«Venite a Me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e Io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da Me, che sono mite e umile di Cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il Mio giogo infatti è dolce e il Mio peso leggero».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Se queste parole fossero accolte da tutti, avremmo sette miliardi di persone nelle Chiesa a pregare. Perché molti sono stanchi e oppressi, ognuno ha dei motivi personali, c’è chi è stanco per il lavoro e la vita intensa, c’è chi è oppresso dalle preoccupazioni, ansie inutili, desideri irrealizzabili. Che portano all’avvilimento e alla demoralizzazione.
Soprattutto l’oppressione scatenata da insoddisfazioni più o meno riconosciute, schiaccia la vita spirituale e paralizza ogni desiderio che conduce alla preghiera e ai Sacramenti. L’oppressione arriva soprattutto dall’interno, dai quei pensieri che martellano il cuore fino a realizzarli. Quei pensieri che portano al nulla e alla vanità esteriore che durano pochissimo tempo e poi svaniscono.
Oggi un po’ ovunque si festeggia il mito dell’apparenza, mostrarsi perfetti per suscitare ammirazione per alcuni minuti. E quanta preparazione per farsi bellissime, mentre non si dedicano dieci minuti a Gesù per ringraziarLo e adorarLo.
Quante ore molte persone trascorrono nei centri di bellezza o in palestra o sotto i bisturi del chirurgo per sistemare alcuni millimetri che non stanno bene… Quanto più si cerca di apparire belli esteriormente tanto più si perde la spiritualità interiore. Non si può ascoltare l’invito di Gesù: “Venite a Me”, non possono andare perché impegnati ogni giorno alla ricerca della perfezione del corpo.
Qui è tutto l’inganno… cercare la perfezione esteriore dimenticando la vita interiore.
Non è sbagliato curare il corpo e l’aspetto esteriore, ci mancherebbe, ma tutto si misura dall’intenzione: perché si fa? La maggior parte per sedurre, quindi, si tratta di vanità, vanagloria inutile. L’aspetto esteriore curato è manifestazione di controllo personale, ma non sempre viene curata anche l’anima. Occorre curare l’anima e il corpo.
La vita sedentaria fa male un po’ a tutto il corpo, si suggerisce di passeggiare ogni giorno, anche di fare un po’ di palestra in casa o altrove per aiutare il fisico. Spesso chi cerca di abbellire l’apparenza non ha tempo per aiutare il corpo con lunghe passeggiate. Non c’è più il tempo per fare altro, mentre l’apparenza passa e la salute del corpo rimane.
Il viso manifesta l’anima, niente può cambiare i lineamenti di chi non prega. Guardate invece i volti delle persone che pregano: c’è gioia, serenità, bontà. Traspare dal volto la verità e l’onestà.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Se queste parole fossero accolte da tutti, avremmo sette miliardi di persone nelle Chiesa a pregare. Perché molti sono stanchi e oppressi, ognuno ha dei motivi personali, c’è chi è stanco per il lavoro e la vita intensa, c’è chi è oppresso dalle preoccupazioni, ansie inutili, desideri irrealizzabili. Che portano all’avvilimento e alla demoralizzazione.
Soprattutto l’oppressione scatenata da insoddisfazioni più o meno riconosciute, schiaccia la vita spirituale e paralizza ogni desiderio che conduce alla preghiera e ai Sacramenti. L’oppressione arriva soprattutto dall’interno, dai quei pensieri che martellano il cuore fino a realizzarli. Quei pensieri che portano al nulla e alla vanità esteriore che durano pochissimo tempo e poi svaniscono.
Oggi un po’ ovunque si festeggia il mito dell’apparenza, mostrarsi perfetti per suscitare ammirazione per alcuni minuti. E quanta preparazione per farsi bellissime, mentre non si dedicano dieci minuti a Gesù per ringraziarLo e adorarLo.
Quante ore molte persone trascorrono nei centri di bellezza o in palestra o sotto i bisturi del chirurgo per sistemare alcuni millimetri che non stanno bene… Quanto più si cerca di apparire belli esteriormente tanto più si perde la spiritualità interiore. Non si può ascoltare l’invito di Gesù: “Venite a Me”, non possono andare perché impegnati ogni giorno alla ricerca della perfezione del corpo.
Qui è tutto l’inganno… cercare la perfezione esteriore dimenticando la vita interiore.
Non è sbagliato curare il corpo e l’aspetto esteriore, ci mancherebbe, ma tutto si misura dall’intenzione: perché si fa? La maggior parte per sedurre, quindi, si tratta di vanità, vanagloria inutile. L’aspetto esteriore curato è manifestazione di controllo personale, ma non sempre viene curata anche l’anima. Occorre curare l’anima e il corpo.
La vita sedentaria fa male un po’ a tutto il corpo, si suggerisce di passeggiare ogni giorno, anche di fare un po’ di palestra in casa o altrove per aiutare il fisico. Spesso chi cerca di abbellire l’apparenza non ha tempo per aiutare il corpo con lunghe passeggiate. Non c’è più il tempo per fare altro, mentre l’apparenza passa e la salute del corpo rimane.
Il viso manifesta l’anima, niente può cambiare i lineamenti di chi non prega. Guardate invece i volti delle persone che pregano: c’è gioia, serenità, bontà. Traspare dal volto la verità e l’onestà.
Oh Gesù mio, non mi interessa più essere bella, essere accettata o criticata, io voglio piacere A TE! Tua Anima in attesa di incontrarti anche oltre questa vita. Lena
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