia.
Alla fine dopo la conversazione con Giuseppe sui problemi che potevano preoccuparlo come padre e garante della piccola famiglia, il vescovo esclama, congedandosi:
" Si è fatto tardi, Giuseppe, nella piazza non c'è più nessuno".
Nelle case di Nazaret la famiglie sono riunite per la cena e recitano lo "Shemà Israel"= Ascolta Israele.
Vicino al fuoco la cena è pronta anche per la tua famiglia, cena di povera gente la tua!
C'è l'acqua che hai attinto alla fonte, c'è il pane di giornata e il vino di Engaddi.
E poi, scusa, c'è Maria che ti aspetta.
Ti prego, quando entri da Lei, sfioraLa con un bacio.
FaLLe una carezza pure per me, e diLLe che anch'io Le voglio bene.
Un bene da morire.
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"Buona notte, Giuseppe!".
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(Prof. Carlo Folchini)
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