16 aprile 2009

LE SCELTE DI GESU'

Gesù, in tutta la Sua Vita, ma specialmente nel Battesimo al Giordano, tra i penitenti di Giovanni Battista, gusta misticamente il Vangelo della paternità di Dio.
“ Tu sei il Mio Figlio prediletto: Tu sei tutta la Mia gioia” (Mt. 3,17)
Come Uomo, folgorato da questa rivelazione stupenda, volle vivere e visse meravigliosamente da figlio, in maniera talmente naturale da rivelarsi vero Figlio di Dio. Da questa connaturalità scaturisce l’efficacia l’autorità divina della Sua Parola: “ Mosè ha prescritto…la Scrittura dice…ma Io vi dico!”.
Questa ‘coincidenza’ totale con Dio lo rese estremamente veritiero e libero.
Gesù, Re della pace e dell’amore, appare come Uomo di contese e di litigi (Ger. 15,10). Non volle essere e non fu:
sacerdote, (Ebr. 8,4)
né fariseo,
né scriba,
né esseno,
né zelota,
né sadduceo,
né monaco di Qumran,
né guaritore taumaturgo,
né rivoluzionario politico,
né filosofo moralista, ecc.
Volle essere e fu semplicemente Figlio, Profeta dell’amore e della misericordia di Dio, a bene dell’uomo, a piede libero, a voce libera, a cuore libero.
Nella Sua faccia mostrò la faccia di Dio libera da ogni maschera: la maschera del giudice, del re assolutista, del giustiziere morale, del benefattore strabigliante, dell’infermiere del pronto soccorso, ecc., per mostrarla quale essa è: faccia di Padre, padre di tutti.
Per fraterna solidarietà con tutti i Suoi fratelli, preferì la compagnia di quelli che si riconoscevano peccatori a quella dei ‘benpensanti’ che presumevano d’essere giusti; all’inizio della Sua predicazione preferì il gruppo contestatore di Giovanni Battista alla religione ufficiale di Gerusalemme e del tempio; preferì la Galilea dei pagani alla Giudea dei farisei.
(fonte: Esempi Catechistici Jesus)

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