"In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita".
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il dialogo centrale avviene tra Gesù e una donna pagana, considerata impura per la sua provenienza. Dopo una breve introduzione, è la donna a prendere l’iniziativa e a supplicare il Signore con molta Fede. Una Fede che la donna scopre dentro, il suo linguaggio è certamente spirituale.
È una grave sofferenza della figlia a munire la donna cananea di coraggio, ma non basta il coraggio quando ci si rivolge a Gesù. Occorre, appunto, ciò che permette di entrare in dialogo con Lui. Ed è la Fede sincera e umile ad attrarre il Signore, a farLo chinare immediatamente verso la creatura che implora qualsiasi Grazia particolare o, addirittura, un grande miracolo.
La figlia della cananea era afflitta da una forte possessione diabolica e da problemi psichici rilevanti. Questi problemi erano certamente collegati all’attività del diavolo nel suo corpo.
Come ho già spiegato, quando satana è lasciato libero di agire in un corpo, vi porta una devastazione impressionante, anche il sorgere di malattie gravi. Soprattutto, causa facilmente esaurimenti nervosi consistenti, mettendo delle fisse nella mente di chi vuole distruggere. Molte malattie mentali sono causate dalla presenza di satana. E rimane indispensabile ricorrere alle medicine, ma la preghiera intensa e le benedizioni di un Sacerdote rimangono indispensabili per la liberazione da ogni causa malefica.
Una delle prove ci viene dalla figlia della cananea. La ragazza sarebbe rimasta in quelle condizioni se non fosse intervenuta la madre, un intervento umile e coraggioso di una madre che ama la propria figlia e si accorge di perderla giorno dopo giorno. Senza l’amore di questa madre, la ragazza sarebbe arrivata alla follia.
Prendete ad esempio la Fede e l’atteggiamento della donna cananea.
Chi non ha un familiare, un parente o un conoscente disturbato seriamente ed incapace di pregare e chiedere aiuto alla Madonna? Perché una delle preghiere che i diavoli odiano terribilmente è il Santo Rosario. Occorre pregare per chi non riesce a pregare, avvicinarsi con amore a chi soffre e parlare della Confessione, della necessità di formare la propria Fede.
Il mondo è pieno di persone insoddisfatte, scoraggiate, depresse. Persone che scoprono l’inutilità del denaro e dei piaceri effimeri, quando incontrano qualsiasi forma di malattia, soprattutto, la depressione o altri sintomi psichici di notevole portata.
Chi non ha fatto l’esperienza del mal di testa o di sofferenze debilitanti? Proprio in quei momenti di acuto dolore, ci si aggrappa a qualcosa. La cananea pregò per la figlia impossibilitata ad esprimere una sola parola.
La preghiera di intercessione è molto importante e potente.
Anche se Gesù manifesta alla donna di voler portare la salvezza ai figli di Israele, il suo intento era quello di provare la cananea. Significa che non basta ripetere delle preghiere in modo meccanico, occorre manifestare una Fede matura. Ed è un percorso da compiere, una lunga strada da seguire, senza cercare deviazioni dottrinali o altre divagazioni viziose.
Senza una Fede forte, la persona che soffre si carica di inquietudine e tristezza, diventa scontrosa e irascibile. Mostra nelle sottilissimi righe del volto una insoddisfazione profonda. Manifesta una arrabbiatura interna che esplode all’esterno. Questa è la mancanza della preghiera.
La donna cananea, una pagana, oggi insegna a pregare.
Il Vangelo evidenzia la sua umiltà, la sua ferma convinzione di avere trovato in Gesù l’unico Salvatore. È una preghiera perseverante, piena di amore verso la propria figlia. È l’amore a rendere migliore la Fede. Non è sufficiente la Fede, è l’amore ad impreziosire una richiesta di miracolo.
Quel pane che Gesù dona a tutti quelli che credono e si confessano è l’Eucaristia, Sè Stesso, il Suo Corpo e il Suo Sangue. Alla donna aveva detto che quel pane non potevano mangiarlo gli estranei, quelli che non Lo accettavano. Ma la replica della donna è felice, risponde esattamente quello che Gesù voleva sentire: si accontenta anche delle briciole.
Le briciole del pane indicate dalla donna, ci fanno venire in mente i frammenti dell’Eucaristia che in quasi tutte le Sante Messe cadono per terra, causando sacrilegi e manifestando una totale mancanza di Fede da parte di chi agisce con assoluta indifferenza. In un minuscolo frammento dell’Eucaristia c’è tutto Gesù. Chi prende l’Eucaristia sulla mano, si rende gravemente colpevole dei frammenti che cadono o si appiccicano e poi cadono inavvertitamente.
Chi è degno di toccare il Corpo di Gesù?
C’è la possibilità di prendere l’Eucaristia in bocca o sulla mano, ognuno manifesta la sua Fede verso Gesù nell’adorazione che mostra e nel rispetto della Sua Persona.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita".
