E' tanto facile parlare di amore,
quanto difficile praticarlo.
Un vero atto di carità è costoso e difficile,
le parole di amore sono facili e comode.
Si parla con la lingua,
si ama con il cuore.
E' tanto difficile proclamare l'amore verso l'umanità,
quanto difficile amare l'uomo in concreto.
Altro è affermare, altro è vivere quanto si afferma.
Per parte tua non delegare la lingua per ciò che devi compiere con le opere.
La tua carità sia fatta di opere che più di parole,
poichè in genere dove abbondano le parole scarseggia l'amore.
La lingua può togliere molto ma può donare poco.
Non basta avere le mani pulite,
bisogna averle piene di opere buone.
La più grande eloquenza è quella delle opere.
La carità è un linguaggio che tutti comprendono.
Nel campo della carità verso il prossimo
le parole più eloquenti sono i fatti.
Se qualcuno protesta di amarti,
credi più ai fatti che alle parole.
Dimostra con le opere ciò che ami.
Quando il cuore è infiammato di carità
non può produrre se non opere buone.
Se ti accontenterai solo dei bei pensieri e non farai seguire le opere,
sarai simile a colui che muore di fame davanti a una tavola imbandita.
Se un fratello si trovasse nudo e mancante di cibo quotidiano e tu gli dicessi:
"Va' in pace, riscàldati, e sàziati",
ma non gli dessi il necessario per il corpo,
a che servirebbe?(cf Gc. 2, 16).
Non amare soltanto a parole o con la lingua,
ma con i fatti e in verità (cf. 1 Gv 3, 18).
Se farai qualche opera buona, cerca di dimenticarlo,
o, se vuoi, ricorda i difetti con cui l'hai compiuta.
La tua più grande consolazione sia quella
di vedere gli altri avvantaggiarsi per mezzo tuo.
"Non fare a nessuno ciò che non piace a te" (Tb 4, 15).
Fai sempre del bene, del bene a tutti,
del male a nessuno e troverai aiuto nel momento della prova.
Se cercherai di fare del bene ti seguirà sempre la pace.
Non basta amare, bisogna dimostrarlo.
Vale più un grazie detto bene che un vaso d'oro dato male.
Non stancarti di fare il bene, nè volerlo differire, finchè hai tempo;
il tuo riposo sarà l'eternità.
Come passa in fretta la vita!
Fai qualche cosa di bene da lasciare in questo mondo prima di abbandonarlo.
Troppo spesso, poi, tratti il tuo simile come un oggetto che serve.
Quando non ti fa più comodo te ne liberi
come faresti con un oggetto inservibile.
Hai la vista acuta per i tuoi interessi
e sei cieco per quelli degli alri.
Di qui la fonte di tante incomprensioni.
Ti impegni molto in qualsiasi lavoro al servizio dei fratelli
quando scorgi in esso un mezzo per la tua realizzazione.
Un servizio veramente altruistico e disinteressato,
quanto è difficile trovarlo!
Làsciati guidare dall'amore senza interesse.
L'amore non cerca vantaggi.
Gesù ha dato la vita per te senza alcun Suo vantaggio;
e tu non farai nulla per il fratello senza essere ricompensato?
Nel tuo agire non pensare a quello che potrai perdere o guadagnare,
cerca di essere utile al prossimo, di servire e accontentare il Signore,
rinunciando volentieri alla tua personale soddisfazione.
Quanto è preziosa una vita spesa per il bene degli altri!
Cerca di consolare più che di essere consolato;
di amare più che di essere amato;
di perdonare più che di essere perdonato,
di donare più che di ricevere.
Quando ti doni agli altri non pensare al tuo sacrificio
perchè la tristezza non offuschi la gioia del dono.
Fai del bene a coloro che non possono ricompensarti.
Ti sarà data la tua ricompensa nella risurrezione dei giusti (cf. Lc. 14, 14).
Perdi tutto quello che lasci in questo mondo.
Porterai con te solo la merce della carità.
Possederai quello che avrai donato.
Signore sappiamo parlare d'amore,
ma non sappiamo amare,
ci riempiamo la bocca di parole,
ma ci rifiutiamo di operare,
costa fatica riconoscerTi nell'aspetto poco attraente
dell'emarginazione e della povertà.
quanto difficile praticarlo.
Un vero atto di carità è costoso e difficile,
le parole di amore sono facili e comode.
Si parla con la lingua,
si ama con il cuore.
E' tanto difficile proclamare l'amore verso l'umanità,
quanto difficile amare l'uomo in concreto.
Altro è affermare, altro è vivere quanto si afferma.
Per parte tua non delegare la lingua per ciò che devi compiere con le opere.
