18 gennaio 2010

" RENDERE PIACEVOLE LA VITA AGLI ALTRI "

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Fino a quando manterrai la persuasione che gli altri debbano vivere sempre nella tua orbita, fino a quando non ti deciderai a servire a nasconderti e a scomparire, il rapporto con i tuoi fratelli, con i tuoi colleghi, con i tuoi amici, sarà fonte continua di dispiaceri, di malumore...: di superbia. (Solco, 712).

Quando ti costa prestare un favore, un servizio a qualcuno, pensa che è un figlio di Dio, ricorda che il Signore ci ha comandato di amarci gli uni gli altri.

Più ancora: approfondisci ogni giorno questo precetto evangelico; non restare in superficie. Trai le conseguenze è assai facile, e adegua la tua condotta di ogni momento a queste esigenze. (Solco, 727)

Sappi, ogni giorno e con generosità, prenderti qualche disturbo, allegramente e discretamente, per servire e per rendere piacevole la vita agli altri.
Questo modo di agire è vera carità di Cristo.
(Forgia, 150)

Se lasciamo che Cristo regni nella nostra anima, non saremo mai dei dominatori, ma servitori di tutti gli uomini. Servizio: come mi piace questa parola! Servire il mio Re e, per Lui, tutti coloro che sono stati redenti dal Suo Sangue. Se noi cristiani sapessimo servire! Andiamo dal Signore e confidiamoGli la nostra decisione di voler imparare a servire, perché soltanto così potremo non solo conoscere e amare Cristo, ma farLo conoscere e farLo amare dagli altri.

Come Lo faremo conoscere alle anime? Con l'esempio, come Suoi testimoni, offrendoci a Lui in volontaria servitù in tutte le nostre opere, perché Egli è il Signore di tutta la nostra vita, perché è l'unica e definitiva Ragione della nostra esistenza.
Poi, dopo aver offerto la testimonianza dell'esempio, saremo idonei a istruire con la parola, con la dottrina. Gesù fece così: Coepit facere et docere, prima insegnò con le opere, poi con la Sua predicazione divina. (E' Gesù che passa, 182)

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