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il dialogo centrale avviene tra Gesù e una donna pagana, considerata impura per la sua provenienza. Dopo una breve introduzione, è la donna a prendere l’iniziativa e a supplicare il Signore con molta Fede. Una Fede che la donna scopre dentro, il suo linguaggio è certamente spirituale.
È una grave sofferenza della figlia a munire la donna cananea di coraggio, ma non basta il coraggio quando ci si rivolge a Gesù. Occorre, appunto, ciò che permette di entrare in dialogo con Lui. Ed è la Fede sincera e umile ad attrarre il Signore, a farLo chinare immediatamente verso la creatura che implora qualsiasi Grazia particolare o, addirittura, un grande miracolo.
La figlia della cananea era afflitta da una forte possessione diabolica e da problemi psichici rilevanti. Questi problemi erano certamente collegati all’attività del diavolo nel suo corpo.
Come ho già spiegato, quando satana è lasciato libero di agire in un corpo, vi porta una devastazione impressionante, anche il sorgere di malattie gravi. Soprattutto, causa facilmente esaurimenti nervosi consistenti, mettendo delle fisse nella mente di chi vuole distruggere. Molte malattie mentali sono causate dalla presenza di satana. E rimane indispensabile ricorrere alle medicine, ma la preghiera intensa e le benedizioni di un Sacerdote rimangono indispensabili per la liberazione da ogni causa malefica.
Una delle prove ci viene dalla figlia della cananea. La ragazza sarebbe rimasta in quelle condizioni se non fosse intervenuta la madre, un intervento umile e coraggioso di una madre che ama la propria figlia e si accorge di perderla giorno dopo giorno. Senza l’amore di questa madre, la ragazza sarebbe arrivata alla follia.
Prendete ad esempio la Fede e l’atteggiamento della donna cananea.
Chi non ha un familiare, un parente o un conoscente disturbato seriamente ed incapace di pregare e chiedere aiuto alla Madonna? Perché una delle preghiere che i diavoli odiano terribilmente è il Santo Rosario. Occorre pregare per chi non riesce a pregare, avvicinarsi con amore a chi soffre e parlare della Confessione, della necessità di formare la propria Fede.
Il mondo è pieno di persone insoddisfatte, scoraggiate, depresse. Persone che scoprono l’inutilità del denaro e dei piaceri effimeri, quando incontrano qualsiasi forma di malattia, soprattutto, la depressione o altri sintomi psichici di notevole portata.
Chi non ha fatto l’esperienza del mal di testa o di sofferenze debilitanti? Proprio in quei momenti di acuto dolore, ci si aggrappa a qualcosa. La cananea pregò per la figlia impossibilitata ad esprimere una sola parola.
La preghiera di intercessione è molto importante e potente.
Anche se Gesù manifesta alla donna di voler portare la salvezza ai figli di Israele, il suo intento era quello di provare la cananea. Significa che non basta ripetere delle preghiere in modo meccanico, occorre manifestare una Fede matura. Ed è un percorso da compiere, una lunga strada da seguire, senza cercare deviazioni dottrinali o altre divagazioni viziose.
Senza una Fede forte, la persona che soffre si carica di inquietudine e tristezza, diventa scontrosa e irascibile. Mostra nelle sottilissimi righe del volto una insoddisfazione profonda. Manifesta una arrabbiatura interna che esplode all’esterno. Questa è la mancanza della preghiera.
La donna cananea, una pagana, oggi insegna a pregare.
Il Vangelo evidenzia la sua umiltà, la sua ferma convinzione di avere trovato in Gesù l’unico Salvatore. È una preghiera perseverante, piena di amore verso la propria figlia. È l’amore a rendere migliore la Fede. Non è sufficiente la Fede, è l’amore ad impreziosire una richiesta di miracolo.
Quel pane che Gesù dona a tutti quelli che credono e si confessano è l’Eucaristia, Sè Stesso, il Suo Corpo e il Suo Sangue. Alla donna aveva detto che quel pane non potevano mangiarlo gli estranei, quelli che non Lo accettavano. Ma la replica della donna è felice, risponde esattamente quello che Gesù voleva sentire: si accontenta anche delle briciole.
Le briciole del pane indicate dalla donna, ci fanno venire in mente i frammenti dell’Eucaristia che in quasi tutte le Sante Messe cadono per terra, causando sacrilegi e manifestando una totale mancanza di Fede da parte di chi agisce con assoluta indifferenza. In un minuscolo frammento dell’Eucaristia c’è tutto Gesù. Chi prende l’Eucaristia sulla mano, si rende gravemente colpevole dei frammenti che cadono o si appiccicano e poi cadono inavvertitamente.
Chi è degno di toccare il Corpo di Gesù?
C’è la possibilità di prendere l’Eucaristia in bocca o sulla mano, ognuno manifesta la sua Fede verso Gesù nell’adorazione che mostra e nel rispetto della Sua Persona.
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