" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

17 marzo 2013

L'IMPORTANZA DEL PERDONO PER IL CRISTIANO

 Gesù  sempre ci invita a perdonare e a dimenticare le piccole offese che spesso accadono nella convivenza quotidiana. È facile ricevere in famiglia e al lavoro offese, scorrettezze e alle volte anche danneggiamenti; in queste circostanze si misura la nostra spiritualità; dalla reazione che abbiamo viene fuori chi siamo dentro. Spesso non si reagisce con durezza per mancanza di amore: è la tensione e l’ira accumulata a dare scintilla al nervosismo.
Ho parlato spesso dell’importanza del perdono,  che è un dono per l’altro, per chi ha sbagliato e si comporta male. Il nostro perdono deve essere sincero, di cuore, come Gesù perdona tutti noi.
Il perdono si deve avvertire nel cuore; quindi, è sempre travagliato, nasce con un po’ di violenza, ed è bene considerare che se non si incontra la persona che ha causato la sofferenza, è sufficiente il perdono sentito nel cuore.
Molti dicono che non riescono a perdonare perché i loro nemici non lo meritano, ma allora chi merita il perdono di Dio? Chi non vuol perdonare deve chiedersi se ci sono state circostanze nella vita in cui non era stato meritevole del perdono del Padre. Noi mostriamo di amare Gesù se perdoniamo i nostri nemici, comunque se dimentichiamo i loro errori e non li condanniamo perché solo Dio può svolgere questo compito.
Se siamo umili nel riconoscere i nostri debiti nei confronti di Dio, questo ci aiuterà a perdonare a discolpare gli altri.
Oltre il perdono da offrire a tutti, c’è anche l’atteggiamento di discolpare chi ha sbagliato, non rivoltando la verità né falsando qualcosa, ma si discolpa qualcuno perché egli non si rende conto del male che fa a sè stesso e poi agli altri! Si inserisce qui la comprensione senza negare l’evidenza dei fatti: è un atto di amore che si esplicita con la pazienza e la convinzione che chi sbaglia è accecato e non si rende conto della sofferenza che causa negli altri.
L’inimicizia nasce tra le persone che si conoscono quando qualcuno ripete gli stessi errori e non mostra alcun segno di ravvedimento; questo è un supplizio per chi deve sopportare le torture magari nell’ambiente di lavoro. Tutto si può superare insieme a Gesù, invocando con Fede il Suo Cuore e chiedendo di intervenire per convertire quella persona e per ricevere la pazienza e la capacità di perdonare.
È sempre determinante invocare Gesù per ricevere da Lui la forza di amare e di perdonare anche nelle condizioni più difficili.
Senza l’aiuto di Gesù, se non c’è la Sua Grazia, è impossibile perdonare cristianamente; al contrario si ha una forte inclinazione nell’emettere giudizi e sospetti temerari, molto gravi e che richiedono la Confessione. Con l’aiuto di Gesù invece c’è l’umiltà di comprendere ed invece di falsare gli episodi e di ingigantire un fatto, si cerca di minimizzarlo, di sgonfiarlo per non ricordarlo.
Chi è umile è obiettivo, quindi realistico, senza pregiudizi e giusto. Riesce a discolpare  i difetti degli altri perché non se ne scandalizza. Il superbo invece li cerca per giudicare e dirlo a tutti, se non ne trova li inventa e così distrugge la sua vita spirituale.
Guardiamo la Vergine Maria ed imitiamo le Sue virtù. È importante conoscere i Suoi consigli leggendo i messaggi di Medjugorje.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

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