23 dicembre 2011

LA DOLCEZZA DELLA MADRE DI DIO


Puntiamo l’attenzione sulla dolcezza della Madonna, sulla Sua assoluta capacità di dominare gli eventi e di non lasciare vincere da ciò che non è amore. Ci sono molte forme di violenza, ogni mancanza di amore è una violenza nei riguardi degli altri. Spesso non ci si accorge del male fatto a qualcuno e si rimane indifferenti dinanzi la sofferenza anche dei più vicini.
Se ci rivolgiamo a Lei con la recita del Santo Rosario, diventiamo sensibili alle gioie e alle sofferenze del nostro prossimo: riusciremo a sentire la condizione interiore degli altri e parteciperemo alla loro felicità, ai loro dolori e non solo a quelli di quanti amiamo.
Riempirsi di Spirito Santo dilata la capacità di amare.
La preghiera conduce ad amare tutti, ci fa sentire il dolore intimo degli altri e ci spinge ad agire con premura e disponibilità. Come fece la Madonna quando andò a trovare la cugina Elisabetta, aiutandola nelle faccende domestiche, servendola con tutto il suo ineffabile Amore.
La Madonna è chiamata Beata perché ha creduto in Dio, ha donato la sua vita a Dio e ha raggiunto la pienezza della vera felicità.
Chi conta solo su sè stesso non può essere beato, non vive nella gioia del Signore.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

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