15 maggio 2011

LA PREGHIERA DI PASCAL E DELLA SUA NUTRICE



Considero ammirevole il Rosario che sgraniamo così come si sfoglia una rosa, petalo dopo petalo. Il Rosario è alla portata del povero e del ricco, del saggio e dell'ignorante. Questa è la preghiera di Pascal e della sua nutrice. Il ninnare delle Ave Maria, a guisa delle onde del mare, permettono a tutti l'accesso ai sublimi momenti di contemplazione.
Mi piace anche molto l'Angelus. Nei paesi islamici, il muezzin invita i fedeli a ricordarsi dell'Altissimo. La stessa cosa succede nelle campagne francesi, dopo San Luigi, tre volte al giorno, le campane rintoccano per chiamare il contadino, l'operaio, l'intellettuale ad interrompere, per alcuni secondi, quello che stanno facendo, ponendosi al di sopra degli affari, delle cose mondane, per ricordarsi del grande Affare della storia: l'Incarnazione, Dio fatto Uomo. E l'origine di questo portento è il Sì di Maria.

(Testimonianza di Jean Guitton, Madonna della Trinità, 12, 1976)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

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