La tua carità sia fatta di opere che più di parole,
poichè in genere dove abbondano le parole scarseggia l'amore.
La lingua può togliere molto ma può donare poco.
Non basta avere le mani pulite,
bisogna averle piene di opere buone.
La più grande eloquenza è quella delle opere.
La carità è un linguaggio che tutti comprendono.
Nel campo della carità verso il prossimo
le parole più eloquenti sono i fatti.
Se qualcuno protesta di amarti,
credi più ai fatti che alle parole.
Dimostra con le opere ciò che ami.
Quando il cuore è infiammato di carità
non può produrre se non opere buone.
Se ti accontenterai solo dei bei pensieri e non farai seguire le opere,
sarai simile a colui che muore di fame davanti a una tavola imbandita.
Se un fratello si trovasse nudo e mancante di cibo quotidiano e tu gli dicessi:
"Va' in pace, riscàldati, e sàziati",
ma non gli dessi il necessario per il corpo,
a che servirebbe?(cf Gc. 2, 16).
Non amare soltanto a parole o con la lingua,
ma con i fatti e in verità (cf. 1 Gv 3, 18).
Se farai qualche opera buona, cerca di dimenticarlo,
o, se vuoi, ricorda i difetti con cui l'hai compiuta.
La tua più grande consolazione sia quella
di vedere gli altri avvantaggiarsi per mezzo tuo.
"Non fare a nessuno ciò che non piace a te" (Tb 4, 15).
Fai sempre del bene, del bene a tutti,
del male a nessuno e troverai aiuto nel momento della prova.
Se cercherai di fare del bene ti seguirà sempre la pace.
Non basta amare, bisogna dimostrarlo.
Vale più un grazie detto bene che un vaso d'oro dato male.
Non stancarti di fare il bene, nè volerlo differire, finchè hai tempo;
il tuo riposo sarà l'eternità.
Come passa in fretta la vita!
Fai qualche cosa di bene da lasciare in questo mondo prima di abbandonarlo.
Troppo spesso, poi, tratti il tuo simile come un oggetto che serve.
Quando non ti fa più comodo te ne liberi
come faresti con un oggetto inservibile.
Hai la vista acuta per i tuoi interessi
e sei cieco per quelli degli alri.
Di qui la fonte di tante incomprensioni.
Ti impegni molto in qualsiasi lavoro al servizio dei fratelli
quando scorgi in esso un mezzo per la tua realizzazione.
Un servizio veramente altruistico e disinteressato,
quanto è difficile trovarlo!
Làsciati guidare dall'amore senza interesse.
L'amore non cerca vantaggi.
Gesù ha dato la vita per te senza alcun Suo vantaggio;
e tu non farai nulla per il fratello senza essere ricompensato?
Nel tuo agire non pensare a quello che potrai perdere o guadagnare,
cerca di essere utile al prossimo, di servire e accontentare il Signore,
rinunciando volentieri alla tua personale soddisfazione.
Quanto è preziosa una vita spesa per il bene degli altri!
Cerca di consolare più che di essere consolato;
di amare più che di essere amato;
di perdonare più che di essere perdonato,
di donare più che di ricevere.
Quando ti doni agli altri non pensare al tuo sacrificio
perchè la tristezza non offuschi la gioia del dono.
Fai del bene a coloro che non possono ricompensarti.
Ti sarà data la tua ricompensa nella risurrezione dei giusti (cf. Lc. 14, 14).
Perdi tutto quello che lasci in questo mondo.
Porterai con te solo la merce della carità.
Possederai quello che avrai donato.
Signore sappiamo parlare d'amore,
ma non sappiamo amare,
ci riempiamo la bocca di parole,
ma ci rifiutiamo di operare,
costa fatica riconoscerTi nell'aspetto poco attraente
dell'emarginazione e della povertà.
Gesù, per intercessione di Maria,
concedi a noi il dono dell carità,
affinchè impariamo ad amare e servire i nostri fratelli in modo disinteressato
e godere la gioia di essere dei servi inutili.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Pensiero di Madre Teresa di Calcutta:
Vi auguro di gustare la stessa gioia della Madonna,
la quale, per merito della Sua umiltà di cuore
potè portare per nove mesi Gesù nel proprio grembo.
Quale lunga comunione!
concedi a noi il dono dell carità,
affinchè impariamo ad amare e servire i nostri fratelli in modo disinteressato
e godere la gioia di essere dei servi inutili.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Pensiero di Madre Teresa di Calcutta:
Vi auguro di gustare la stessa gioia della Madonna,
la quale, per merito della Sua umiltà di cuore
potè portare per nove mesi Gesù nel proprio grembo.
Quale lunga comunione!
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