20 gennaio 2011

SEGUIRE DIO

Porre la propria fiducia in Dio, credere che solo Lui può dare stabilità e pienezza, senso alla nostra vita; di questo ci ammonisce anche il Profeta Geremia (17,5-8). Egli, in tempi difficili, ha scelto di stare dalla parte di Dio, a differenza di quanti confidano negli idoli, non accorgendosi che stanno commettendo una empietà, una vera e propria follia.

Ma in ogni caso la conseguenza è chiara: l’infelicità per chi disprezza Dio, la felicità per chi, al contrario, Lo onora e Gli è sottomesso. L’opposizione tra felici e infelici si precisa ulteriormente nell’insegnamento che l’apostolo Paolo indirizza ai Corinzi (15,12-16): ciò che fissa il destino degli uni e degli altri è la fede nella Risurrezione di Cristo e dei morti o l’incredulità.

L’evangelista Luca ci parla di Gesù che annuncia, “in un luogo pianeggiante”, la buona novella ai poveri, che chiama beati perché non hanno nel cuore altre ricchezze o idoli, ma sono aperti e disponibili.

Il Regno che Gesù, il Messia è venuto a proclamare e a realizzare è per loro e per quanti, tra i discepoli, sono disposti a lasciare tutto e a seguire il Maestro. E saranno beati quando, incompresi e odiati, saranno anche perseguitati a causa del suo Nome e del Vangelo; avranno, allora, la certezza di essere sulla via giusta.
Dio vi benedica.

(Vito Matraxia)

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