" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

24 dicembre 2010

ADORIAMO IL DIO BAMBINO

"Da duemila anni, ad ogni Natale noi ci scambiamo gli auguri perché avvertiamo che la tua Nascita è anche la nostra nascita, la nascita della Speranza, la nascita dell’Amore, la nascita di Dio nella grotta della nostra povertà.
Però – quanto mi dispiace doverlo riconoscere! – il Tuo Natale!
Il Tuo Natale è minacciato da un falso natale, che prepotentemente ci invade e ci insidia e ci narcotizza fino al punto di non vedere più e non sentire più il richiamo del vero Natale: il Tuo Natale!
Quante luci riempiono le vie e le vetrine in questo periodo! Ma la gente sa che la Luce sei Tu?
E se interiormente gli uomini restano al buio, a che serve addobbare la notte con variopinte luminarie? Non è una beffa, o Gesù? Non è un tradimento del Natale? Queste domande, caro Gesù, si affollano nel mio cuore e diventano un invito forte alla conversione.
E noi cristiani mandiamo luce con la nostra vita?
E le famiglie e le parrocchie assomigliano veramente a Betlemme?
Si vede la stella cometa della testimonianza della vita abitata e trasformata dalla Tua Presenza?
Questi interrogativi non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo evitarli se vogliamo vivere un autentico Natale.
Dalle case e dai luoghi di divertimenti, in questi giorni, escono musiche che vorrebbero essere invito alla gioia.
Ma di quale gioia si tratta? Gli uomini hanno scambiato il piacere con la gioia: quale mistificazione!
Il piacere è il sollecito della carne e, pertanto, sparisce subito e va continuamente e insaziabilmente ripetuto; la gioia, invece, è il fremito dell’anima che giunge a Betlemme e vede Dio e resta affascinata e coinvolta nella festa dell’Amore puro. Sarà questa la nostra gioia, sarà questo il nostro Natale?
Gesù, come vorrei che fosse così! Ma c’è un altro pensiero che mi turba e mi fa sentire tanto distante il nostro natale dal Tuo Natale.
A Natale, o Gesù, Tu non hai fatto il cenone e non hai prenotato una stanza in un lussuoso albergo di una rinomata stazione sciistica.
Tu sei nato povero. Tu hai scelto l’umiltà di una grotta e le braccia di Maria (la “poverella” amava chiamarLa Francesco d’Assisi, un grande esperto del Natale vero!).
Come sarebbe bello se a Natale, invece di riempire le case di cose inutili, le svuotassimo per condividere con chi non ha, per fare l’esperienza meravigliosa del dono, per vivere il Natale insieme a Te, o Gesù! Questo sarebbe il regalo natalizio!
A questo punto io Ti auguro ancora, con tutto il cuore, buon compleanno, Gesù! Ma ho paura che la Tua Festa non sia la nostra festa.
Cambiaci il cuore, o Gesù, affinché noi diventiamo Betlemme e gustiamo la gioia del Tuo Natale con Maria, con Giuseppe, con i pastori, con gli angeli, i santi e con tante anime che, con il cuore, hanno preso domicilio a Betlemme.
Buon Natale a tutti… ma ora sapete di quale Natale intendo parlare."
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(Card. Angelo Comastri)

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