3 ottobre 2010

IL GALLO E IL DIAMANTE


Un povero gallo sconvolto e affamato andava disperatamente alla ricerca di qualcosa da mangiare. Becchettava ovunque, sotto fasci di legna, tra le foglie, intorno alle pietre e anche dietro ogni sassolino che poteva trovare.
All'improvviso il gallo si fermò. Lì, davanti a lui, c'era una pietra diversa dalle altre che brillava in modo particolare.
Il gallo cominciò a flssarla perplesso. Poi, di colpo, capì. Quella non era unà pietra comune. La sua forma, il suo sfavillio e la sua dimensione lo dimostravano bene.
"Gli uomini ti chiamerebbero diamante", borbottò il gallo affamato, "ma, speciale o no, peme tu non vali più di un grano di riso", concluse e si voltò per continuare a becchettare.

Coloro che sono preoccupati solo di beccare, passano accanto ai valori più preziosi, e neanche se ne accorgono. Per scoprire ciò che conta veramente, bisogna volerlo cercare.
"Non gettate le vostre perle ai porci..." dice Gesù (Vangelo di Matteo 7,6).

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