Considera ciò che di più bello e di più grande c'è sulla terra..., ciò che piace all'intelletto e alle altre facoltà..., e ciò che è godimento della carne e dei sensi... Considera il mondo, e gli altri mondi che brillano nella notte: tutto l'Universo. —
Ebbene, tutto ciò, unito a tutte le follie del cuore soddisfatte..., non vale niente, è niente e meno di niente, a confronto di questo Dio, mio! —tuo!—, Tesoro infinito, Perla preziosissima, umiliato, fatto schiavo, annichilito in forma di servo nella grotta dove volle nascere, nella bottega di Giuseppe, nella Passione e nella Morte ignominiosa... e nella pazzia d'Amore della Santa Eucaristia. (Cammino, 432)
Bisogna adorare devotamente questo Dio nascosto: è lo Stesso Gesù nato da Maria Vergine, lo Stesso che realmente patì e fu immolato in Croce per noi, lo Stesso dal cui fianco trafitto uscirono sangue e acqua.
Questo è il sacro convito, in cui Cristo è nostro Cibo; qui si perpetua il memoriale della Sua Passione, l'anima è ricolma di grazia e a noi viene dato il pegno della gloria futura.
Bisogna adorare devotamente questo Dio nascosto: è lo Stesso Gesù nato da Maria Vergine, lo Stesso che realmente patì e fu immolato in Croce per noi, lo Stesso dal cui fianco trafitto uscirono sangue e acqua.
Questo è il sacro convito, in cui Cristo è nostro Cibo; qui si perpetua il memoriale della Sua Passione, l'anima è ricolma di grazia e a noi viene dato il pegno della gloria futura.
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